Sono anni che mi chiedo,senza trovare risposta,cosa ci possa trovare un dj nelle tanto note “monocuffie”.
Sono arrivato ad una conclusione:è solamente un accessorio per dj vanitosi.
“De gustibus non disputandum est”, mi hanno risposto i più “diplomatici”. Ok, mi sta bene, ma analizzando la questione, mi viene subito alla mente il fatto che una monocuffia sia di quanto più scomodo ci possa essere nel mixaggio.
I DJ per quanto se ne possa dire sulle diversità e le tipologie tra i generi musicali, rimangono esseri umani e quindi ”anatomicamente” forniti di due mani e due braccia.
Quando una mano è impegnata per tutto il set a regger gli ingombranti manici di cui sono fornite le monocuffie,vuol dire che il dj opera con il 50% della mobilità, compromettendo la qualità della prestazione.
Non mi dite che non è vero,i pomelli e i tasti sono tanti, ma le dita di una mano rimangono 5.
La mobilità è un fattore importante in consolle, specialmente se il dj rende ogni set diverso dal precedente adattandosi alla pista che si trova davanti.
Ok che anche l’occhio del pubblico vuole la sua parte, però così ,si toglie qualcosa alla prestazione per darlo all’immagine.
Sono cambiati i tempi, il dj è diventato una superstar mediatica quindi è piu esposto agli occhi del pubblico.
E’ cambiata anche la nostra società e,sebbene sia scontato dirlo,ormai per molti l’aspetto conta più della sostanza, però ci dimentichiamo che in questo caso per “sostanza” si intende una questione molto importante: la musica.
Senza nulla togliere a tutto il contorno, di fondo c’è un discorso musicale da portare avanti. La musica è passione e in quanto tale merita tutta l’attenzione di chi la prende in prestito.
E’ libera, per tanto ognuno la vive soggettivamente e personalmente.
Con la musica ci vuole onestà di intenti perché altrimenti si rischia di viverla in maniera sbagliata e, cosa ancor più importante, trasmetterla in maniera distorta alla pista.
È per questo che mi viene da pensare una cosa : vestitevi come volete in consolle, saliteci nella maniera che più vi sembra consona, ma prima di ogni cosa, prima della monocuffia per intenderci, siate sicuri di saper riuscire a catalizzare e restituire quello che solo un dancefloor può dare.
AKC- angelo “kola”colajanni.
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Sono arrivato ad una conclusione:è solamente un accessorio per dj vanitosi.
“De gustibus non disputandum est”, mi hanno risposto i più “diplomatici”. Ok, mi sta bene, ma analizzando la questione, mi viene subito alla mente il fatto che una monocuffia sia di quanto più scomodo ci possa essere nel mixaggio.
I DJ per quanto se ne possa dire sulle diversità e le tipologie tra i generi musicali, rimangono esseri umani e quindi ”anatomicamente” forniti di due mani e due braccia.
Quando una mano è impegnata per tutto il set a regger gli ingombranti manici di cui sono fornite le monocuffie,vuol dire che il dj opera con il 50% della mobilità, compromettendo la qualità della prestazione.
Non mi dite che non è vero,i pomelli e i tasti sono tanti, ma le dita di una mano rimangono 5.
La mobilità è un fattore importante in consolle, specialmente se il dj rende ogni set diverso dal precedente adattandosi alla pista che si trova davanti.
Ok che anche l’occhio del pubblico vuole la sua parte, però così ,si toglie qualcosa alla prestazione per darlo all’immagine.
Sono cambiati i tempi, il dj è diventato una superstar mediatica quindi è piu esposto agli occhi del pubblico.
E’ cambiata anche la nostra società e,sebbene sia scontato dirlo,ormai per molti l’aspetto conta più della sostanza, però ci dimentichiamo che in questo caso per “sostanza” si intende una questione molto importante: la musica.
Senza nulla togliere a tutto il contorno, di fondo c’è un discorso musicale da portare avanti. La musica è passione e in quanto tale merita tutta l’attenzione di chi la prende in prestito.
E’ libera, per tanto ognuno la vive soggettivamente e personalmente.
Con la musica ci vuole onestà di intenti perché altrimenti si rischia di viverla in maniera sbagliata e, cosa ancor più importante, trasmetterla in maniera distorta alla pista.
È per questo che mi viene da pensare una cosa : vestitevi come volete in consolle, saliteci nella maniera che più vi sembra consona, ma prima di ogni cosa, prima della monocuffia per intenderci, siate sicuri di saper riuscire a catalizzare e restituire quello che solo un dancefloor può dare.
AKC- angelo “kola”colajanni.
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