Quando si parla di musica rock, e quindi di tutte le sue sfumature classiche, virtuosistiche o ruvide che siano si deve ovviamente menzionare anche la musica metal: il sotto-genere più duro e aggressivo del Rock e quando si parla di metal, non si possono non menzionare i Metallica.
Attivi da quasi 40 anni, e con 11 album in studio all’attivo, i Metallica sono infatti una delle band metal più famose di tutti i tempi.
Oltre ad aver venduto oltre cento milioni di dischi, la band statunitense nel corso della carriera è anche riuscita a vincere nove Grammy Award.
Nati nel 1981 in seguito all’incontro del chitarrista e cantante James Hetfield con il batterista Lars Ulrich a cui si uniscono poi il chitarrista solista Kirk Hammett e il bassista Cliff Burton (scomparso nel 1986 in seguito a un tragico incidente) i Metallica pubblicano il loro primo disco due anni più tardi.
Kill ‘Em All è un esordio estremamente potente: ancora oggi l’album viene ricordato come uno dei migliori dischi di trash-metal della storia.
L’anno successivo, sull’onda dell’entusiasmo, viene pubblicato Ride the Lightning: un album che rispetto al primo presenta alcune differenze tecniche.
Cambi di ritmo più variabili, e virtuosismi tecnici di Hammett.
Il disco ottiene fin da subito un’accoglienza ottima e vende oltre otto milioni di copie in tutto il mondo.
Nel 1986 la band pubblica il terzo lavoro in studio che secondo molti è il miglior disco in assoluto dei Metallica e batte il record di vendite del disco precedente, riuscendo a salire a 12 milioni di copie.
Master of Puppets è un album che contiene molte tracce diventate celebri fra i fan della band, in particolare Welcome Home.
Passati altri due anni la band torna in studio e registra il quarto album, And Justice for All.
Nonostante per molti fan il disco rappresenti un piccolo stop all’interno della produzione della band, per certi versi questo album è molto importante: i suoi arrangiamenti più raffinati spingono la band verso il progressive metal e fanno sperimentare altre varianti di questo genere.
L’album successivo però, anche per colpa delle critiche ricevute, spinge la band a tornare al suo stile classico: Metallica (1991) è infatti un album pieno di grandi hit in pieno stile del gruppo, come The Unforgiven e Nothing Else Matters.
A questo punto però la vena innovativa della band è come se si fosse esaurita: nei successivi 15 anni i Metallica pubblicano altri sei dischi: Load, ReLoad, St. Anger, Death Magnetic, Lulu (insieme a Lou Reed) e Hardwired… To Self-Destruct senza più ritoccare le vette altissime dei primi album.
Attivi da quasi 40 anni, e con 11 album in studio all’attivo, i Metallica sono infatti una delle band metal più famose di tutti i tempi.
Oltre ad aver venduto oltre cento milioni di dischi, la band statunitense nel corso della carriera è anche riuscita a vincere nove Grammy Award.
Nati nel 1981 in seguito all’incontro del chitarrista e cantante James Hetfield con il batterista Lars Ulrich a cui si uniscono poi il chitarrista solista Kirk Hammett e il bassista Cliff Burton (scomparso nel 1986 in seguito a un tragico incidente) i Metallica pubblicano il loro primo disco due anni più tardi.
Kill ‘Em All è un esordio estremamente potente: ancora oggi l’album viene ricordato come uno dei migliori dischi di trash-metal della storia.
L’anno successivo, sull’onda dell’entusiasmo, viene pubblicato Ride the Lightning: un album che rispetto al primo presenta alcune differenze tecniche.
Cambi di ritmo più variabili, e virtuosismi tecnici di Hammett.
Il disco ottiene fin da subito un’accoglienza ottima e vende oltre otto milioni di copie in tutto il mondo.
Nel 1986 la band pubblica il terzo lavoro in studio che secondo molti è il miglior disco in assoluto dei Metallica e batte il record di vendite del disco precedente, riuscendo a salire a 12 milioni di copie.
Master of Puppets è un album che contiene molte tracce diventate celebri fra i fan della band, in particolare Welcome Home.
Passati altri due anni la band torna in studio e registra il quarto album, And Justice for All.
Nonostante per molti fan il disco rappresenti un piccolo stop all’interno della produzione della band, per certi versi questo album è molto importante: i suoi arrangiamenti più raffinati spingono la band verso il progressive metal e fanno sperimentare altre varianti di questo genere.
L’album successivo però, anche per colpa delle critiche ricevute, spinge la band a tornare al suo stile classico: Metallica (1991) è infatti un album pieno di grandi hit in pieno stile del gruppo, come The Unforgiven e Nothing Else Matters.
A questo punto però la vena innovativa della band è come se si fosse esaurita: nei successivi 15 anni i Metallica pubblicano altri sei dischi: Load, ReLoad, St. Anger, Death Magnetic, Lulu (insieme a Lou Reed) e Hardwired… To Self-Destruct senza più ritoccare le vette altissime dei primi album.