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In radio ci sono gli speaker, i programmi, la voce. Ma c’è anche la musica, tanta musica, e credo sappiate bene che la musica non viene scelta e/o inserita a caso nell’arco della giornata. D’altronde se c’è un lavoro dietro un motivo ci sarà.
Ascoltando con moltissima attenzione la programmazione di una radio qualsiasi ci si può accorgere facilmente che ci sono alcune analogie, ad esempio che una canzone viene trasmessa più volte nell’arco della giornata e altre una volta sola, che alcune canzoni prima non si erano mai sentite e da un giorno all’altro quotidianamente passano in radio, o ancora che certe canzoni vengono inserite in momenti particolari del programma.
Tutte queste decisioni rispondono ad un ruolo ben preciso, quello del programmatore musicale, ma il fatto che questa persona scelga o non scelga una canzone da inserire dipende da fattori ancor più precisi.
Nei vari database musicali della radio infatti i brani vengono mano a mano inseriti in alcune cartelle, quasi fossero file del vostro personal computer, poi il programmatore attinge da quelle cartelle per decidere cosa inserire in “scaletta” e cosa no, ovviamente evitando ripetizioni eccessive dei brani e cercando di farli passare tutti in egual modo.
Le cartelle hanno sigle ben precise e in questo caso la loro alternanza e la loro presenza dentro la programmazione quotidiana è frutto di un’analisi accurata. Cerco di spiegarmi meglio: ci sono 5 o 6 categorie standard da cui viene estrapolata la musica che sentite nelle radio.
La prima è contrassegnata come H, quella della Heavy Rotation, dei grandi successi: in questa categoria, la più facile da identificare, sono messe tutte le canzoni “tormentone”, quelle che sentite di continuo e che spesso vi fanno dire “basta, non posso più sentirla!” (e spesso odiare canzoni bellissime, aggiungo io).
In questo periodo in H trovereste le canzoni uscite da Sanremo 2013 e brani come Gangnam Style o Scream and Shout, per dirne alcuni. Spesso le trovate a inizio ora e possono essere programmate anche 7/8 volte in un giorno.
Appena dopo le H ci sono le M, definite canzoni Medium rotation: queste sono quelle un po’ meno programmate rispetto alle H (4-5 passaggi) e possono essere vecchie H che hanno stancato o che sono programmate da tempo e quindi diventano M, oppure potenziali H che stanno guadagnando consensi e si cerca di capire se possono diventare grandi successi oppure rimanere M.
Dopo le M ci sono le L, le cosiddette Light rotation, sempre un po’ meno programmate delle M (2-3 passaggi) e sempre divise per casi: infatti si potrebbe trattare di vecchie M che hanno fatto il loro tempo, canzoni che nascono e rimangono L o ancora dischi entrati in programmazione da poco (non novità) che devono capire cosa ne sarà di loro, se diventeranno M, H o rimarranno L. Accanto a queste ci sono le N, le novità: in questo periodo potrebbero essere i nuovi singoli di Cremonini e Jovanotti e in radio li potete individuare con i “New hit” di RTL o il “Personal Deejay” di Radio Deejay.
Anche in questo caso, le novità musicali dopo i primi passaggi devono capire cosa ne sarà di loro, possono diventare H, M o L a seconda del successo che riscuotono, dall’intuizione del programmatore o dalla notorietà di un artista. Quello che è certo è che in più o meno velocemente verranno spostate dalla categoria N ma questo processo dura poche settimane.
La programmazione non è fatta però solo di grandi successi e di novità che lo potrebbero diventare, c’è anche infatti la categoria C definita Current, che racchiude le canzoni indicativamente degli ultimi tre anni, che hanno meno passaggi ma che tutti conoscono e che ovviamente sono vecchie H, M o L che hanno fatto il loro tempo e il loro percorso.
Andando ancora più indietro, l’ultima categoria, definita O (Oldies): in questa cartella sono contenute tutte le C che passati 3-4 anni escono dalla loro categoria e più in generale tutte quelle canzoni che hanno almeno 3 anni di vita. Sono i cosiddetti Evergreen, i grandi classici, che hanno fatto il successo di emittenti come Capital, RMC e in alcuni casi R101, come sapete caratterizzate da questo tipo di brani.
Sono ovviamente quelle che vengono passate meno nella programmazione ma anche quelle che non si dimenticano mai e che possono far ricordare grandi successi che non si sentono da tempo e farvi esclamare la classica frase “Da quanto tempo non sentivo questa!”.
Solitamente O e C sono posizionate vicino a N e H (solitamente) per dare un’alternanza ed evitare blocchi di canzoni tutte uguali o di una stessa categoria. Quello che è certo è che le categorie sono in continuo mutamento, in base al successo o alla “vita musicale” di una canzone.
Se dovessimo provare ad abbozzare un percorso-tipo potremmo riassumerlo così: una canzone nasce N e poi, in base a molti fattori (successo, notorietà del cantante, gradimento del pubblico, spinta delle case discografiche) diventa, più o meno velocemente, H, M o L. Entrata in una di quelle categorie regredisce in modo fisiologico con il passare del tempo arrivando alla L oppure aumenta il numero di passaggi se ha molto successo partendo come L e diventando H.
La categoria finale di una canzone, qualunque successo faccia, è comunque sempre L. Da quella categoria passati un po’ di anni diventa C e passati altri anni viene inserita e rimane in O, con un numero di passaggi minore o maggiore a seconda del successo che ha fatto prima. Spero di non aver fatto confusione e di essere stato chiaro! Comunque se provate ad ascoltare bene le canzoni programmate e a giocare con le categorie vedrete che non sarà difficile capire il meccanismo.
Articolo a cura di Nicola Zaltieri
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In radio ci sono gli speaker, i programmi, la voce. Ma c’è anche la musica, tanta musica, e credo sappiate bene che la musica non viene scelta e/o inserita a caso nell’arco della giornata. D’altronde se c’è un lavoro dietro un motivo ci sarà.
Ascoltando con moltissima attenzione la programmazione di una radio qualsiasi ci si può accorgere facilmente che ci sono alcune analogie, ad esempio che una canzone viene trasmessa più volte nell’arco della giornata e altre una volta sola, che alcune canzoni prima non si erano mai sentite e da un giorno all’altro quotidianamente passano in radio, o ancora che certe canzoni vengono inserite in momenti particolari del programma.
Tutte queste decisioni rispondono ad un ruolo ben preciso, quello del programmatore musicale, ma il fatto che questa persona scelga o non scelga una canzone da inserire dipende da fattori ancor più precisi.
Nei vari database musicali della radio infatti i brani vengono mano a mano inseriti in alcune cartelle, quasi fossero file del vostro personal computer, poi il programmatore attinge da quelle cartelle per decidere cosa inserire in “scaletta” e cosa no, ovviamente evitando ripetizioni eccessive dei brani e cercando di farli passare tutti in egual modo.
Le cartelle hanno sigle ben precise e in questo caso la loro alternanza e la loro presenza dentro la programmazione quotidiana è frutto di un’analisi accurata. Cerco di spiegarmi meglio: ci sono 5 o 6 categorie standard da cui viene estrapolata la musica che sentite nelle radio.
La prima è contrassegnata come H, quella della Heavy Rotation, dei grandi successi: in questa categoria, la più facile da identificare, sono messe tutte le canzoni “tormentone”, quelle che sentite di continuo e che spesso vi fanno dire “basta, non posso più sentirla!” (e spesso odiare canzoni bellissime, aggiungo io).
In questo periodo in H trovereste le canzoni uscite da Sanremo 2013 e brani come Gangnam Style o Scream and Shout, per dirne alcuni. Spesso le trovate a inizio ora e possono essere programmate anche 7/8 volte in un giorno.
Appena dopo le H ci sono le M, definite canzoni Medium rotation: queste sono quelle un po’ meno programmate rispetto alle H (4-5 passaggi) e possono essere vecchie H che hanno stancato o che sono programmate da tempo e quindi diventano M, oppure potenziali H che stanno guadagnando consensi e si cerca di capire se possono diventare grandi successi oppure rimanere M.
Dopo le M ci sono le L, le cosiddette Light rotation, sempre un po’ meno programmate delle M (2-3 passaggi) e sempre divise per casi: infatti si potrebbe trattare di vecchie M che hanno fatto il loro tempo, canzoni che nascono e rimangono L o ancora dischi entrati in programmazione da poco (non novità) che devono capire cosa ne sarà di loro, se diventeranno M, H o rimarranno L. Accanto a queste ci sono le N, le novità: in questo periodo potrebbero essere i nuovi singoli di Cremonini e Jovanotti e in radio li potete individuare con i “New hit” di RTL o il “Personal Deejay” di Radio Deejay.
Anche in questo caso, le novità musicali dopo i primi passaggi devono capire cosa ne sarà di loro, possono diventare H, M o L a seconda del successo che riscuotono, dall’intuizione del programmatore o dalla notorietà di un artista. Quello che è certo è che in più o meno velocemente verranno spostate dalla categoria N ma questo processo dura poche settimane.
La programmazione non è fatta però solo di grandi successi e di novità che lo potrebbero diventare, c’è anche infatti la categoria C definita Current, che racchiude le canzoni indicativamente degli ultimi tre anni, che hanno meno passaggi ma che tutti conoscono e che ovviamente sono vecchie H, M o L che hanno fatto il loro tempo e il loro percorso.
Andando ancora più indietro, l’ultima categoria, definita O (Oldies): in questa cartella sono contenute tutte le C che passati 3-4 anni escono dalla loro categoria e più in generale tutte quelle canzoni che hanno almeno 3 anni di vita. Sono i cosiddetti Evergreen, i grandi classici, che hanno fatto il successo di emittenti come Capital, RMC e in alcuni casi R101, come sapete caratterizzate da questo tipo di brani.
Sono ovviamente quelle che vengono passate meno nella programmazione ma anche quelle che non si dimenticano mai e che possono far ricordare grandi successi che non si sentono da tempo e farvi esclamare la classica frase “Da quanto tempo non sentivo questa!”.
Solitamente O e C sono posizionate vicino a N e H (solitamente) per dare un’alternanza ed evitare blocchi di canzoni tutte uguali o di una stessa categoria. Quello che è certo è che le categorie sono in continuo mutamento, in base al successo o alla “vita musicale” di una canzone.
Se dovessimo provare ad abbozzare un percorso-tipo potremmo riassumerlo così: una canzone nasce N e poi, in base a molti fattori (successo, notorietà del cantante, gradimento del pubblico, spinta delle case discografiche) diventa, più o meno velocemente, H, M o L. Entrata in una di quelle categorie regredisce in modo fisiologico con il passare del tempo arrivando alla L oppure aumenta il numero di passaggi se ha molto successo partendo come L e diventando H.
La categoria finale di una canzone, qualunque successo faccia, è comunque sempre L. Da quella categoria passati un po’ di anni diventa C e passati altri anni viene inserita e rimane in O, con un numero di passaggi minore o maggiore a seconda del successo che ha fatto prima. Spero di non aver fatto confusione e di essere stato chiaro! Comunque se provate ad ascoltare bene le canzoni programmate e a giocare con le categorie vedrete che non sarà difficile capire il meccanismo.
Articolo a cura di Nicola Zaltieri
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