Quel riff ci "perseguita" tutti da una quarantina d'anni. Che si tratti di provare una chitarra appena comprata, di mettere in piedi una nuova band, di imparare semplicemente l'alfabeto del rock. Ebbene, quei tre, leggendari, accordi di Smoke On the Water probabilmente non esisterebbero se non se li avesse messi assieme Jon Lord.
LE ALTEZZE DEL ROCK - Ovvero uno dei più grandi tastieristi della storia del rock (se non il più grande), colonna dei Deep Purple, fintanto che ne ha avuto la forza e la voglia. Ci ha lasciato a 71 anni a Londra, dopo una lunga battaglia contro il tumore al pancreas. Insieme al rissosissimo quanto talentuoso Ritchie Blackmore fondò lui la band, al termine degli anni'60, che avrebbe riscritto le regole del rock, un gradino sotto soltanto ai Led Zeppelin. Portando il volume ad altezze mai sentite fino ad allora. E su uno strumento non proprio devoto all'elettricità come il suo, celeberrimo, organo Hammond: amplificato Marshall, come mai nessuno aveva osato prima.
CLASSICA, GRANDE AMORE - Band perennemente cangiante, Lord (che pure militò nei Whitesnake) partecipò a diverse reincarnazioni dei Deep Purple, ma non alle ultime (e un po' stanche) riedizioni: il tastierista se ne andò definitivamente nel 2002, per dedicarsi a progetti solisti, ritornando al vecchio amore per la classica (lui che era cresciuto con Bach e Beethoven). I suoi assoli rimangono pietre miliari: se Smoke on The Water è il trionfo commerciale realizzato in coppia con Blackmore, la lunga, quasi orgasmica, tirata di "Child In Time" è forse uno dei momenti più alti della favolosa stagione dei'70. Ci mancherà.
fonte :
http://www.corriere.it/spettacoli/soundsandsummers/12_luglio_16/john-lord-deep-purple-morto_eb75e9c8-cf6b-11e1-8c66-2d335d06386b.shtml
LE ALTEZZE DEL ROCK - Ovvero uno dei più grandi tastieristi della storia del rock (se non il più grande), colonna dei Deep Purple, fintanto che ne ha avuto la forza e la voglia. Ci ha lasciato a 71 anni a Londra, dopo una lunga battaglia contro il tumore al pancreas. Insieme al rissosissimo quanto talentuoso Ritchie Blackmore fondò lui la band, al termine degli anni'60, che avrebbe riscritto le regole del rock, un gradino sotto soltanto ai Led Zeppelin. Portando il volume ad altezze mai sentite fino ad allora. E su uno strumento non proprio devoto all'elettricità come il suo, celeberrimo, organo Hammond: amplificato Marshall, come mai nessuno aveva osato prima.
CLASSICA, GRANDE AMORE - Band perennemente cangiante, Lord (che pure militò nei Whitesnake) partecipò a diverse reincarnazioni dei Deep Purple, ma non alle ultime (e un po' stanche) riedizioni: il tastierista se ne andò definitivamente nel 2002, per dedicarsi a progetti solisti, ritornando al vecchio amore per la classica (lui che era cresciuto con Bach e Beethoven). I suoi assoli rimangono pietre miliari: se Smoke on The Water è il trionfo commerciale realizzato in coppia con Blackmore, la lunga, quasi orgasmica, tirata di "Child In Time" è forse uno dei momenti più alti della favolosa stagione dei'70. Ci mancherà.
fonte :
http://www.corriere.it/spettacoli/soundsandsummers/12_luglio_16/john-lord-deep-purple-morto_eb75e9c8-cf6b-11e1-8c66-2d335d06386b.shtml