A volte viene utilizzata impropriamente l'espressione battute per minuto, ma questa è imprecisa in quanto il termine battuta indica la serie metrica compresa tra le stanghette del rigo musicale (misura) e non quindi necessariamente un singolo battito.
L'indicazione bpm, in musica, è sostanzialmente un sinonimo (di derivazione anglosassone) dell'indicazione MM (acronimo di Metronomo Mälzel).
Ad esempio 60 bpm indica una frequenza di 60 battiti o pulsazioni al minuto, ovvero uno al secondo, e sono quindi equivalenti a 1 Hz.
In musica classica tradizionalmente si utilizzano indicazioni di andamento come allegro o lento (che comunque hanno un corrispettivo indicativo metronomico) e solo raramente si utilizza l'indicazione a tempo seguito dai bpm (o più correttamente MM).
Nella musica contemporanea è molto più frequente trovare l'indicazione dei bpm.
I bpm divennero molto importanti del periodo della disco music perché era fondamentale per i DJ per poter mixare i brani con un tempo compatibile;
rimangono quindi molto utili nella musica da discoteca come la dance o la musica elettronica.