Quella del VJ (Video Jockey) è una figura relativamente nuova nel mondo dello spettacolo e, seppure l'assonanza del nome faciliti la cosa, non è del tutto corretto limitarla a quella di un DJ che, anziché lavorare con la sola musica, agisca sui video.
La crescita esponenziale della potenza grafica dei computer degli ultimi anni, insieme alla diffusione di maxischermi e proiettori, ha infatti aperto una nuova strada ai creativi del video, facendo nascere nuove forme di spettacolo e, appunto, la figura del VJ.
Il mixaggio di video musicali nelle discoteche non è che una parte delle attività dei VJ i quali producono anche veri e propri spettacoli audiovisivi proiettando in tempo reale composizioni di filmati, effetti grafici 3D, fotografie e computer grafica. Molti di questi spettacoli non si limitano alla semplice proiezione su uno schermo, ma utilizzano più schermi contemporaneamente, si accompagnano con luce psichedeliche e laser e arrivano, addirittura, ad usare come sfondi le facciate di grandissimi edifici, animandone finestre e colonne.
Insomma, un altro esempio di come la tecnologia moderna, spesso considerata troppo “fredda” o implacabilmente consumistica, possa essere sfruttata per sviluppare nuove forme di espressione se non di vera e propria arte.
I pionieri di questa forma di spettacolo, fino a pochissimi anni fa, dovevano fare affidamento esclusivamente sulle proprie capacità per realizzare i software necessari ad allestire i propri spettacoli perché non esistevano software del genere in commercio. Negli ultimi tempi, però, il fenomeno ha preso piede e oggi sono diverse le proposte in circolazione relativamente a programmi per VJ.
Uno dei più quotati è senz’altro GrandVJ della Arkaos, giunto alla versione 1.6. Si tratta di un software per Windows e Mac molto potente e versatile che, proprio grazie alla sua flessibilità, può essere utilizzato con ottimi risultati sia dai neofiti che dai VJ esperti.
GrandVJ separa la schermata di controllo da quella di uscita vera e propria che può essere assegnata ad una finestra (ottima per le prove con un unico monitor) o ad una uscita ausiliaria del computer come la porta TV o il secondo monitor, consentendo di sceglierne la risoluzione a seconda delle proprie esigenze e delle prestazioni del proprio computer. Nel caso il proprio computer li supportasse, inoltre, è prevista la gestione di più monitor esterni, superando il limite dello schermo unico.
Nella parte destra della schermata di controllo viene visualizzato un browser che consente di navigare sul proprio disco fisso e sulle librerie del programma per individuare video, animazioni ed effetti speciali. Una utilissima finestrella di preview consente di visualizzare immediatamente il contenuto di ogni file, anche durante una performance, prima di metterlo in produzione, utilissimo per capire immediatamente cosa contenga.
Video, animazioni ed effetti speciali possono essere trascinati direttamente su uno degli otto livelli video a disposizione, rappresentati nella parte destra della schermata, e che determinano il risultato sullo schermo principale. Ogni livello può essere assegnato ai canali video A o B che, mediante un controllo a cursore, possono essere miscelati a piacere. All’interno di questi due canali, inoltre, ogni video può essere sovrapposto ad altri, sempre attraverso dei controlli a cursore in modo che si possano avere, sulla schermata di uscita, fino ad otto sequenze contemporanee.
Ogni livello video, inoltre, mostra una miniatura con l’animazione del video contenuto, in modo che sia chiaramente visibile anche se momentaneamente escluso dalla schermata principale, come in una sorta di regia virtuale.
Si può intervenire sui video modificandone la velocità, il senso di riproduzione, l’inizio e la fine anche durante l’esecuzione o, ancora, applicarvi sopra uno degli effetti speciali, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Sono 40, ognuno con parametri specifici, anch’essi modificabili in tempo reale per dare ancora più spazio alla creatività del VJ.
I parametri degli effetti possono essere associati anche a degli impulsi esterni in formato MIDI ed OSC, consentendo di collegare GrandVJ ad una sorgente musicale e di agire a ritmo. E’ il caso del “Bass Zoom”, ad esempio, che ingrandisce e rimpicciolisce l’immagine in tempo reale, seguendo i bassi della musica (tipicamente la cassa della batteria). In questo modo si possono ottenere effetti visivi perfettamente sincronizzati con l’eventuale musica di accompagnamento, ma si può anche scegliere di controllare tutto a mano o con un sistema misto. Le animazioni e gli effetti speciali sono in formato Flash o QTZ e possono essere scaricati da innumerevoli siti o realizzati in proprio.
I vari pulsanti, cursori, video, effetti o animazioni, possono essere comandati tramite mouse, oppure assegnati dall’utente a particolari tasti della tastiera, a controlli esterni OSC o a comandi MIDI, permettendo di collegare a Grand VJ tastiere musicali, sequencer o altri computer con programmi MIDI e periferiche di controllo specifiche come i rack per DJ. Le possibilità di personalizzazione sono davvero sorprendenti ed è molto facile individuare subito quale sia la configurazione più comoda per la performance che si intende eseguire.
GrandVJ permette infatti di salvare l’intera sessione compresa di video, animazioni ed effetti raggruppati secondo le proprie preferenze, i controlli assegnati a tutte le funzioni e la disposizione degli elementi nella schermata di controllo.
La flessibilità di GrandVJ si dimostra anche nella possibilità di applicare gli effetti ad un singolo video, oppure direttamente ad uno dei livelli di uscita, in modo che operi su tutti i livelli inferiori contemporaneamente.
La cosa che sorprende di più di GrandVJ e che lo distingue da molti dei concorrenti, è la velocità di esecuzione dei video, degli effetti speciali e delle animazioni che, quando vengono trascinati dai banchi ai livelli video, partono senza perdere nemmeno una frazione di secondo, consentendo cambi di immagine in perfetta sincronia. Allo stesso modo è possibile spostare di posizione un livello trascinandolo con il mouse durante l’esecuzione senza che si perda nemmeno un fotogramma.
Può sembrare banale, ma è bene segnalare anche il fatto che i video interpretati da GrandVJ vengano riprodotti insieme all’eventuale audio contenuto, cosa tutt’altro che scontata per molti degli altri programmi per VJ in circolazione che danno spesso per scontato che l’audio non debba essere gestito.
Molto interessante è anche la possibilità di GrandVJ di gestire flussi video in diretta provenienti da periferiche esterne come schede di acquisizione o web cam e di renderli disponibili, al pari degli altri video, per la combinazione con effetti video e animazioni.
Il test che abbiamo effettuato ha visto GrandVJ girare su un “vecchio” portatile (processore AMD Athlon 3500, 2GB di RAM e scheda video ATI Radeon Xpress con RAM condivisa) collegato ad una periferica esterna USB ( “surface controller”) per sfruttarne controlli, pulsanti e cursori al posto del mouse.
La risoluzione di uscita è stata impostata su 800x600 pixel (in genere più che sufficiente per un proiettore standard, del tipo usato nelle presentazioni) ed è stata collegata ad un proiettore attraverso un’uscita S-Video. Abbiamo lavorato con filmati in formato DV (756x576 16:9) con compressione H264 e audio a 48000KHz e 320kbps.
Nessuna delle nostre sessioni, alcune delle quali durate anche più di un’ora, ha visto fenomeni di crash, interruzioni o semplici tentennamenti, dimostrando la grande stabilità del prodotto. Durante i test abbiamo usato 4 livelli sovrapposti con 3 video nei livelli più bassi e un effetto speciale costantemente applicato al livello superiore e che, quindi, agiva su tutti e tre i video insieme.
GrandVJ non ha evidenziato alcun segno di rallentamento garantendo una rappresentazione fluida anche nel caso di applicazione di effetti piuttosto pesanti come il Roto Zoom, ad esempio, che moltiplica il filmato in azione distribuendolo in una ventina di riquadri e che li allontana mentre ruotano.
I primi scatti hanno cominciato a manifestarsi all’inserimento del quarto video, cosa più che giustificabile, visti i limiti dell’hardware in uso. Questo esempio evidenzia comunque come l’uso di GrandVJ con un computer più attuale di quello utilizzato da noi, possa essere senz’altro libero da qualsiasi vincolo di prestazioni e spingersi tranquillamente alla gestione di filmati ad alta risoluzione.
Per applicazioni semplici, come ad esempio una presentazione durante la quale sia necessario proiettare dei video in sequenza, ma anche per rappresentazioni con un minimo di effetti e animazioni, GrandVJ si rivela particolarmente utile per poter utilizzare hardware non troppo potenti come i tipici portatili “da battaglia” che DJ e musicisti si portano appresso durante le esibizioni live.
Fino a qui può sembrare che GrandVJ sia davvero il programma definitivo per VJ e che sia perfetto. Si tratta di un’idea piuttosto vicina alla realtà, ma con qualche piccola riserva. Lascia infatti sorpresi che la grande cura evidentemente riposta nella realizzazione di questo programma abbia trascurato un paio di elementi piuttosto importanti e, sicuramente, molto banali dal punto di vista della realizzazione.
Il più evidente è il fatto che mettendo in pausa un video questo, anziché rimanere bloccato sull’immagine corrente, diventi inspiegabilmente nero. Un’altra stranezza è che non ci sia modo di far saltare la riproduzione di un video da un punto all’altro se non definendone, a priori, inizio e fine. In questo modo è quindi inibita la possibilità di fare lo “scratch” con i video, e cioè di comandare, tramite mouse o un controllo esterno, la ripetizione di una porzione di video come i DJ fanno con i dischi. Per un programma che si chiama GrandVJ, ci sembra davvero il minimo.
Alcuni di questi problemi, comunque, possono essere ovviati con un po’ di inventiva agendo sulle personalizzazioni dei comandi. Ad esempio è possibile impostare il valore minimo del cursore della velocità di esecuzione del video al 50% (valori inferiori attivano la riproduzione all’indietro) in modo che corrisponda alla tanto desiderata pausa.
Nei forum degli appassionati si discute molto di questi argomenti e c’è da sperare vivamente che i programmatori Arkaos, nella prossima versione, includano queste semplici funzioni che potrebbero rendere davvero GrandVJ il programma definitivo per tutti i VJ.
http://tecnologia.tiscali.it/articoli/prove/software/11/12/tutti-video-jockey-con-arkaos-grand-vj.html?prove_software