Questo blog ha un titolo fuorviante. Si chiama “discoteche” ma parla, bene o male, di quello che succede nelle notti della nostra città, dove i ragazzi si ritrovano, quali sono i luoghi che hanno più seguito, di dove andare per fuggire dal provincialismo di una piccola città, pur vivendoci. Ma tutto questo sempre più spesso non avviene in quei luoghi chiamati “discoteche”, nell’accezione più classica del termine. Tutto quel mondo fatto di pr, liste, ingressi vip, tavoli, quei luoghi che sistematicamente stuprano la parola “fashion” associandola a bicchieri di spumante sovraprezzato e vestitini glitterati indossati sopra un traballante tacco 12. I luoghi dell’omologazione da dress code “è gradita la camicia”, e dell’ostentazione di ricchezze per lo più immaginarie.
La vita notturna è sempre stata una fedele cartina tornasole capace di anticipare e descrivere (anche nei suoi eccessi) un tempo e un luogo: e anche qui a Parma, con ritardo rispetta ad altre città, tutto questo mondo e questo immaginario è in crisi. Questo perché non rappresenta più una grande parte di ragazzi, che anche nei luoghi di divertimento cerca non solo un luogo in cui mostrarsi, ma in cui incontrare persone dagli interessi simili, scoprire novità interessanti, entrare in contatto con nuovi stili, nuova musica: un’esperienza completamente diversa da quella che viene offerta da diversi locali della città, rimasti ancorati all’immaginario caricaturale di una “vita smeralda”. Che sempre più persone vedono per quello che è: un falso, privo di ogni autenticità.
Complice internet, da qualche anno è diventato sempre più facile anche per ragazzi comuni, senza locali di proprietà o grandi appoggi, organizzare feste e serate che più rispecchiano i loro gusti e i loro interessi, musicali e non solo. E si assiste infatti a una proliferazione di gruppi che, appoggiandosi a circoli e spazi meno strutturati capaci di dare più libertà agli organizzatori, cercano di creare situazioni e serate più in linea coi loro interessi, con più o meno successo. Fra questi, i Secret Party: feste che di secret hanno solo il nome, organizzate saltuariamente in luoghi diversi, spesso in posti che normalmente hanno tutt’altra funzione che luoghi in cui ballare. Tutto questo, cercando di rispettare le tante norme che vanno seguite per organizzare questo tipo di eventi. Ma molto spesso questo non basta.
Come già successo in passato ad altri gruppi di ragazzi che avevano investito il loro tempo per creare a Parma una situazione diversa dall’ordinario (forse qualcuno si ricorderà di una festa organizzata nello spazio dell’ex cinema Astoria a capodanno 2010, annullata per pressioni esterne a poche ore dall’inizio, o una festa di fine anno alla Corte di Giarola osteggiata fino all’ultimo e poi interrotta a metà per controlli a dir poco certosini), anche per Carnevale 2012 si è verificata una situazione simile: il Secret Party annunciato per sabato prossimo alla Villa del Ferlaro è stato bloccato a qualche giorno dall’evento. Da chi? Gli organizzatori parlano di una telefonata del Comune e di una della Silb (la società che raggruppa i locali da ballo), che avrebbero fatto pressioni sul proprietario della villa per far saltare l’evento. Il proprietario parla invece di una decisione autonoma, presa per preservare la struttura dell’800 dall’arrivo di oltre 500 persone. Motivazione che appare strana: lo stesso gruppo aveva organizzato una festa simile lo scorso capodanno, nello stesso luogo, senza causare alcun problema, e la nuova festa era stata annunciata da settimane, evidentemente in accordo col proprietario. In rete i partecipanti si sono già schierati, e così gli organizzatori che ieri hanno scritto un comunicato sulla loro pagina.
Fonte: http://discoteche-parma.blogautore.repubblica.it/2012/02/13/il-secret-party-o-il-segreto-di-pulcinella/
La vita notturna è sempre stata una fedele cartina tornasole capace di anticipare e descrivere (anche nei suoi eccessi) un tempo e un luogo: e anche qui a Parma, con ritardo rispetta ad altre città, tutto questo mondo e questo immaginario è in crisi. Questo perché non rappresenta più una grande parte di ragazzi, che anche nei luoghi di divertimento cerca non solo un luogo in cui mostrarsi, ma in cui incontrare persone dagli interessi simili, scoprire novità interessanti, entrare in contatto con nuovi stili, nuova musica: un’esperienza completamente diversa da quella che viene offerta da diversi locali della città, rimasti ancorati all’immaginario caricaturale di una “vita smeralda”. Che sempre più persone vedono per quello che è: un falso, privo di ogni autenticità.
Complice internet, da qualche anno è diventato sempre più facile anche per ragazzi comuni, senza locali di proprietà o grandi appoggi, organizzare feste e serate che più rispecchiano i loro gusti e i loro interessi, musicali e non solo. E si assiste infatti a una proliferazione di gruppi che, appoggiandosi a circoli e spazi meno strutturati capaci di dare più libertà agli organizzatori, cercano di creare situazioni e serate più in linea coi loro interessi, con più o meno successo. Fra questi, i Secret Party: feste che di secret hanno solo il nome, organizzate saltuariamente in luoghi diversi, spesso in posti che normalmente hanno tutt’altra funzione che luoghi in cui ballare. Tutto questo, cercando di rispettare le tante norme che vanno seguite per organizzare questo tipo di eventi. Ma molto spesso questo non basta.
Come già successo in passato ad altri gruppi di ragazzi che avevano investito il loro tempo per creare a Parma una situazione diversa dall’ordinario (forse qualcuno si ricorderà di una festa organizzata nello spazio dell’ex cinema Astoria a capodanno 2010, annullata per pressioni esterne a poche ore dall’inizio, o una festa di fine anno alla Corte di Giarola osteggiata fino all’ultimo e poi interrotta a metà per controlli a dir poco certosini), anche per Carnevale 2012 si è verificata una situazione simile: il Secret Party annunciato per sabato prossimo alla Villa del Ferlaro è stato bloccato a qualche giorno dall’evento. Da chi? Gli organizzatori parlano di una telefonata del Comune e di una della Silb (la società che raggruppa i locali da ballo), che avrebbero fatto pressioni sul proprietario della villa per far saltare l’evento. Il proprietario parla invece di una decisione autonoma, presa per preservare la struttura dell’800 dall’arrivo di oltre 500 persone. Motivazione che appare strana: lo stesso gruppo aveva organizzato una festa simile lo scorso capodanno, nello stesso luogo, senza causare alcun problema, e la nuova festa era stata annunciata da settimane, evidentemente in accordo col proprietario. In rete i partecipanti si sono già schierati, e così gli organizzatori che ieri hanno scritto un comunicato sulla loro pagina.
Fonte: http://discoteche-parma.blogautore.repubblica.it/2012/02/13/il-secret-party-o-il-segreto-di-pulcinella/