Vorrei parlare un attimo di microfoni, perchè tante volte ho visto gente che voleva collegare un microfono dinamico al pc, senza avere i risultati sperati. Ragion per cui esistono 3 grandi famiglie di microfoni:
Microfono da palco o Dinamico
Microfono attivo da studio
Microfono per computer
I microfoni da palco sono quelli più diffusi come immagine, e sono i classici microfoni che non richiedono alimentazione: sono collegabili a tutti gli ingressi microfonici professionali e non, escluso l’ingresso microfonico dei computer, questo per una questione di impedenze diverse tra di loro (per esempio un microfono dinamico ha un’impedenza di 600 ohm, un microfono per pc arriva attorno ai 2200 ohm). Collegandolo con un adattatore minijack “potrebbe” funzionare dando un segnale non proprio alto, diciamo che per avere un risultato buono ci vorrebbe un preamp microfonico adeguato.
I microfoni attivi da studio sono i famosi microfoni a condensatore , a nastro, e di solito parlando di quelli si pensa sempre al microfonone che c’è negli studi radiofonici. Questo tipo di microfono offre una resa maggiore poichè è dotato di un preamplificatore integrato nel corpo del microfono richiesto dalla diversa natura del sensore. Per esempio la capsula di un microfono a condensatore genera variazioni di tensione molto minori di quelle generate da un microfono dinamico, variazioni che però sono molto più precise offrendo quindi un suono molto più pulito. L’amplificatore integrato in questi microfoni ovviamente và alimentato in una qualche maniera, e per questo pur collegandosi ad un normale ingresso microfonico come i mic dinamici non possono funzionare subito.
Per alimentare un microfono del genere ci sono 2 metodi:
collegare il mic ad un ingresso dotato di alimentazione phantom
alimentare il mic tramite batterie
L’alimentazione phantom è una piccola corrente che viene “iniettata” nel cavo del microfono dal preamplificatore, che può quindi essere il mixer o un preamp microfonico esterno. Tale corrente è molto piccola, per cui se colleghiamo un microfono dinamico o qualcosa che non accetta alimentazione phantom non rischiamo molto, però è sempre meglio rispettare le specifiche di ogni singolo strumento.
Nel caso in cui l’alimentazione phantom non fosse disponibile (perchè il mixer non ne è dotato o perchè abbiamo uno strumento portatile) alcuni microfoni sono dotati di vano batterie, diventando così autonomi senza richiedere particolari alimentazioni, dando in uscita un segnale microfonico normalissimo.
Per ultimo parliamo del microfono per pc, che come avrete capito non è compatibile con gli ingressi microfonici normali, dato che ha bisogno di una alimentazione e che funziona su ingressi particolari. In casi professionali ovviamente non si usa, ma se avessimo necessità del contrario, ovvero di dover usare un microfono dinamico o professionale su un pc avremo bisogno di una scheda audio dotata di ingressi microfonici, magari con alimentazione phantom integrata, così da non aver problemi di segnale, mantenendo un segnale pulito.
Fonte http://www.beatblog.it/tavip-microfoni/