UE firma l'ACTA e il relatore europeo si dimette

Il relatore del parlamento europeo sull'ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement, accordo commerciale anticontraffazione) si è dimesso in segno di protesta dopo che 22 Stati dell'Unione hanno sottoscritto in Giappone il contestato trattato contro la pirateria informatica e il commercio di materiale contraffatto. L'accordo è stato firmato anche dalla Commissione Europea a nome dell'UE.

Il relatore Kader Arif (Francia) ha definito la vicenda dell'ACTA "Una mascherata alla quale non intendo partecipare" ed ha dichiarato egli intende denunciare il modo con il quale si è pervenuti alla redazione dell'accordo: "nessuna consultazione con la società civile, assenza di trasparenza dopo l'inizio dei negoziati (iniziati due anni dopo che Wikileaks pubblicasse la prima notizia sulle discussioni in atto, ndr), ripetuti rimandi della sottoscrizione del testo senza alcuna spiegazione, messa da parte delle raccomandazioni del parlamento europeo fornite in varie risoluzioni della nostra assemblea".

Arif denuncia anche che "l'accordo ACTA pone dei problemi, a causa del suo impatto sulle libertà civili, delle responsabilità che fa pesare sui fornitori d'accesso a Internet, delle conseguenze sulla fabbricazione dei farmaci generici o della poca protezione che offre alle nostre indicazioni geografiche". "Questo accordo può avere delle conseguenze maggiori sulla vita dei nostri cittadini - ha concluso Arif - e per questo si fa di tutto perché il parlamento europeo (l'unico organismo elettivo della UE, ndr) non abbia voce in capitolo".

L'accordo - che non ha valore legale, ma per ora solo quello di una dichiarazione d'intenti - in aggiunta alle misure su Internet - fra cui la fornitura dei dati da parte degli internet service provider - riguarda anche il commercio di articoli contraffatti. Al di fuori della UE, il trattato è stato sottoscritto fra gli altri stati anche da Stati Uniti, Australia, Canada e Giappone.

Darrell Issa, senatore statunitense già critico riguardo alla legge americana SOPA (Stop Online Piracy Act) ha dichiarato pubblicamente che l'ACTA è molto più pericoloso del SOPA stesso. Egli ha evidenziato che, non essendo stato votato dal Congresso, l'accordo non cambia le leggi esistenti, "Ma una volta implementato, si creerà un nuovo sistema di applicazione che in pratica legherà le mani del Congresso (qualora cercasse di) annullarlo".

Condanna dell'ACTA è stata espressa anche da diversi eurodeputati, sia considerando le modalità con cui è stato raggiunto l'accordo, sia tenendo conto che in parlamento UE era stata presentata un'altra proposta che tutelava i diritti di tutti.

L'europarlamentare Marietje Shaake (Olanda) - che nel novembre scorso ha spiegato la sua posizione su questi temi alla conferenza internazionale indetta dall'Osservatorio sulla legalità e sui diritti a Milano - ha invitato i cittadini europei a fare pressione sui parlamentari europei della propria nazione, alcuni dei quali saranno chiamati a discutere dell'ACTA nella Commissione per il commercio internazionale il 29 gebbraio o il primo marzo.

L'europarlamento dirà l'ultima parola sulla questione prevedibilmente nella sessione plenaria della seconda settimana di giugno.

Fonte: www.osservatoriosullalegalita.org/12/acom/01gen2/2800gabueinternet.htm

Per maggiori info: www.eilmensile.it/2012/01/28/litalia-aderisce-allacta-a-rischio-liberta-della-rete/

Fin chè si combatte la pirateria posso essere d'accordo,ma queste sono informazioni che esulano dal nostro mondo e dal nostro principale hobby e professione dj.
Non la vedo come una bella notizia per il semplice motivo che cosi siamo tutti più controllati (come se non lo siamo già).Tutto quello che faremo online sarà controllato dai provider e qui ci sarebbe già da dire,,immaginiamo persone che scoprono nuovi farmaci che possono salvare vite umane,,altri che scoprono nuove colture che sfamerebbero milioni di persone,,tutto questo verrebbe bloccato in nome dei brevetti.
Tutto questo diventa realtà con questo accordo,fosse solo per 4 film e 2 canzoni pirata ,non si sarebbero scomodate tutte le nazioni più potenti del mondo,oltre tutto con accordi presi in gran segreto.
In ogni caso trovo giusto che se ne parli e che la gente sia informata.

lillicu ha scritto:
In ogni caso trovo giusto che se ne parli e che la gente sia informata.

Cosa che non ho visto nei vari TG e nei maggiori giornali italiani. Quelle info le ho prese da siti che sono poco utilizzati, ma erano al primo posto quando ho cercato " ACTA ", oltre questi, ora iniziano a farsi vedere i vari siti " utilizzati " maggiormente come: it.wikipedia.org/wiki/Anti-Counterfeiting_Trade_Agreement in cui spiega un po l'ACTA... il resto, non c'è nulla... e questo ancora devo capirlo.

Caro cg92 come ho detto anche in altre discussioni, a quelli che ci governano conviene che il popolo meno ne sa meglio è per loro,poi se consideri che la maggior parte dell'opinione pubblica a tutt'altro genere di problemi ed ecco spiegata la situazione .
In ogni caso ringraziamo tutte quelle persone che combattono affinchè queste notizie saltino fuori,,tanto per farti un'altro esempio,prendiamo le varie società che gestiscono l'uso di internet in Italia,Telecom,Tiscali,Vodafone ed altre che non mi viene il nome, in poche parole l'Acta gli riconosce il potere di agire (anche per conto di terzi) direttamente, senza autorizzazione di un giudice, a tutelare i loro interessi commerciali, facendosi consegnare dai provider informazioni per l’identificazione dei loro utenti sospettati di violazione del copyright.
Ribadisco ancora il mio pensiero,si d'accordo a combattere l'illegalità,ma se ad esempio io privato cittadino scopro una medicina in grado di guarire una brutta malattia e vorrei metterla a disposizione gratuitamente non posso farlo perchè intervengono le grosse multinazionali,che primo mi tapperebbero la bocca in tutti i modi,secondo andrei ad intaccare il sistema che specula per il vile denaro sulla nostra pelle...questo grazie alle compagnie telefoniche che offrono accesso alla rete si trasformano così in poliziotti del web al sevizio delle multinazionali titolari dei diritti, censurando le proprie reti per evitare guai legali, con evidenti conseguenze sulla riservatezza e la libertà di espressione degli utenti....... Fosse solo per qualche bimbominkia che si scarica la musica illegalmente ,stai tranquillo che ci sono interessi ben maggiori,quella gente per nulla non si muove.

E scommetto che in tutto ciò, comanda il Dio denaro...

CG92 ha scritto:E scommetto che in tutto ciò, comanda il Dio denaro...

Purtroppo per noi e cosi,,in questo caso gli interessi in gioco sono enormi,tranquillo che le multinazionali non fanno beneficenza,se si scomodano per cercare di evitare che certe notizie diventino pubbliche e solo per il loro tornaconto.

Sono completamente d'accordo con te...

bei casini.... , internet e stata una cosa fulminea e come un virus un epidemia che non si e riusciti a controllare tanto bella che credo che alla fine tutto questo (parlo di pirateria) e dovuto anche perche non eravamo preparati nessuno ad un boom del genere , ora cercano in tutti i modi di controllarti con ogni mezzo possibile , io di informatica non me ne intendo ma credo che anche qui come nella vita del resto fatta la legge fatto l'inganno

Poi che il denaro c'entri sempre quello e sottinteso

Si ma mettono leggi su leggi, alla fine chi ci rimette siamo noi, la vera pirateria si trova nel Deep Web, e non credo che riescano a prendere informazioni sulla navigazione o identità di chi nagiva li sopra visto che si usano 2 proxy di sicurezza. Vorrei proprio vedere come faranno li. Questa cosa che hanno fatto per me non ha senso.

visto così,la cina ha piu libertà di parola

Di informatica non ci capisco quasi nulla,ma credo che se vogliono rintracciare da dove partono certe informazioni via web riescono a farlo.

per non parlare della Corea (sia sud che nord)...