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New York, anni ’70. Cyrus, leader della potente banda dei Gramercy Riffs, propone a tutte le bande giovanili di unire le forze per contrastare la “criminalità legalizzata, quella del potere” -queste le sue parole- e conquistare la città. Lo fa in uno stadio del Bronx, acclamato da centomila teppisti tranne uno: Luther, capo dei Rogues, che lo fredda con un colpo di pistola facendo ricadere la colpa sui Warriors (Guerrieri), una gang di Coney Island.
È l’inizio di un incubo per i Guerrieri: prima assistono all’omicidio di Cleon, il loro capo, a cui subentra Swan, poi sono costretti a fuggire per le strade di New York e in metropolitana, inseguti da ventimila poliziotti ma anche da tutte le bande della città: sul piede di guerra dopo aver raccolto alla radio, attraverso la dj nera Dolly, la richiesta dei Gramercy Riffs di aiutarli a vendicare la morte di Cyrus.
Si riportano le parole della dj alla radio:‹‹Ragazzi ascoltatemi, messaggio per i super muscoli che vivono in città, per tutti quelli che hanno le orecchie aperte e sono pronti all’azione. Mi è appena stata fatta una richiesta da parte dei Gramercy Riffs, una speciale richiesta per i Guerrieri […] Attenti a voi Guerrieri, non sarà facile tornare a Coney. Avete capito, balordi? Ok, tutto ok. Addio››.
New York, anni ’70. Cyrus, leader della potente banda dei Gramercy Riffs, propone a tutte le bande giovanili di unire le forze per contrastare la “criminalità legalizzata, quella del potere” -queste le sue parole- e conquistare la città. Lo fa in uno stadio del Bronx, acclamato da centomila teppisti tranne uno: Luther, capo dei Rogues, che lo fredda con un colpo di pistola facendo ricadere la colpa sui Warriors (Guerrieri), una gang di Coney Island.
È l’inizio di un incubo per i Guerrieri: prima assistono all’omicidio di Cleon, il loro capo, a cui subentra Swan, poi sono costretti a fuggire per le strade di New York e in metropolitana, inseguti da ventimila poliziotti ma anche da tutte le bande della città: sul piede di guerra dopo aver raccolto alla radio, attraverso la dj nera Dolly, la richiesta dei Gramercy Riffs di aiutarli a vendicare la morte di Cyrus.
Si riportano le parole della dj alla radio:‹‹Ragazzi ascoltatemi, messaggio per i super muscoli che vivono in città, per tutti quelli che hanno le orecchie aperte e sono pronti all’azione. Mi è appena stata fatta una richiesta da parte dei Gramercy Riffs, una speciale richiesta per i Guerrieri […] Attenti a voi Guerrieri, non sarà facile tornare a Coney. Avete capito, balordi? Ok, tutto ok. Addio››.
La fuga durerà una notte intera, il tempo di raggiungere la sicura Coney Island, il territorio dei Guerrieri, e affrontare il vero colpevole del misfatto. Ma raggiungere Coney Island non sarà affatto facile. I Guerrieri, soli e disarmati, dovranno scontrarsi con nemici armati fino ai denti come i Baseball Furies, i Boppers, gli Hi-Hats, i Turnbulls AC’s, le Lizzies (unica gang femminile). Tutto questo accade ne “I Guerrieri della Notte” (titolo originale: The Warriors), film diretto nel 1979 dall’americano Walter Hill (anche regista di “Alien”, “48 ore”, “Danko”), un cult degli anni Settanta, tratto dall’omonimo romanzo di Sol Yurick del 1965 (a sua volta ispirato all’opera dello storiografo greco Senofonte l’“Anabasi”, costruita sul difficile ritorno a casa di un gruppo di mercenari greci).
Un film che punta l’attenzione sul fenomeno delle bande giovanili newyorkesi degli anni Settanta, bande di ragazzi disagiati che vivevano in funzione di questo “motto”: “Se lotti, nonostante le difficoltà e le avversità, riesci. Se non lotti, perisci”. Non così violento, come qualcuno potrebbe pensare, in considerazione del divieto ai minori di 18 anni; certo, sono tante le sequenze degli scontri tra gang, ma senza spargimenti di sangue.
Memorabile resta la lotta ingaggiata con i Baseball Furies in un parco, i teppisti vestiti esattamente come i giocatori di baseball e armati di mazze. Dulcis in fundo, va sottolineata la presenza della radio nel film di Hill. In alcune momenti interviene una voce femminile, quella della dj nera Dolly, che diventa struttura narrativa del film: la dj, dopo aver lanciato alle bande la richiesta d’aiuto dei Gramercy Riffs di vendicare la morte di Cyrus, seguirà le vicissitudini dei Guerrieri, la loro fuga disperata verso casa. Una voce, però, che arriverà a tutti tranne ai Guerrieri, una voce che parlerà dei Guerrieri ma che loro non avranno la possibilità di ascoltare.
Da segnalare anche la scelta del regista di inquadrare solo le lebbra della dj vicino al microfono, un’immagine fissa utilizzata anche da Quentin Tarantino in “Pulp Fiction” (1994): i fan di Tarantino ricorderanno, senz’altro, Uma Thurman e John Travolta nella scena dell’interfono.
Detto questo, sono due le ragioni per guardare “I Guerrieri della Notte”. Le performance della dj Dolly, che faranno impazzire gli amanti della radio, e le belle sequenze d’azione. Tra corse e duelli urbani, accompagnati da una colonna sonora strepitosa, lo spettattore non avrà il tempo di annoiarsi. Buona visione!!
Un film che punta l’attenzione sul fenomeno delle bande giovanili newyorkesi degli anni Settanta, bande di ragazzi disagiati che vivevano in funzione di questo “motto”: “Se lotti, nonostante le difficoltà e le avversità, riesci. Se non lotti, perisci”. Non così violento, come qualcuno potrebbe pensare, in considerazione del divieto ai minori di 18 anni; certo, sono tante le sequenze degli scontri tra gang, ma senza spargimenti di sangue.
Memorabile resta la lotta ingaggiata con i Baseball Furies in un parco, i teppisti vestiti esattamente come i giocatori di baseball e armati di mazze. Dulcis in fundo, va sottolineata la presenza della radio nel film di Hill. In alcune momenti interviene una voce femminile, quella della dj nera Dolly, che diventa struttura narrativa del film: la dj, dopo aver lanciato alle bande la richiesta d’aiuto dei Gramercy Riffs di vendicare la morte di Cyrus, seguirà le vicissitudini dei Guerrieri, la loro fuga disperata verso casa. Una voce, però, che arriverà a tutti tranne ai Guerrieri, una voce che parlerà dei Guerrieri ma che loro non avranno la possibilità di ascoltare.
Da segnalare anche la scelta del regista di inquadrare solo le lebbra della dj vicino al microfono, un’immagine fissa utilizzata anche da Quentin Tarantino in “Pulp Fiction” (1994): i fan di Tarantino ricorderanno, senz’altro, Uma Thurman e John Travolta nella scena dell’interfono.
Detto questo, sono due le ragioni per guardare “I Guerrieri della Notte”. Le performance della dj Dolly, che faranno impazzire gli amanti della radio, e le belle sequenze d’azione. Tra corse e duelli urbani, accompagnati da una colonna sonora strepitosa, lo spettattore non avrà il tempo di annoiarsi. Buona visione!!
Scheda film:
Genere: Drammatico
Regia: Walter Hill
Soggetto: Dal romanzo omonimo di Sol Yurick
Sceneggiatura: David Shaber, Walter Hill
Cast: Michael Beck, James Remar, Dorsey wright, Brian Tyler, David Harris
Paese-Anno: Usa, 1979
Durata: 90 min.
Genere: Drammatico
Regia: Walter Hill
Soggetto: Dal romanzo omonimo di Sol Yurick
Sceneggiatura: David Shaber, Walter Hill
Cast: Michael Beck, James Remar, Dorsey wright, Brian Tyler, David Harris
Paese-Anno: Usa, 1979
Durata: 90 min.