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    Numark iDJ2

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    LupoLupone
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    Messaggio Da LupoLupone Gio 17 Set 2009 - 11:33

    Per la verità non si tratta di un controller, ma di una macchina dedicata.

    L'ho scelta un anno fa proprio perché ritenevo che una macchina dedicata, della Numark, basata su Linux, mi avrebbe garantito il massimo dell'affidabilità nelle performance, e la massima trasportabilità (un "pezzo" invece di "n").

    Già solo le connessioni in/out fanno sbavare: Dock per iPod (si possono caricare entrmbi i deck dall'iPod e il browse dello stesso si fa con i tasti
    della iDj2), 2 porte USB a cui poter attaccare tutto compresi HD da 1TB e tastiera, 2 ingressi stereo switchabili tra phono/RIAA e AUX, ingresso microfonico con linea dedicata (level, tone), 2 uscite cuffia (minijack e jack 6,3mm), out bilanciato stereo XLR, master out pin jack, record out pin jack. Il mixer è un due canali + microfono, forse si vorrebbe un canale di più.

    La linea è pulita, il case è solido, tasti e manopole sono dove le vorresti; sembra perfetta, iniziamo!


    Per prima cosa vediamo come funziona.


    Il concetto è quello di creare una o più librerie musicali (ogni dispositivo ne ha una e una soltanto), che permette di recuperare in modo
    immediato tutte le informazioni sui brani ed effettuare ricerche davvero istantanee. Dentro la libreria ci sono informazioni aggiuntive quali ad esempio il BPM. La libreria può contenere playlists, può essere aggiornata "on-fly".

    Una volta a disposizione una libreria musicale si sceglie come navigarla (per genere, titolo, velocità, playlist, ….); si può popolare un "crate"
    (o ritrovarlo dalla sessione precedente) che "elimina" automaticamente i brani mano a mano che si mettono. Nel crate si possono “mergiare” brani provenienti da librerie diverse.

    Navigando con l'apposita rotellina sotto lo schermo -che ha pure funzioni accellerative molto intelligenti (ad esempio tenendola premuta mentre navighi per BPM ti fa scegliere il range, che so 80-100, 100-110, 110-120 e così via)- è un attimo individuare il brano. Caricarlo e metterlo in play è quasi istantaneo, i soliti tasti cue, pause, play, lavorano come ti aspetti.

    Praticamente il lavoro è finito. La parte di ricerca del brano è molto curata e facile soprattutto se si collega una tastiera (assolutamente consigliabile), tra l'altro se si compra il case dedicato c'è il ripianetto estraibile con la tastiera... una figata! (Anche se io non l'ho comprato poi capirete perché).

    Prima di addentrarmi in valutazioni "oggettive" (interfaccia, solidità etc), approfondisco ancora il tema "utilizzo", aggiungendo che sinora ho tessuto le lodi della iDJ2, e sinceramente credo che il prodotto sia un gran bel prodotto. Successivamente la Numark ha prodotto lo HDMIX (vale la pena dargli un’occhiata anche se è meno “iPod-oriented). La ritengo veramente valida se uno cerca affidabilità, semplicità ed immediatezza di utilizzo.

    Io la ho abbandonata, e spiego perché.
    1. La libreria può essere fatta sulla macchina (tempi biblici) o sul PC con apposito programma. Tutto ciò non crea nessun problema se uno ha un set di dischi "stabile" cui ogni tanto aggiunge/toglie qualche brano. Ma se uno la aggiorna spesso e "pesantemente" si hanno due difficoltà, in quanto non è semplice aggiungere/eliminare quantità notevoli di brani.


    Inoltre il programma che genera la libreria non calcola il BPM che ovviamente è una informazione indispensabile. Per farlo occorre preventivamente passare i brani ad esempio con MixMeister BPM Analyzer (ottimo programma, ma un passaggio in più!).


    Dicevamo due difficoltà:
    Primo, le "ore" passate a generare la libreria (ovviamente funzione della dimensione).
    Secondo, il fatto che diventa come un "moloch", nel senso che una volta fatta quella è, al massimo qualche piccola eccezione.
    Io mi muovo su oltre 20.000 brani. Non posso portarmeli "dietro" tutti ogni volta perché anche se li conosco, mi "perdo" in mezzo a
    tanto mare. La mia strategia emula ciò che facevo con i vinili; 2 scatole da 100 selezionati in base a quello che ritengo sarà la serata, più una scatola di riserva dove c'è "l'immancabile di ogni genere" che avrei scartato ma mi devo portare dietro al fine di prevenire eventuali richieste. La più semplice emulazione di questo concetto è creare tre playlist selezionando dalla libreria generale; ma farlo su iDj2 è praticamente impossibile. Senza dilungarmi, NON è la macchina giusta per preparare la scaletta. La scaletta (playlist) la fai altrove (sul PC), quindi la carichi sulla iDj. Il che rende rigido tutto il processo, anche perché sebbene il programma permetta gli aggiornamenti di libreria, tuttavia non è completamente affidabile e quando metti/togli in continuazione a volte combina casini.


    Per amor di verità la libreria può anche non essere fatta, costringendo la iDj a fare la scansione del file al caricamento. L’operazione però richiede troppi secondi (a naso direi 5-10 secondi, comunque sensibilmente più lento del “reanalyze” del Virtual Dj) sia durante la performance, sia se stiamo provando e carichiamo continuamente brani alla ricerca della sequenza valida.

    2.Le informazioni (metadati) visibili sulla iDJ dei brani sono scarsamente modificabili se non con "trucchi" che in realtà sono pezze sempre troppo corte. E la cosa peggiore è che è difficile anche vedere le informazioni disponibili. Infatti le colonne visibili (dato lo scarso spazio) NON sono selezionabili e vengono proposte in funzione della scelta iniziale (ad es. se navigo per BPM vedo i BPM, altrimenti non è detto!). Il crate che concettualmente è uno strumento potentissimo e per molti versi è realizzato davvero bene, ha una sua vista delle info. se ti va bene, ok altrimenti ti attacchi. Per far comprendere meglio, uno dei "trucchi" di cui parlavo prima consiste in un programma scritto da un utilizzatore di IDJ che antepone al titolo dei brani il BPM. Lo fa solo sulla libreria (i brani restano integri sia come nome file che come tags), ma comunque è un'ulteriore passaggio e una gran porcata. Infatti prima fai la libreria, poi la ripassi col programmino, poi ti ritrovi sempre e comunque 'sti BPM di mezzo (Ad es. “salta” l’ordinamento per titolo, anche se le ricerche funzionano senza problemi).

    Può capitare di voler vedere il genere di un brano? o l'anno? bene con la iDj non è detto che sia così semplice, impensabile on-fly nella concitazione della performance. Anche se tutto si può fare e alla fine ci si riesce, come minimo capita che perdi l'indice di dove eri posizionato nel browsing e/o devi perdere troppo tempo. Ed è assolutamente impensabile vedere info /tags che la Numark non ha previsto (il minimo indispensabile).


    3. La iDJ2 non ha il SYNC, non ha effetti/samples, non puoi modificare la chiave armonica. Sono cose abbastanza superflue, decidete voi se
    volete/potete rinunciarci o no


    4. Mancano i punti di cue. Pertanto non è possibile memorizzare punti di partenza/loop.


    5. I Loop si fanno, ma non avendo una funzione sync sono imprecisi (dipende tutto da voi).

    6. Tornando sulla libreria, la libreria è in realtà un insieme di files che ovviamente devono viaggiare totalmente sincronizzati con i brani musicali, potrebbe succedere di non “vedere” files fisicamente presenti ma non in libreria, o “vederne” di assenti!

    Insomma, per i miei scopi è troppo “un mulo”. Nell’era dell’informatica rinunciare al flanger, a un “tuono” per facilitare un mix, ai loop e ai punti
    di cue, avere una visione TROPPO limitata della libreria e del brano, non poter scegliere cosa-sapere-quando dei brani, dover perdere secondi preziosi per mettere in sync i brani manualmente… beh… lo sento come un limite eccessivo.
    Come detto (fin troppo) le mie performance sono tutte un vai e vieni, se posso rendere i passaggi meno bruschi o più di effetto la serata ne guadagna. Ma la cosa peggiore (per me) è il lavoro tediosissimo e frustrante del mantenimento delle varie librerie, e l’enorme numero di errori umani che ciò induce (una sera ho perso 15 minuti (tra un cambio e l’altro) per cercare la Vie en Rose cantata da Grace Jones, ero convinto di averla portata… mi sono dovuto arrendere ma ancora rosico). Certo qualche brano si può sempre aggiungere on-fly, ma è un’operazione macchinosa. Sono arrivato a tripartizionare un HD per avere 3 librerie “contemporaneamente” con una prima suddivisione per “occasione”,
    ma anche così non ero soddisfatto, alcuni brani li volevo in più di una libreria…


    A mio avviso la iDj è perfetta per piccole discoteche o villaggi turistici dove lavora sempre lo stesso dj; si monta in un attimo, è robusta, affidabilissima, ci attacchi piatti, lettori cd… (in pratica si torna a lavorare quasi ai tempi dell’analogico perché in questi condizioni l’aiuto
    informatico è praticamente nullo), quindi perfetta per una situazione “stabile”.


    Spero di avervi trasmesso la sensazione di utilizzo… Passiamo ora ad una disamina più accurata.


    1. Affidabilità. In un anno di utilizzo non intenso, non ricordo crash di sistema, artefatti sonori, niente di niente, a volte è un pochino lenta nell'aggiornamento della lista dei brani, ma niente di insopportabile... un mulo; metti il brano e va. Era la cosa che più desideravo, l'ho trovata.
    Inutile raccontare balle; se uno viene dal mondo SL1200 + mixer analogico, lavora nell'informatica e ne sa un pò di hardware, l'idea di impostare una serata ESCLUSIVAMENTE basandosi su un portatile magari windows + un controller USB mette i brividi.... La iDj2 da questo punto di vista è LA soluzione. Anche attaccando/staccando i dispositivi on-fly (seguendo la procedura corretta), mai avuto un problema. In rete si trova qualcuno che si lamenta... boh.... Giudizio: vicini all’analogico.

    2. Interfaccia. Come già detto c'è tutto dove lo vorresti, anche le funzioni di browsing sul monitor sono semplici, immediate, efficaci (con i limiti delle scarse informazioni di cui sopra); una nota per lo schermo, a colori, che è sfruttato perfettamente, ma è piccolo e tiene poche informazioni.


    3. Qualità Hardware. Sul case niente da dire, anche se si graffia facilmente; le wheel sono un poco “gommose”; la massa è sufficiente, si
    utilizzano bene. Gli slider sono ragionevoli. I potenziometri leggerini. I pulsanti sono molto gommosi, ho avuto qualche cilecca dal play del deck di destra. Connettori XLR perfetti, jack cuffia e microfoni non mi sono sembrati granché, i pinjack pure non mi hanno convinto fino in fondo. In fase di trasporto denota una certa fragilità (graffi, manopole) che consigliano molto caldamente l’utilizzo della custodia (la vende la stessa Numark ed è fantastica). Comunque non ho mai avuto problemi, sono sensazioni basate sulla mia esperienza e sensibilità. Giudizio:
    mi aspettavo di più, comunque all’altezza di una macchina semi-pro.


    4. Connessioni. Le ho già descritte; Il massimo per la sua categoria, anche qualcosa di più. Davvero completa.


    5. Qualità sonora. Ora che ho la M-Audio sento la differenza. Certamente sopra alla realtek del portatile, ma la distanza dalla M-Audio c’è.
    Rispetto a questa il suono è meno pieno, dinamico e brillante, si avverte il fruscio (ovviamente in assenza di musica). In ogni caso la reputo più che valida anche a confronto di Mixer (v. Behringer e altri apparati).


    6. Utilizzo. Pur coi limiti di browsing e di info sui brani sopra descritte, si usa bene, si maneggia bene, la si prende “in mano” immediatamente e hai subito sensazioni piacevoli. Causa lo schermo e la mancanza di funzioni quali effetti e sync sembra di viaggiare un po’ all’indietro nel tempo, ma ciò non è detto che sia spiacevole, dipende cosa ci si deve fare.


    Commento Finale: Costa molto, offre meno di un software+controller. Ma non va confrontata più di tanto con questi sistemi. La iDj2 nasce a mio avviso per dare la più grande versatilità (ci attacchi veramente tutto) e affidabilità ai locali piccoli che desiderano mettere a disposizione un modo onesto di lavorare non solo con gli MP3. Insomma perfetta per lavorare dal vivo, in situazioni “musicali” piuttosto stabili (vedi sopra). E' perfetta anche per un dj che gira da un locale all'altro (2 sere qui, tre sere lì) e non fa del virtuosismo e degli effetti il suo punto di forza.

    Verrà apprezzata soprattutto da chi non cerca fronzoli e vuole lavorare senza problemi.

      La data/ora di oggi è Gio 21 Nov 2024 - 17:08