dimostra la risposta alla richiesta di intervento inoltrata da AssodeeJay all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, al quale ci siamo rivolti per denunciare le pressioni di SCF per una imposizione da posizione dominante, di un accordo, che avrebbe imposto un costo licenza copie di 500 euro l’anno, senza alcuna garanzia di redistribuzione verso gli aventi diritto alle ripartizioni, quindi ai produttori e agli interpreti ed esecutori.
Infatti si voleva far passare il principio di un diritto esclusivo senza tenere conto delle ripartizioni corrette verso tutti gli aventi diritto.
Oggi ci scrive l’Antitrust che ha sollecitato il Ministro dei Beni e Attività Culturali Dott. Giancarlo Galan “nella necessità di superare l’elevato livello di conflittualità”, ad attivarsi per l’approvazione del decreto di riordino dei Diritti Connessi, proprio come aveva suggerito AssoDeeJay ai propri associati e a tutti i DeeJay che si sono dotati della licenza copie lavoro sottoscritto con la SIAE.
E’ del tutto evidente che non intende assumersi responsabilità anche per i DJ che dichiarano di utilizzare dischi o file in originale, giacchè non vi è possibilità assoluta di riscontro da parte dell’Associzone in questione in quanto ha sottoscritto un impegno col la Licenza Copie Lavoro e, solo a questa intende dare riscontro, ancorchè riteniamo che sia necessario da parte della SIAE attivare un servizio di controlli e di informazione più adeguato all’importanza dell’accordo sottoscritto.
Si apre quindi uno scenario alquanto nuovo sulla questione che, mette in discussione con questa rispsosta, che pubblichiamo integralmente con i PDF allegati, l’assunto secondo il quale la SCF pretende di pasare per “monopolista” delle imposizioni sugli accordi perdiritti connessi, sottolineando come anche le Associazioni di Categoria che hanno sottoscritto ultimamente gli accordi sull’equo compenso, hanno commesso l’errore di aver riconosciuto la società SCF quale unico interlocutore, politico e istituzionale, forse non consapevoli di altri aventi diritto che possono a ragion veduta mettere in discussione le intese già definite, ma su questo preferiamo che ognuno si assume le responsabilità del caso, peraltro erano state informate anche dal nostro Presidente Scrive l’Antitrust ad AssoDeeJay “dopo aver esaminato la segnalazione di AssodeeJay,.
l’Autorità ha valutato i fatti e ha riscontrato che non risultano allo stato emergere elementi di fatto e di diritto sufficienti a giustificare ulteriori accertamenti ai sensi della legge 10 ottobre 1990 n° 287, o degli art. 101 e 102 del trattato di Funzionamento dell’Unione Europea.” e conclude, “l’Autorità in attesa dell’intervento chiarificatore del legislatore sulla disciplina vigente in materia di diritti connessi –auspicato con la segnalazione AS622 – Determinazione dei compensi dovuti alla imprese produttrici per l’utilizzazione in pubblico dei fonogrammi – adottata in data 7 ottobre 2009, ai sensi dell’ Art. 21 della legge 10 ottobre 1990, n. 287 – ha ritenuto opportuno sollecitare il Ministero per i Beni e Attività Culturali sulla necessità di adottare ogni iniziativa percorribile nell’immediato al fine di superare l’elevato livello di conflittualità raggiunto dagli operatori del settore in tema di determinazione dei compensi per diritti connessi.
Al momento quindi, pur nella consapevolezza del riconoscimento del principio dei diritti connessi verso i produttori, ci riserviamo di confrontarci solo sulla base di una discussione ufficiale con gli aventi diritto, tutte le società di Collecting dei produttori ma anche con quelle degli Interpreti ed Esecutori, che, con la costituzione del NuovoImaie, seguita all’approvazione della legge n° 100/2010, rientra nella competenza delle ripartizioni anche delle licenze che verrebbero rilasciate ai DJ e che gli stessi siano contestualmente obbligati, ma anche aventi diritto alle ripartizioni come già stabilito durante le riunioni trascorse del Comitato Consultivo del NuovoIMAIE.
Siamo certi che si saprà cogliere lo spirito della nostra e, auspichiamo anche delle altre Associazioni che rappresentano il settore che, non
chiedono altro che una trattativa su una base di pari dignità e non come pretendeva SCF di imposizione di un accordo già predeterminato nel
quale le Associazioni non avrebbero assolto ad alcun ruolo di proposizione come è prerogativa di chi come noi conosce il proprio mestiere e le esigenze quotidiane dei DJ e dei gestori e proprietari dei locali che pagano i diritti connessi relativi.
AssoDeeJay Ass. Naz. DeeJay-Artisti Esecutori
Mario Di Gioia - Presidente AssoDeeJay-ArtistiEsecutori
La lettera dell'Autorità Antitrust in risposta ad AssoDeeJay
Fonte: www.assodeejay.it