I diritti d’autore non sono tasse, ma la remunerazione del lavoro creativo in tutte le sue forme, questo vale anche per la musica nei trailer - Lo scrive Gaetano Blandini, direttore generale della Siae in un comunicato. “In nessun caso la Siae può tollerare equivoci sulla legalità oppure cedere ad aggressioni verbali come alcune che abbiamo purtroppo letto in rete negli ultimi giorni.
Stupiscono in particolare le dichiarazioni rilasciate a 'Primissima' da Filippo Roviglioni, dichiarazioni demagogiche, provocatorie ed inaccettabili alle quali non intendo replicare. – prosegue Blandini – Da tempo tutta la filiera audiovisiva, di cui fanno parte sia i produttori dell’Anica sia gli autori e gli editori della Siae, è unita dalla preoccupazione per l’inquietante livello della pirateria audiovisiva in Internet.
Siamo, quindi, certi che, quando si tratta di legalità, l’Anica è pienamente solidale con la Siae, così come ricordiamo che l’associazione 100Autori è stata ed è al nostro fianco in tutte le battaglie a favore del cinema italiano e dell’audiovisivo in generale. Quando si tratta degli aspetti innovativi di Internet – conclude Blandini – la Siae è aperta al dialogo con l’Anica così come con le altre realtà associative, ovvero con tutti quelli che intendano collaborare per concludere accordi equi a tutela degli interessi di tutte le parti. La Siae si rende disponibile, fin da ora, ad un comportamento serio e sereno per trovare, come sono certo che sarà, una soluzione”.
Nei giorni scorsi Filippo Roviglioni, presidente Unione Distributori dell’Anica aveva espresso, in una intervista a "Primissima", un giudizio "negativo e preoccupato" circa la richiesta di pagamento dei diritti d'autore per le musiche dei trailer richiedendo di "verificare l'oggettiva ragionevolezza della richiesta, che sembra comunque abnorme".
“La Siae - continua Roviglioni - esige una sorta di tributo, anche legittimo sotto il profilo del diritto d'autore, ma che a mio avviso andava preventivamente discusso sia con gli editori dei siti interessati che con la nostra associazione. La distribuzione laddove come sembra stia succedendo, ci possa essere un oscuramento dei trailer online, perderebbe un elemento sempre più importante e delicato della promozione del film.
In particolare verrebbero colpiti i film per giovani che sono i maggiori frequentatori dei multiplex e che rappresentano i tre quarti circa del pubblico (...) Fermo restando il rispetto del diritto d'autore, credo che bisognerebbe rivedere questa materia, che prende in contropiede un settore che non sta vivendo un periodo dorato. Bisogna parlarne serenamente e senza pregiudizi”.
Fonte: http://www.jayculture.it/node/876
Stupiscono in particolare le dichiarazioni rilasciate a 'Primissima' da Filippo Roviglioni, dichiarazioni demagogiche, provocatorie ed inaccettabili alle quali non intendo replicare. – prosegue Blandini – Da tempo tutta la filiera audiovisiva, di cui fanno parte sia i produttori dell’Anica sia gli autori e gli editori della Siae, è unita dalla preoccupazione per l’inquietante livello della pirateria audiovisiva in Internet.
Siamo, quindi, certi che, quando si tratta di legalità, l’Anica è pienamente solidale con la Siae, così come ricordiamo che l’associazione 100Autori è stata ed è al nostro fianco in tutte le battaglie a favore del cinema italiano e dell’audiovisivo in generale. Quando si tratta degli aspetti innovativi di Internet – conclude Blandini – la Siae è aperta al dialogo con l’Anica così come con le altre realtà associative, ovvero con tutti quelli che intendano collaborare per concludere accordi equi a tutela degli interessi di tutte le parti. La Siae si rende disponibile, fin da ora, ad un comportamento serio e sereno per trovare, come sono certo che sarà, una soluzione”.
Nei giorni scorsi Filippo Roviglioni, presidente Unione Distributori dell’Anica aveva espresso, in una intervista a "Primissima", un giudizio "negativo e preoccupato" circa la richiesta di pagamento dei diritti d'autore per le musiche dei trailer richiedendo di "verificare l'oggettiva ragionevolezza della richiesta, che sembra comunque abnorme".
“La Siae - continua Roviglioni - esige una sorta di tributo, anche legittimo sotto il profilo del diritto d'autore, ma che a mio avviso andava preventivamente discusso sia con gli editori dei siti interessati che con la nostra associazione. La distribuzione laddove come sembra stia succedendo, ci possa essere un oscuramento dei trailer online, perderebbe un elemento sempre più importante e delicato della promozione del film.
In particolare verrebbero colpiti i film per giovani che sono i maggiori frequentatori dei multiplex e che rappresentano i tre quarti circa del pubblico (...) Fermo restando il rispetto del diritto d'autore, credo che bisognerebbe rivedere questa materia, che prende in contropiede un settore che non sta vivendo un periodo dorato. Bisogna parlarne serenamente e senza pregiudizi”.
Fonte: http://www.jayculture.it/node/876