24/04/05 - PlasmaPhobia
Visto il periodo positivo della musica house in Italia, pochi avrebbero scommesso sul successo del ritorno del PlasmaPhobia, la situazione di tendenza che 11 anni fa aveva lasciato il segno tra i teenager e lanciato il movimento della musica progressive nel nostro paese.
Creato dall?art director Massimo del Soldato (x il quale ho lavorato qualke anno fa) e consolidatosi a Gualtieri (RE) presso la discoteca Exodus negli anni '94/'95, ogni sabato notte radunava circa 4000 persone provenienti da ogni angolo della penisola.
Nel periodo successivo è poi diventato un evento itinerante e saltuario che ha visto successivamente la sua scomparsa con l'avvento delle nuove sonorità.
Sono state circa 2000 le persone pervenute da Genova, Milano, Reggio Emilia, Torino, Firenze, Brescia, Cremona, Modena, Bologna che domenica 24 aprile non hanno voluto mancare a questo appuntamento iniziato alle ore 15.00 e terminato alle ore 4.00; 13 ore di musica non stop suddivise nelle due sale della discoteca Vacaloca di Parma.
Le danze pomeridiane si aprono con la voce di Roberto Francesconi e la musica dei DJs Pedro, Mario Più,Falco Nero(Roberto Delledonne) che ripropongono i vecchi pezzi di quella che a quel tempo era stata definita dream progressive.
Il filone continua con Gianni Parrini che suona pezzi storici come Storm, una hit degli anni '90.
Il suono diventa pià accattivante quando è il turno di Massi J che ho conosciuto quando lavorava col gruppo Alterego alla discoteca Los Angeles ed Epsylon di R.E. con Benny Benassi.
Assieme ai vecchi brani, propone qualcosa di attuale e sul genere hardstyle.
I giovani pervenuti dalla toscana si avvicinano alla consolle quando intorno alle ore 22 mette mano ai dischi Ricky Le Roy, originario di La Spezia ma ben voluto dal pubblico fiorentino per gli anni che lo hanno visto protagonista alla discoteca Jaiss di Empoli.
Il suo set techno-minimale e un po elettronico viene accompagnato dalle voci dei vocalist Max Out e Franchino che conferiscono alla pista sempre più affollata la giusta carica emotiva.
Nell'altra sala, viene proposta musica house e con suoni più leggeri per gli amanti del genere.
A rotazione si alterneranno lo stesso Ricky Le Roy, Cristian Kou, Massimo Cominotto, Luca Pellegrini, William DC e tanti altri.
Lo spettacolo acrobatico con il fuoco e le comparizioni dei trasformisti dimostrano che PlasmaPhobia non è solo musica, ma anche animazione.
La musica elettronica continua con quello che era uno, ed è tuttora, il DJ più acclamato dell'evento, Killer Faber, che dimostra la sua stravaganza, nonchè abilità disco su disco.
Dopo di lui, Francesco Zappalà,vincitore italiano del campionato DMC negli anni '90, propone nel suo stile il nuovo techno sound.
La carrellata di artisti continua fino a quando è il turno di Wolf e Andrea Giuditta, rispettivamente vocalist e DJ resident del PlasmaPhobia, che fanno rivivere le vecchie emozioni di quel tempo e della vecchia trance music.
La voce di Franchino torna al fianco di Matteo Arnone che cambia genere e ritorna sulla minimale; il line-up di Massimo Del Soldato è stato studiato appositamente perchè ad ogni cambiamento di DJ ci fosse anche un cambiamento di sonorità per un maggiore coinvolgimento del pubblico.