Ricordate MegaUpload, il cyberlocker (sito pubblico che ospita milioni di file, sia legittimi che protetti da copyright) il cui fondatore era stato clamorosamente arrestato? La sua caduta aveva generato la chiusura o il forte ridimensionamento di molti altri siti, tra i quali FileSonic.
Adesso gli studios di Hollywood hanno messo nel mirino cinque cyberlocker (Putlocker, Wupload, Depositfiles, FileServe e MediaFire) "colpevoli" di aver totalizzato, l'anno scorso, ben 41 miliardi di pagine visualizzate. Che fanno, come sostiene la grafica qui sotto, "oltre 5 pagine visualizzate per ogni abitante del pianeta".
L'immagine, presentata dalla Paramount Pictures nel corso di una conferenza stampa, porta a pensare che saranno proprio questi cinque siti i prossimi ad essere bersaglio delle major, con azioni simili a quelle di MegaUpload.
Intanto, PutLocker ha negato di essere un sito "canaglia", mentre Wupload ha annunciato di aver lasciato il settore del file sharing. MediaFire ha sostenuto di "non essere diretto da una gang di criminali", mettendosi a disposizione della MPAA per identificare i contenuti illegali, e FileServe ha messo le mani avanti limitando il servizio di file hosting alla stessa persona che ha caricato il file, chiudendolo quindi al download pubblico.
http://tecnologia.tiscali.it/articoli/news/internet/12/04/cinque-siti-da-abbattere-dopo-megaupload.html?news_internet
Adesso gli studios di Hollywood hanno messo nel mirino cinque cyberlocker (Putlocker, Wupload, Depositfiles, FileServe e MediaFire) "colpevoli" di aver totalizzato, l'anno scorso, ben 41 miliardi di pagine visualizzate. Che fanno, come sostiene la grafica qui sotto, "oltre 5 pagine visualizzate per ogni abitante del pianeta".
L'immagine, presentata dalla Paramount Pictures nel corso di una conferenza stampa, porta a pensare che saranno proprio questi cinque siti i prossimi ad essere bersaglio delle major, con azioni simili a quelle di MegaUpload.
Intanto, PutLocker ha negato di essere un sito "canaglia", mentre Wupload ha annunciato di aver lasciato il settore del file sharing. MediaFire ha sostenuto di "non essere diretto da una gang di criminali", mettendosi a disposizione della MPAA per identificare i contenuti illegali, e FileServe ha messo le mani avanti limitando il servizio di file hosting alla stessa persona che ha caricato il file, chiudendolo quindi al download pubblico.
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