L'Acid house è un genere di musica dance nato a Chicago nella seconda metà degli anni ottanta come sotto-genere della musica house, e diffusosi successivamente anche in Inghilterra dando origine a un movimento giovanile e culturale ispiratosi all'ideologia hippie degli anni 1960-1970, il cui ideale era una società fuori da ogni norma e regola.
La nascita dell'acid house viene solitamente fissata nel 1986, quando il disc-jockey di Chicago DJ Pierre, iniziò a comporre singoli di house costruiti attorno alle ritmiche del sintetizzatore Roland TB-303. Il primo singolo ufficiale del nuovo genere fu nel 1987 Acid Tracks dei Phuture (di cui DJ Pierre era membro), a cui seguì nel 1988 Dream Girl di DJ Pierre che sarà il singolo di maggior successo dell'acid.
Appare in Inghilterra alla fine degli anni 1980; tre DJ, Paul Oakenfold per primo, Johnny Walker, Danny Rampling e Bomb the Bass (produttore di Nene Cherry) fortemente influenzati dalla House music di Chicago, importano nella capitale inglese la loro esperienza nei club di Ibiza (il più famoso è il Cafè del Mar) assieme ai consigli di DJ Alfredo (Alfredo Florillo, ex critico cinematografico argentino e resident DJ dell'Amnesia).
La musica sull'isola è una variegata miscela di generi (la prima House di Chicago, etno, pop europeo e rock psichedelico) amalgamati finemente da un ingrediente particolare: l'Ecstasy.
I tre DJ inglesi tornano a Londra con l'intento di portare quell'atmosfera nella fumosa capitale d'Albione. S'inizia col Project di Paul Oakenfold: in un locale presso South London i normali clienti vengono fatti uscire alle due di notte per far posto agli invitati che, dagli iniziali cento (potenza del passaparola!) arrivano in un mese a diventare un problema di ordine pubblico.
A breve sorge lo Shoom di Danny Rampling in un centro benessere vicino al ponte di Southwark: macchine fumogene a pieno regime, luce rosa fragola, luci stroboscopiche, musica ossessiva, sudore, Ecstasy inghiottite come fossero caramelle. Da qui il fenomeno si espande a tutta la nazione e il 1988 diventa la nuova Summer of Love inglese. Cadono i codici di abbigliamento del clubbing inglese, le faccine smiley imperversano assieme a T-shirt fluorescenti, abiti sportivi (Adidas e scarpe All Star) decisamente anti-fashion. Tutti sono "felici" e pieni d'amore, l'ecstasy imperversa e quantità enormi di pastiglie di ogni foggia e colore invadono l'Inghilterra.
Ad aprile Oakenfold inaugura lo Spectrum dietro Trafalgar Square, dove ogni lunedì vi sono duemila paganti e altrettanti fuori dal locale, speranzosi di entrare. A giugno viene aperto poi il Trip nel West End e dopo le tre di mattina (orario di chiusura del Trip) ogni sabato notte migliaia di "ravers" scorrono attraverso le camionette della polizia in assetto da guerriglia urbana per recarsi nelle campagne limitrofe e buttarsi nelle decine di rave illegali. Nei vari tabloid comincia la campagna anti-House a farne da eco, a creare ansia (e pubblicità) tra la popolazione.
Musicalmente la Acid House, che ha impazzato nei rave e locali inglesi, nasce a Chicago, patria della House (come Detroit lo fu della Techno quasi contemporaneamente), nel 1986 grazie alle sperimentazioni di due ragazzi: Spanky e Herbert J. Smanettando su un sintetizzatore di basso, nato per accompagnamento, il Roland TB-303: gli originali suoni di basso opportunamente elaborati tramite i comandi si trasformavano in suoni dilatati e psichedelici, creando un tappeto permeante, stralunato e davvero acido.
Fu una folgorazione. Viene subito coinvolto l'amico DJ Pierre con cui producono il loro primo singolo, Acid Tracks (1987), su etichetta Trax Records, ampiamente diffuso fra i locali di tendenza. L'Acid House è ufficialmente nata.
Spanky, Herbert e DJ Pierre formano i Phuture, pubblicano a breve distanza "We are Phuture" (sempre su Trax Records) e rimanendo attivi per gli anni a seguire, fino al 2004.
La Techno li contaminerà presto; cambieranno formazione più e più volte, cambieranno persino il nome in Phuture 303, ma solo per poco tempo, fino ad arrivare ad influenzare molti artisti loro successivi: da Felix da Housecat a Danny Tenaglia.
Proprio l'idea del clubbing in ambiti non convenzionali e chiusi resiste nel tempo; cambia la musica (l'Hardcore subentrerà pressoché immediatamente) e cambia la moda, ma l'idea, i contenuti sonori e proprio quell'approccio così agora-dipendente sono "il sale" nello sviluppo dell'elettronica che seguirà, influenzando artisti del calibro dei Chemical Brothers o di Fatboy Slim.
La nascita dell'acid house viene solitamente fissata nel 1986, quando il disc-jockey di Chicago DJ Pierre, iniziò a comporre singoli di house costruiti attorno alle ritmiche del sintetizzatore Roland TB-303. Il primo singolo ufficiale del nuovo genere fu nel 1987 Acid Tracks dei Phuture (di cui DJ Pierre era membro), a cui seguì nel 1988 Dream Girl di DJ Pierre che sarà il singolo di maggior successo dell'acid.
Appare in Inghilterra alla fine degli anni 1980; tre DJ, Paul Oakenfold per primo, Johnny Walker, Danny Rampling e Bomb the Bass (produttore di Nene Cherry) fortemente influenzati dalla House music di Chicago, importano nella capitale inglese la loro esperienza nei club di Ibiza (il più famoso è il Cafè del Mar) assieme ai consigli di DJ Alfredo (Alfredo Florillo, ex critico cinematografico argentino e resident DJ dell'Amnesia).
La musica sull'isola è una variegata miscela di generi (la prima House di Chicago, etno, pop europeo e rock psichedelico) amalgamati finemente da un ingrediente particolare: l'Ecstasy.
I tre DJ inglesi tornano a Londra con l'intento di portare quell'atmosfera nella fumosa capitale d'Albione. S'inizia col Project di Paul Oakenfold: in un locale presso South London i normali clienti vengono fatti uscire alle due di notte per far posto agli invitati che, dagli iniziali cento (potenza del passaparola!) arrivano in un mese a diventare un problema di ordine pubblico.
A breve sorge lo Shoom di Danny Rampling in un centro benessere vicino al ponte di Southwark: macchine fumogene a pieno regime, luce rosa fragola, luci stroboscopiche, musica ossessiva, sudore, Ecstasy inghiottite come fossero caramelle. Da qui il fenomeno si espande a tutta la nazione e il 1988 diventa la nuova Summer of Love inglese. Cadono i codici di abbigliamento del clubbing inglese, le faccine smiley imperversano assieme a T-shirt fluorescenti, abiti sportivi (Adidas e scarpe All Star) decisamente anti-fashion. Tutti sono "felici" e pieni d'amore, l'ecstasy imperversa e quantità enormi di pastiglie di ogni foggia e colore invadono l'Inghilterra.
Ad aprile Oakenfold inaugura lo Spectrum dietro Trafalgar Square, dove ogni lunedì vi sono duemila paganti e altrettanti fuori dal locale, speranzosi di entrare. A giugno viene aperto poi il Trip nel West End e dopo le tre di mattina (orario di chiusura del Trip) ogni sabato notte migliaia di "ravers" scorrono attraverso le camionette della polizia in assetto da guerriglia urbana per recarsi nelle campagne limitrofe e buttarsi nelle decine di rave illegali. Nei vari tabloid comincia la campagna anti-House a farne da eco, a creare ansia (e pubblicità) tra la popolazione.
Musicalmente la Acid House, che ha impazzato nei rave e locali inglesi, nasce a Chicago, patria della House (come Detroit lo fu della Techno quasi contemporaneamente), nel 1986 grazie alle sperimentazioni di due ragazzi: Spanky e Herbert J. Smanettando su un sintetizzatore di basso, nato per accompagnamento, il Roland TB-303: gli originali suoni di basso opportunamente elaborati tramite i comandi si trasformavano in suoni dilatati e psichedelici, creando un tappeto permeante, stralunato e davvero acido.
Fu una folgorazione. Viene subito coinvolto l'amico DJ Pierre con cui producono il loro primo singolo, Acid Tracks (1987), su etichetta Trax Records, ampiamente diffuso fra i locali di tendenza. L'Acid House è ufficialmente nata.
Spanky, Herbert e DJ Pierre formano i Phuture, pubblicano a breve distanza "We are Phuture" (sempre su Trax Records) e rimanendo attivi per gli anni a seguire, fino al 2004.
La Techno li contaminerà presto; cambieranno formazione più e più volte, cambieranno persino il nome in Phuture 303, ma solo per poco tempo, fino ad arrivare ad influenzare molti artisti loro successivi: da Felix da Housecat a Danny Tenaglia.
Proprio l'idea del clubbing in ambiti non convenzionali e chiusi resiste nel tempo; cambia la musica (l'Hardcore subentrerà pressoché immediatamente) e cambia la moda, ma l'idea, i contenuti sonori e proprio quell'approccio così agora-dipendente sono "il sale" nello sviluppo dell'elettronica che seguirà, influenzando artisti del calibro dei Chemical Brothers o di Fatboy Slim.