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I Monitor Audio sono dei diffusori acustici progettati specificatamente per applicazioni di produzione audio, per esempio in studi di registrazione, studi televisivi o radiofonici e in tutti quei casi dove l'accurata riproduzione di suoni e rumori è di fondamentale importanza.
Tipi di Monitor Audio
I monitor audio possono essere attivi o passivi. I modelli attivi possiedono un'amplificatore audio interno, mentre i passivi ne sono sprovvisti e necessitano di amplificazione esterna. Possono inoltre essere costruiti con la tecnica della sospensione pneumatica o bass reflex. Nella sospensione pneumatica i monitor sono ermeticamente sigillati in modo da separare il volume d'aria interno da quello esterno, questo sistema offre un taglio graduale alle basse frequenze e una buona risposta ai transienti di bassa frequenza. Nei monitor bass reflex, invece, viene ricavata un'apertura nella cassa che permette la comunicazione tra la massa d'aria interna e l'ambiente esterno (agendo come un risuonatore di Helmholtz) dando rinforzo alle frequenze basse.
Posizionamento dei Monitor Audio
A seconda del tipo di lavoro che stiamo eseguendo, possiamo avere bisogno di diversi tipi di monitor posizionati in maniera differente, per esempio monitor per missaggi ravvicinati (near-field) e monitor per missaggi distanziati (far-field). Nel primo caso si usano monitor più piccoli posizionati sopra le consolle, il risultato di un missaggio fatto in questo modo può essere più somigliante all'ascolto domestico e quindi più indicato per verificare la registrazione di un Master di musica.
Nel secondo caso invece si usano monitor più grandi montati nella parete frontale al fonico di studio. Generalmente il tweeter della cassa va messo in direzione dell'orecchio del fonico seduto di fronte alla consolle, dando così un'ampia zona stereo ascoltabile anche dalle persone dietro al fonico. Se così non fosse e si puntasse verso il regista o verso il produttore si avrebbe una più vasta zona mono con conseguente alterazione dell'immagine stereofonica.
Spesso negli studi di registrazione si utilizzano tutte e due le tecniche, posizionando monitor piccoli e grossi. In funzione poi dell'allestimento dello studio, dal suo grado di isolamento da suoni e vibrazioni, dalla sua acustica e da altri fattori dipende la qualità e fedeltà dei suoni e dei rumori riprodotti.
I Monitor Audio sono dei diffusori acustici progettati specificatamente per applicazioni di produzione audio, per esempio in studi di registrazione, studi televisivi o radiofonici e in tutti quei casi dove l'accurata riproduzione di suoni e rumori è di fondamentale importanza.
Tipi di Monitor Audio
I monitor audio possono essere attivi o passivi. I modelli attivi possiedono un'amplificatore audio interno, mentre i passivi ne sono sprovvisti e necessitano di amplificazione esterna. Possono inoltre essere costruiti con la tecnica della sospensione pneumatica o bass reflex. Nella sospensione pneumatica i monitor sono ermeticamente sigillati in modo da separare il volume d'aria interno da quello esterno, questo sistema offre un taglio graduale alle basse frequenze e una buona risposta ai transienti di bassa frequenza. Nei monitor bass reflex, invece, viene ricavata un'apertura nella cassa che permette la comunicazione tra la massa d'aria interna e l'ambiente esterno (agendo come un risuonatore di Helmholtz) dando rinforzo alle frequenze basse.
Posizionamento dei Monitor Audio
A seconda del tipo di lavoro che stiamo eseguendo, possiamo avere bisogno di diversi tipi di monitor posizionati in maniera differente, per esempio monitor per missaggi ravvicinati (near-field) e monitor per missaggi distanziati (far-field). Nel primo caso si usano monitor più piccoli posizionati sopra le consolle, il risultato di un missaggio fatto in questo modo può essere più somigliante all'ascolto domestico e quindi più indicato per verificare la registrazione di un Master di musica.
Nel secondo caso invece si usano monitor più grandi montati nella parete frontale al fonico di studio. Generalmente il tweeter della cassa va messo in direzione dell'orecchio del fonico seduto di fronte alla consolle, dando così un'ampia zona stereo ascoltabile anche dalle persone dietro al fonico. Se così non fosse e si puntasse verso il regista o verso il produttore si avrebbe una più vasta zona mono con conseguente alterazione dell'immagine stereofonica.
Spesso negli studi di registrazione si utilizzano tutte e due le tecniche, posizionando monitor piccoli e grossi. In funzione poi dell'allestimento dello studio, dal suo grado di isolamento da suoni e vibrazioni, dalla sua acustica e da altri fattori dipende la qualità e fedeltà dei suoni e dei rumori riprodotti.