Si è fatta le ossa nella grande palestra del gospel, Loleatta Holloway.
E un po' per il suo talento vocale e un po' per caso, è diventata una delle dive della disco, prima di sparire (quasi) definitivamente dalle scene.
Nata a Chicago nel 1946, canta in alcune formazioni gospel, segue lezioni di recitazione, fa parte del cast del musical "Don't Bother Me I Can't Cope".
All'inizio degli anni Settanta l'incontro col manager e futuro marito Floyd Smith. Grazie al suo interessamento, Loleatta firma con la Aware che pubblica nell'estate del ‘73 il 45 giri "Our Love", nella Top 50 dei singoli rhythm & blues.
È un buon inizio. Per ironia della sorte, il brano che porta la Holloway al successo non è un pezzo disco, ma una ballata: scritta da Sam Dees e contenuta nell'omonimo album, "Cry To Me" raggiunge il numero 10 nella classifica rhythm & blues.
Il vero punto di svolta è la firma con l'allora emergente Gold Mind, sottoetichetta della Salsoul Records.
L'album del ‘77 "Loleatta", da non confondersi col debutto di quattro anni prima dall'identico titolo, è una sorta di nuova partenza e abbraccia con entusiasmo le sonorità disco nate come mutazione del Philly Soul.
È il disco giusto al momento giusto, contenente hit come "Hit And Run" e "Run Away", quest'ultima suonata dalla Salsoul Orchestra e prodotta da Vince Montana Jr. Il successivo album "Queen Of The Night" conterrà un altro formidabile successo, il duetto con Bunny Sigler sulle note di "Only You". Grazie alla produzione di Dan Hartman, Loleatta centrerà il bersaglio un'altra volta nel 1980 col brano riempipista "Love Sensation". Quando, nel 1984, la Salsoul chiude i battenti e il marito Floyd Smith muore, Loleatta si ritrova senza un contratto discografico e spaesata.
È in pratica la fine della sua carriera, anche se durante tutti gli anni Ottanta e Novanta la Holloway ha continuato ad esibirsi e ad incidere occasionalmente.
E un po' per il suo talento vocale e un po' per caso, è diventata una delle dive della disco, prima di sparire (quasi) definitivamente dalle scene.
Nata a Chicago nel 1946, canta in alcune formazioni gospel, segue lezioni di recitazione, fa parte del cast del musical "Don't Bother Me I Can't Cope".
All'inizio degli anni Settanta l'incontro col manager e futuro marito Floyd Smith. Grazie al suo interessamento, Loleatta firma con la Aware che pubblica nell'estate del ‘73 il 45 giri "Our Love", nella Top 50 dei singoli rhythm & blues.
È un buon inizio. Per ironia della sorte, il brano che porta la Holloway al successo non è un pezzo disco, ma una ballata: scritta da Sam Dees e contenuta nell'omonimo album, "Cry To Me" raggiunge il numero 10 nella classifica rhythm & blues.
Il vero punto di svolta è la firma con l'allora emergente Gold Mind, sottoetichetta della Salsoul Records.
L'album del ‘77 "Loleatta", da non confondersi col debutto di quattro anni prima dall'identico titolo, è una sorta di nuova partenza e abbraccia con entusiasmo le sonorità disco nate come mutazione del Philly Soul.
È il disco giusto al momento giusto, contenente hit come "Hit And Run" e "Run Away", quest'ultima suonata dalla Salsoul Orchestra e prodotta da Vince Montana Jr. Il successivo album "Queen Of The Night" conterrà un altro formidabile successo, il duetto con Bunny Sigler sulle note di "Only You". Grazie alla produzione di Dan Hartman, Loleatta centrerà il bersaglio un'altra volta nel 1980 col brano riempipista "Love Sensation". Quando, nel 1984, la Salsoul chiude i battenti e il marito Floyd Smith muore, Loleatta si ritrova senza un contratto discografico e spaesata.
È in pratica la fine della sua carriera, anche se durante tutti gli anni Ottanta e Novanta la Holloway ha continuato ad esibirsi e ad incidere occasionalmente.
Ultima modifica di MAX DEEJAY il Mar 3 Mag 2011 - 11:11 - modificato 1 volta. (Motivazione : rimossi i primi 2 video perchè mancanti in seguito a rimozione di Youtube)