A seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (n. 59, 11 marzo 2013) del Decreto della Presidenza del Consiglio che stabilisce i requisiti minimi delle imprese attive nella intermediazione dei diritti connessi degli artisti interpreti esecutori, Nuovo IMAIE ha diramato una nota stampa che solleva alcuni interrogativi, tra cui i seguenti: “Come è pensabile che un utilizzatore sia disponibile a pagare, per lo stesso diritto, più interlocutori, con conseguente aggravio dei costi di gestione accordi e di rendicontazione?
E ancora come sarà possibile incassare i compensi per l’utilizzo o la diffusione di film o di brani musicali i cui artisti saranno tutelati da enti diversi? E ancora, con quali criteri si potranno ripartire i compensi derivanti dall’uso di opere i cui artisti saranno tutelati da enti diversi? E infine, come tutelare i diritti degli artisti che non daranno mandato a nessun ente?”.
Il testo pubblicato in G.U. stabilisce i requisiti minimi per operare nel mercato degli intermediari dei diritti connessi; tra questi: forma giuridica prevista dall’ordinamento italiano o UE, patrimonio netto minimo, sottoscrizione di fideiussione bancaria – a tutela dei titolari dei diritti – per un importo equivalente al 30 % del valore dei diritti amministrati nell’anno precedente, adeguate figure professionali, mezzi tecnici e informatici, dotazione di un database aggiornato delle opere e dei titolari dei diritti connessi amministrati e dei loro aventi causa accessibile ai titolari dei diritti e agli utilizzatori delle opere, ed altri requisiti ancora.
Il testo completo della nota stampa Nuovo IMAIE è disponibile su www.nuovoimaie.it.
Notizia del 14/3/2013 http://www.musicaedischi.it/notizie_dettaglio.php?id=4795