Girovagando in rete ho trovato questo bel articolo tratto da questa rivista Dj Mag che trovo ottima,giornale che prima davano in omaggio nei negozi di dischi(ora non saprei)... Ore 23:30 di un sabato sera qualsiasi, siamo in fila all’ingresso del nostro club preferito e ci prepariamo ad un’altra notte di puro divertimento .
Una volta dentro al locale, tra un salto al guardaroba e uno al bar, cominciamo a prendere posizione in pista, il club è ancora semivuoto,mentre a fare da colonna sonora c’è il dj resident che conosce alla perfezione le nostre esigenze musicali.
il nostro dj resident lo trovi nella consolle di questo club tutte le settimane,ogni serata,partendo da 100/110 battiti per minuto,comincia a riscaldare i nostri animi e le nostre gambe aumentando il passo molto lentamente e in maniera accurata. Piano piano le nostre inibizioni si perdono e cresce l’ intensità del groove che ci trasporta verso la parte centrale della festa ;Il locale è ormai pieno , il party è cominciato e l’entusiasmo è alle stelle. Sembra che anche questa sarà una serata indimenticabile.
Il dancefloor è ormai pronto per i 130 bpm, anche questa volta il nostro DJ resident ci ha riscaldato a dovere facendoci entrare in “situazione”, in armonia con il resto della pista e preparandoci all’arrivo della guest che attendiamo con ansia.
Provate a considerare il dj resident come un padrone di casa che vi invita a cena; un padrone di casa che si rispetti accoglie i suoi invitati e li fà sentire a proprio agio. Se due invitati non si conoscono,prima di farli sedere a tavola,cerca di agevolare la rottura del ghiaccio con due chiacchiere o magari mettendo su proprio un po’ di musica. Tutte queste attenzioni sono fondamentali per l’esito della serata perché se gli invitati non ricevono una giusta accoglienza o non sono in sintonia ,la cena sarà un fiasco.
Proprio come un padrone di casa,il dj resident non può sbagliare l’apertura perché l’apertura è estremamente importante sia che essa si chiami warm up o insonorizzazione. Purtroppo capita spesso che nelle consolle di alcuni locali l’apertura sia affidata a ragazzi che poco ne sanno di musica e atmosfere, dj o presunti tali a cui viene data l’opportunità di salire in consolle non perché sappiano fare il loro mestiere,bensì perché hanno ottenuto quel posto portando tanti invitati al party .
Alcuni art directors affidano a questi P.R. il warm up pensando che questa sia una fase di poca rilevanza nella scaletta artistica del Party. Questo è un errore perché è proprio dall’andamento del warm up che consegue l’esito di tutto il resto della serata, difatti, dietro una performance entusiasmante di un guest c’è sempre un grande WARM UP di un dj resident .
Ovviamente il ruolo del PR non deve essere sminuito perché è importantissimo per la riuscita dell’evento ,ma continuo a non capire quale sia il filo che unisce il mettere dischi con il portare gente al locale . E’ come se,per assurdo,un giorno trovassimo il barman a fare animazione! I PR dovrebbero pensare a tutt’altro o almeno affidare a persone competenti la guida e l’organizzazione artistica delle consolle.
In questi anni ho visto di tutto : club con 7 dj per un’unica serata della durata di 3 ore, aperture affidate a incompetenti che hanno deciso di provare l’ebrezza della consolle grazie a 4 tracce downloadate qui e là e la giusta sfacciataggine per proporle al dancefloor. Preferisco non continuare l’elenco perché non basterebbe lo spazio di questo articolo.
“Tanto non serve nemmeno più l’orecchio musicale, il numero di bpm e’ scritto chiaro sul display del cd player o del laptop, un efx in chiusura, uno in apertura e il mixaggio è fatto”, il tutto , ovviamente, a discapito della qualità musicale e delle atmosfere della festa. Tutto questo, inoltre, penalizza chi meritava realmente di stare in consolle, chi la musica ce l’ha veramente dentro e con sacrificio si è dedicato anima e corpo al mestiere.
La storia dei grandi clubs è sempre stata e sempre sarà fatta da grandi DJ resident che sanno sia preparare a dovere il dancefloor sia essere l’immagine del club stesso, come del resto, dietro una grande accoglienza c’è sempre un bravo padrone di casa.
“Grazie mille ! è stata una fantastica serata, unica pecca, l’aperitivo non è stato di nostro gradimento.”
Angelo – Kola – Colajanni
Fonte, http://www.djmagitalia.com/sito/?p=225
Una volta dentro al locale, tra un salto al guardaroba e uno al bar, cominciamo a prendere posizione in pista, il club è ancora semivuoto,mentre a fare da colonna sonora c’è il dj resident che conosce alla perfezione le nostre esigenze musicali.
il nostro dj resident lo trovi nella consolle di questo club tutte le settimane,ogni serata,partendo da 100/110 battiti per minuto,comincia a riscaldare i nostri animi e le nostre gambe aumentando il passo molto lentamente e in maniera accurata. Piano piano le nostre inibizioni si perdono e cresce l’ intensità del groove che ci trasporta verso la parte centrale della festa ;Il locale è ormai pieno , il party è cominciato e l’entusiasmo è alle stelle. Sembra che anche questa sarà una serata indimenticabile.
Il dancefloor è ormai pronto per i 130 bpm, anche questa volta il nostro DJ resident ci ha riscaldato a dovere facendoci entrare in “situazione”, in armonia con il resto della pista e preparandoci all’arrivo della guest che attendiamo con ansia.
Provate a considerare il dj resident come un padrone di casa che vi invita a cena; un padrone di casa che si rispetti accoglie i suoi invitati e li fà sentire a proprio agio. Se due invitati non si conoscono,prima di farli sedere a tavola,cerca di agevolare la rottura del ghiaccio con due chiacchiere o magari mettendo su proprio un po’ di musica. Tutte queste attenzioni sono fondamentali per l’esito della serata perché se gli invitati non ricevono una giusta accoglienza o non sono in sintonia ,la cena sarà un fiasco.
Proprio come un padrone di casa,il dj resident non può sbagliare l’apertura perché l’apertura è estremamente importante sia che essa si chiami warm up o insonorizzazione. Purtroppo capita spesso che nelle consolle di alcuni locali l’apertura sia affidata a ragazzi che poco ne sanno di musica e atmosfere, dj o presunti tali a cui viene data l’opportunità di salire in consolle non perché sappiano fare il loro mestiere,bensì perché hanno ottenuto quel posto portando tanti invitati al party .
Alcuni art directors affidano a questi P.R. il warm up pensando che questa sia una fase di poca rilevanza nella scaletta artistica del Party. Questo è un errore perché è proprio dall’andamento del warm up che consegue l’esito di tutto il resto della serata, difatti, dietro una performance entusiasmante di un guest c’è sempre un grande WARM UP di un dj resident .
Ovviamente il ruolo del PR non deve essere sminuito perché è importantissimo per la riuscita dell’evento ,ma continuo a non capire quale sia il filo che unisce il mettere dischi con il portare gente al locale . E’ come se,per assurdo,un giorno trovassimo il barman a fare animazione! I PR dovrebbero pensare a tutt’altro o almeno affidare a persone competenti la guida e l’organizzazione artistica delle consolle.
In questi anni ho visto di tutto : club con 7 dj per un’unica serata della durata di 3 ore, aperture affidate a incompetenti che hanno deciso di provare l’ebrezza della consolle grazie a 4 tracce downloadate qui e là e la giusta sfacciataggine per proporle al dancefloor. Preferisco non continuare l’elenco perché non basterebbe lo spazio di questo articolo.
“Tanto non serve nemmeno più l’orecchio musicale, il numero di bpm e’ scritto chiaro sul display del cd player o del laptop, un efx in chiusura, uno in apertura e il mixaggio è fatto”, il tutto , ovviamente, a discapito della qualità musicale e delle atmosfere della festa. Tutto questo, inoltre, penalizza chi meritava realmente di stare in consolle, chi la musica ce l’ha veramente dentro e con sacrificio si è dedicato anima e corpo al mestiere.
La storia dei grandi clubs è sempre stata e sempre sarà fatta da grandi DJ resident che sanno sia preparare a dovere il dancefloor sia essere l’immagine del club stesso, come del resto, dietro una grande accoglienza c’è sempre un bravo padrone di casa.
“Grazie mille ! è stata una fantastica serata, unica pecca, l’aperitivo non è stato di nostro gradimento.”
Angelo – Kola – Colajanni
Fonte, http://www.djmagitalia.com/sito/?p=225