«Qualsiasi speculazione sull’accaduto è fuori luogo. Le compagnie o cooperative di servizi, a seconda della regione, pagano dai 13 ai 16 euro l’ora per il personale impiegato».
Meno di dodici ore dopo la grande tragedia di Trieste, in cui ha perso la vita uno degli operai che stava montando il palco di Jovanotti, l’associazione Assomusica prova a disinnescare la polemica.
Sconvolto il cantante, che ha affidato a Twitter il suo cordoglio: «Questa tragedia mi toglie il fiato e mi colpisce profondamente», ha scritto l’artista: «il mio dolore è rivolto a Francesco Pinna, studente lavoratore, la cui vita si è fermata oggi nell’incidente che ha travolto la mia squadra. Un tour è una famiglia e si lavora per portare in scena la vita e la gioia. I ragazzi rimasti feriti sono lavoratori specializzati, che amano quello che fanno restando nell’ombra. Sono con la famiglia di Francesco e con i suoi amici. Il mio cuore è pieno di dolore».
Al lavoro, al momento del cedimento, c’erano una cinquantina di uomini ma la dinamica dell’incidente è ancora da accertare. A cedere, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato il “ground support”, una impalcatura che viene utilizzata in quei palazzetti in cui non è possibile appendere le luci e l’amplificazione direttamente al soffitto. Il ground support copre il palco e alloggia gli altoparlanti e i riflettori. «Come sempre - ha ricordato Maurizio Salvadori, manager della Trident, l’agenzia che segue Jovanotti - tutto era certificato da un ingegnere e la struttura era stata utilizzata durante tutta l’estate senza alcun problema». «Stiamo cercando di capire come sono andate le cose - ha assicurato il responsabile dell’ufficio stampa, Luigi Vignando - Sono state rispettate tutte le misure di sicurezza, questa è una cosa che esula dall’ordinario, è una tragedia che può accadere in qualunque cantiere. Facciamo oltre 80 concerti ogni anno e non era mai successo nulla di simile prima d’ora».
Puntuale quanto inevitabile la decisione di sospendere tutte le date dell’«Ora Tour»: «entro domani (oggi, ndr) - ha spiegato Salvadori - dovremo decidere cosa fare: in questo momento nessuno ha voglia di salire sul palco». «Ogni incidente sul lavoro ci costringe a riflettere sulle gravi responsabilità che tutti noi abbiamo e che dovrebbero diventare quasi un’ossessione», ha ammesso il ministro del Lavoro, Elsa Fornero: «è una battaglia di civiltà alla quale personalmente non solo non mi sottrarrò ma dedicherò ogni mia energia».
Numerosi i messaggi di solidarietà fatti arrivare al cantautore e rapper romano da colleghi del mondo dello spettacolo. «Saputo adesso, mi dispiace tantissimo. Ti abbraccio forte Lorenzo», ha postato tra gli altri Fiorello su Twitter. Salvo aggiungere dopo pochi minuti (a correzione di quella che molti avevano interpretato come una gaffe) «Non sapevo del ragazzo morto, mi unisco al dolore dei familiari.. noo, 20 anni..».
Una fotografia senza data di Francesco Pinna (Da Facebook)
VIDEO
Fiorello, omaggio
Twitter a Pinna
il ragazzo morto
FOTOGALLERY
Trieste, il palco
di Jova crolla sugli operai
Fonte: http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/434254/
Meno di dodici ore dopo la grande tragedia di Trieste, in cui ha perso la vita uno degli operai che stava montando il palco di Jovanotti, l’associazione Assomusica prova a disinnescare la polemica.
Sconvolto il cantante, che ha affidato a Twitter il suo cordoglio: «Questa tragedia mi toglie il fiato e mi colpisce profondamente», ha scritto l’artista: «il mio dolore è rivolto a Francesco Pinna, studente lavoratore, la cui vita si è fermata oggi nell’incidente che ha travolto la mia squadra. Un tour è una famiglia e si lavora per portare in scena la vita e la gioia. I ragazzi rimasti feriti sono lavoratori specializzati, che amano quello che fanno restando nell’ombra. Sono con la famiglia di Francesco e con i suoi amici. Il mio cuore è pieno di dolore».
Al lavoro, al momento del cedimento, c’erano una cinquantina di uomini ma la dinamica dell’incidente è ancora da accertare. A cedere, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato il “ground support”, una impalcatura che viene utilizzata in quei palazzetti in cui non è possibile appendere le luci e l’amplificazione direttamente al soffitto. Il ground support copre il palco e alloggia gli altoparlanti e i riflettori. «Come sempre - ha ricordato Maurizio Salvadori, manager della Trident, l’agenzia che segue Jovanotti - tutto era certificato da un ingegnere e la struttura era stata utilizzata durante tutta l’estate senza alcun problema». «Stiamo cercando di capire come sono andate le cose - ha assicurato il responsabile dell’ufficio stampa, Luigi Vignando - Sono state rispettate tutte le misure di sicurezza, questa è una cosa che esula dall’ordinario, è una tragedia che può accadere in qualunque cantiere. Facciamo oltre 80 concerti ogni anno e non era mai successo nulla di simile prima d’ora».
Puntuale quanto inevitabile la decisione di sospendere tutte le date dell’«Ora Tour»: «entro domani (oggi, ndr) - ha spiegato Salvadori - dovremo decidere cosa fare: in questo momento nessuno ha voglia di salire sul palco». «Ogni incidente sul lavoro ci costringe a riflettere sulle gravi responsabilità che tutti noi abbiamo e che dovrebbero diventare quasi un’ossessione», ha ammesso il ministro del Lavoro, Elsa Fornero: «è una battaglia di civiltà alla quale personalmente non solo non mi sottrarrò ma dedicherò ogni mia energia».
Numerosi i messaggi di solidarietà fatti arrivare al cantautore e rapper romano da colleghi del mondo dello spettacolo. «Saputo adesso, mi dispiace tantissimo. Ti abbraccio forte Lorenzo», ha postato tra gli altri Fiorello su Twitter. Salvo aggiungere dopo pochi minuti (a correzione di quella che molti avevano interpretato come una gaffe) «Non sapevo del ragazzo morto, mi unisco al dolore dei familiari.. noo, 20 anni..».
Una fotografia senza data di Francesco Pinna (Da Facebook)
VIDEO
Fiorello, omaggio
Twitter a Pinna
il ragazzo morto
FOTOGALLERY
Trieste, il palco
di Jova crolla sugli operai
Fonte: http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/434254/