Riporto qui un'interessante "resoconto" stilato da Francisco Rojos di Salsa.it per Assodeejay.
27/08/2015
Frequentando per svariati motivi i social network mi è spesso capitato di leggere discussioni partite da plateali sfoghi di alcuni DJ.
In queste discussioni molti espongono acidi commenti verso persone che esercitano questa professione senza averne i requisiti professionali e legali.
Spesso le discussioni sono accentrate sulle capacità pratiche di esercitare la professione, ma alla fine si discute soprattutto di compensi, per molti troppo bassi (probabilmente appropriati alle capacità ed al valore artistico di chi li percepisce), ma non allineati ai parametri che obbligano tutti gli operatori del settore ad esercitare in conformità alle regole vigenti nel nostro paese.
Cercheremo in questo editoriale di fornire una dettagliata introspettiva sulla professione del DJ dal punto di vista economico, elencando le varie componenti atte a determinare il costo di un dj che opera in maniera adeguata e legale.
Premetto che recentemente ho partecipato ad un tavolo di discussione con AssoDeeJay (associazione di categoria riconosciuta dalla SIAE e dalle istituzioni) nel quale sono state identificate le caratteristiche professionali di questo lavoro ed è stata creata una bozza del primo codice deontologico legato a questa professione.
Quindi, per rimanere in attinenza con il titolo di questo editoriale, non parlerò di caratteristiche deontologiche (a questo proposito vi invito però a visionare il contenuto di questo link: Clicca e leggi il Codice Deontologico ), ma mi limiterò ad analizzare i costi legati allo svolgimento della professione.
Elenco costi fissi e variabili per lo svolgimento dell'attività:
I costi sono logicamente indicativi, ma non si discostano molto dal valore medio indicato in quanto calcolati in base a diversi campioni.
Acquisto materiale fonografico:
(Vinili, CD, File digitali ecc.) 10,00/20,00 € settimanali
Può variare in base ai generi musicali con cui si opera e aumenta esponenzialmente in base a quanti generi musicali vengono adottati da ogni DJ.
PS l'utilizzo dello streaming e dei video non è ancora stato legiferato, per cui non è calcolato in questo conteggio.
Acquisto attrezzatura tecnica:
(controller, consolle, laptop, software, software, cuffie, mic, cavi ecc.) 800,00 € all'anno
Rispetto al passato, in cui in consolle si utilizzavano solo i vinili ed ogni locale metteva a disposizione un impianto completo per la riproduzione della nostra musica, oggi ogni DJ deve essere dotato degli apparati tecnici che gli permettono di svolgere la sua attività. Tutti gli strumenti sono personali e adatti al proprio stile ed alle metodologie utilizzate da ogni singolo professionista.
Controller, cuffie, laptop o tablet, microfono, cavi, bag o flight-case per il trasporto, sono il materiale indispensabile per svolgere questa professione che deve essere periodicamente rinnovato in base all'usura ed allo sviluppo tecnologico degli apparati stessi.
Agibilità Enpals/Inps e contributi:
E' un costo variabile basato su quanto viene dichiarato, ma il minimo retributivo soggetto a contribuzione è di 50,00 € c.a. a prestazione
Cooperative Artisti:
In sostituzione di un commercialista, per la regolarità contributiva e fiscale: è di c.a. 200,00 € all'anno
Licenza SIAE Copia Lavoro:
Chi utilizza la musica digitale caricando sul proprio laptop o tablet delle copie del proprio materiale fonografico originale è obbligato a sottoscrivere con la SIAE una licenza denominata Licenza Copie Lavoro che ha due fasce di prezzo basate sul numero di brani caricati sul proprio dispositivo (Computer, tablet, CD-R, HD o chiavette USB).
Costo annuo:
Fino a 2500 brani 200.00 € (iva escusa).
Fino a 6000 brani 400.00 € (iva escusa).
continua a leggere sul sito originale...
Frequentando per svariati motivi i social network mi è spesso capitato di leggere discussioni partite da plateali sfoghi di alcuni DJ.
In queste discussioni molti espongono acidi commenti verso persone che esercitano questa professione senza averne i requisiti professionali e legali.
Spesso le discussioni sono accentrate sulle capacità pratiche di esercitare la professione, ma alla fine si discute soprattutto di compensi, per molti troppo bassi (probabilmente appropriati alle capacità ed al valore artistico di chi li percepisce), ma non allineati ai parametri che obbligano tutti gli operatori del settore ad esercitare in conformità alle regole vigenti nel nostro paese.
Cercheremo in questo editoriale di fornire una dettagliata introspettiva sulla professione del DJ dal punto di vista economico, elencando le varie componenti atte a determinare il costo di un dj che opera in maniera adeguata e legale.
Premetto che recentemente ho partecipato ad un tavolo di discussione con AssoDeeJay (associazione di categoria riconosciuta dalla SIAE e dalle istituzioni) nel quale sono state identificate le caratteristiche professionali di questo lavoro ed è stata creata una bozza del primo codice deontologico legato a questa professione.
Quindi, per rimanere in attinenza con il titolo di questo editoriale, non parlerò di caratteristiche deontologiche (a questo proposito vi invito però a visionare il contenuto di questo link: Clicca e leggi il Codice Deontologico ), ma mi limiterò ad analizzare i costi legati allo svolgimento della professione.
Elenco costi fissi e variabili per lo svolgimento dell'attività:
I costi sono logicamente indicativi, ma non si discostano molto dal valore medio indicato in quanto calcolati in base a diversi campioni.
Acquisto materiale fonografico:
(Vinili, CD, File digitali ecc.) 10,00/20,00 € settimanali
Può variare in base ai generi musicali con cui si opera e aumenta esponenzialmente in base a quanti generi musicali vengono adottati da ogni DJ.
PS l'utilizzo dello streaming e dei video non è ancora stato legiferato, per cui non è calcolato in questo conteggio.
Acquisto attrezzatura tecnica:
(controller, consolle, laptop, software, software, cuffie, mic, cavi ecc.) 800,00 € all'anno
Rispetto al passato, in cui in consolle si utilizzavano solo i vinili ed ogni locale metteva a disposizione un impianto completo per la riproduzione della nostra musica, oggi ogni DJ deve essere dotato degli apparati tecnici che gli permettono di svolgere la sua attività. Tutti gli strumenti sono personali e adatti al proprio stile ed alle metodologie utilizzate da ogni singolo professionista.
Controller, cuffie, laptop o tablet, microfono, cavi, bag o flight-case per il trasporto, sono il materiale indispensabile per svolgere questa professione che deve essere periodicamente rinnovato in base all'usura ed allo sviluppo tecnologico degli apparati stessi.
Agibilità Enpals/Inps e contributi:
E' un costo variabile basato su quanto viene dichiarato, ma il minimo retributivo soggetto a contribuzione è di 50,00 € c.a. a prestazione
Cooperative Artisti:
In sostituzione di un commercialista, per la regolarità contributiva e fiscale: è di c.a. 200,00 € all'anno
Licenza SIAE Copia Lavoro:
Chi utilizza la musica digitale caricando sul proprio laptop o tablet delle copie del proprio materiale fonografico originale è obbligato a sottoscrivere con la SIAE una licenza denominata Licenza Copie Lavoro che ha due fasce di prezzo basate sul numero di brani caricati sul proprio dispositivo (Computer, tablet, CD-R, HD o chiavette USB).
Costo annuo:
Fino a 2500 brani 200.00 € (iva escusa).
Fino a 6000 brani 400.00 € (iva escusa).
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Tratto da: www.salsa.it