"Le major non sanno riconoscere un bravo artista nemmeno se glielo sbattono sul muso.
E i giovani che fanno musica hanno l'approccio degli impiegati statali: se potessero si metterebbero in coda all'ufficio di collocamento per diventare famosi".
Si presenta così, dopo aver lanciato il primo album solista di una carriera inimitabile Siouxsie Sioux (al secolo Susan Ballion) alla vigilia di un breve tour italiano.
La "regina nera" del rock, icona del dark, della new wave e del gothic, ispiratrice di artisti e fashion designer è nata, musicalmente parlando, nel 1976, quando la sua band The Banshees, suona al Club 100 di Londra insieme ai Sex Pistols e ai Clash.
Del gruppo fanno parte Steven Severin (cui la unirà una partenership ultra trentennale) e un certo Johnny Rotten, destinato a diventare in breve tempo uno dei personaggi simbolo degli anni '70.
A scritturarli per la serata il burattinaio del nascente fenomeno punk, Malcolm McLaren.
Un personaggio femminile sempre sopra le righe che ha attraversato senza fare una piega, apparentemente immune ai cambiamenti di mode e gusti, tutti i maggiori fenomeni culturali di massa degli ultimi tre decenni.
Mantaray, il suo album solista, è arrivato dopo una decina di dischi ufficiali coi Banshees e sei col progetto Creatures.
Scomoda, aggressiva, eccessiva nel look e nell'uso della voce, da tempo ha lasciato Londra (una città con troppi ricordi, secondo le sue ultime interviste) per stabilirsi nella ridente campagna francese.
Parlando del nuovo show e dell'età che avanza, ha dichiarato:
"Le infradito sono più comode dei tacchi a spillo, ma non posso presentarmi in scena in ciabatte come una massaia...mi trasformerò, sarò eccentrica.
In fondo sono una donna con due personalità.
E' da questo incontro che nasce Siouxsie".
12 luglio Teatro Romano, Ostia Antica, 14 Villa Arconati, Milano.
www.siouxsiemantaray.com
E i giovani che fanno musica hanno l'approccio degli impiegati statali: se potessero si metterebbero in coda all'ufficio di collocamento per diventare famosi".
Si presenta così, dopo aver lanciato il primo album solista di una carriera inimitabile Siouxsie Sioux (al secolo Susan Ballion) alla vigilia di un breve tour italiano.
La "regina nera" del rock, icona del dark, della new wave e del gothic, ispiratrice di artisti e fashion designer è nata, musicalmente parlando, nel 1976, quando la sua band The Banshees, suona al Club 100 di Londra insieme ai Sex Pistols e ai Clash.
Del gruppo fanno parte Steven Severin (cui la unirà una partenership ultra trentennale) e un certo Johnny Rotten, destinato a diventare in breve tempo uno dei personaggi simbolo degli anni '70.
A scritturarli per la serata il burattinaio del nascente fenomeno punk, Malcolm McLaren.
Un personaggio femminile sempre sopra le righe che ha attraversato senza fare una piega, apparentemente immune ai cambiamenti di mode e gusti, tutti i maggiori fenomeni culturali di massa degli ultimi tre decenni.
Mantaray, il suo album solista, è arrivato dopo una decina di dischi ufficiali coi Banshees e sei col progetto Creatures.
Scomoda, aggressiva, eccessiva nel look e nell'uso della voce, da tempo ha lasciato Londra (una città con troppi ricordi, secondo le sue ultime interviste) per stabilirsi nella ridente campagna francese.
Parlando del nuovo show e dell'età che avanza, ha dichiarato:
"Le infradito sono più comode dei tacchi a spillo, ma non posso presentarmi in scena in ciabatte come una massaia...mi trasformerò, sarò eccentrica.
In fondo sono una donna con due personalità.
E' da questo incontro che nasce Siouxsie".
12 luglio Teatro Romano, Ostia Antica, 14 Villa Arconati, Milano.
www.siouxsiemantaray.com