FOLLINA
Festa pirata, ma soprattutto pirateria musicale. Canzoni scaricate e
riprodotte illegalmente in una sala da feste trasformata in discoteca
con biglietto d’ingresso a pagamento e senza alcuna autorizzazione.
A mettere fine al party danzante che aveva già riunito una
quarantina di persone sono stati, venerdì sera, i carabinieri di
Vittorio Veneto. La discoteca «clandestina» era stata allestita
all’interno del salone di un B&B di Follina, lontano dalle case ma
abbastanza facile da raggiungere da poter diventare la meta per un
venerdì sera diverso.
A condurre i militari nel bel mezzo della pista da ballo la
pubblicità scattata nei giorni scorsi su vari siti internet dedicati
alla movida della zona, più il tam tam delle chiacchiere di zona. Il
programma era semplice: ingresso 15 euro, musica e bevande fino a tarda
notte.
Tutto era stato organizzato nei minimi dettagli, compreso
l’allestimento tecnico necessario a trasformare una sala semivuota in
una discoteca, quindi luci, mixer, consolle per il dee-jay, casse e
supporti vari.
Quando i carabinieri hanno fatti ingresso in sala il silenzio è
stato pressochè immediato. Prima lo sguardo stupito dei ragazzi che
stavano bevendo e ballando in pista in attesa che la serata si
scaldasse, poi il silenzio degli amplificatori montati con tanto di pali
e sostegni in tutta la sala.
I militari hanno chiesto all’organizzatore se avesse le
licenze, se il locale fosse a norma, se avesse pagato i diritti sulla
musica. Lui, fin quando ha potuto, ha tentato di spiegare che si
trattava di una festa privata, «una party di compleanno». Ma ha ceduto
davanti ai biglietti d’ingresso e alla pubblicità. Immediate le denunce
scattate per lui, M.S. 26 anni di Serravalle, per il dee jay, S.G. 30
anni di Vittorio Veneto e pure per il gestore settantenne del B&B,
che forse nemmeno immaginava che la festa fosse, di fatto, abusiva.
A contestare i reati maggiori l’agente della Siae che i
militari avevano portato con loro e che ha facilmente scoperto come
tutta la musica diffusa a massimo volume dagli amplificatori era stata
scaricata via internet privatamente attraverso i programmi dedicati, una
procedura corretta, se i file musicali non fossero stati usati per
attività di pubblico intrattenimento. Questa irregolarità, ha fatto
immediatamente scattare il sequestro di tutta l’attrezzatura: quella
utilizzata per la discoteca, e quella informatica che conteneva la
musica.
Ora l’organizzatore dovrà spiegare le varie irregolarità che
gli sono state contestate, e il dee- jay dovrà contrarsi con le dure
sanzioni per la pirateria musicale e la violazione delle norme in
materia di diritti d’autore. Le stesse contro le quali da anni è in atto
una dura battaglia fomentata dai tantissimi internauti che approfittano
dello scambio di file in rete e vorrebbero liberalizzare ogni forma di
scambio in rete.
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2011/10/30/news/musica-pirata-alla-festa-dj-denunciato-1.1630453
Festa pirata, ma soprattutto pirateria musicale. Canzoni scaricate e
riprodotte illegalmente in una sala da feste trasformata in discoteca
con biglietto d’ingresso a pagamento e senza alcuna autorizzazione.
A mettere fine al party danzante che aveva già riunito una
quarantina di persone sono stati, venerdì sera, i carabinieri di
Vittorio Veneto. La discoteca «clandestina» era stata allestita
all’interno del salone di un B&B di Follina, lontano dalle case ma
abbastanza facile da raggiungere da poter diventare la meta per un
venerdì sera diverso.
A condurre i militari nel bel mezzo della pista da ballo la
pubblicità scattata nei giorni scorsi su vari siti internet dedicati
alla movida della zona, più il tam tam delle chiacchiere di zona. Il
programma era semplice: ingresso 15 euro, musica e bevande fino a tarda
notte.
Tutto era stato organizzato nei minimi dettagli, compreso
l’allestimento tecnico necessario a trasformare una sala semivuota in
una discoteca, quindi luci, mixer, consolle per il dee-jay, casse e
supporti vari.
Quando i carabinieri hanno fatti ingresso in sala il silenzio è
stato pressochè immediato. Prima lo sguardo stupito dei ragazzi che
stavano bevendo e ballando in pista in attesa che la serata si
scaldasse, poi il silenzio degli amplificatori montati con tanto di pali
e sostegni in tutta la sala.
I militari hanno chiesto all’organizzatore se avesse le
licenze, se il locale fosse a norma, se avesse pagato i diritti sulla
musica. Lui, fin quando ha potuto, ha tentato di spiegare che si
trattava di una festa privata, «una party di compleanno». Ma ha ceduto
davanti ai biglietti d’ingresso e alla pubblicità. Immediate le denunce
scattate per lui, M.S. 26 anni di Serravalle, per il dee jay, S.G. 30
anni di Vittorio Veneto e pure per il gestore settantenne del B&B,
che forse nemmeno immaginava che la festa fosse, di fatto, abusiva.
A contestare i reati maggiori l’agente della Siae che i
militari avevano portato con loro e che ha facilmente scoperto come
tutta la musica diffusa a massimo volume dagli amplificatori era stata
scaricata via internet privatamente attraverso i programmi dedicati, una
procedura corretta, se i file musicali non fossero stati usati per
attività di pubblico intrattenimento. Questa irregolarità, ha fatto
immediatamente scattare il sequestro di tutta l’attrezzatura: quella
utilizzata per la discoteca, e quella informatica che conteneva la
musica.
Ora l’organizzatore dovrà spiegare le varie irregolarità che
gli sono state contestate, e il dee- jay dovrà contrarsi con le dure
sanzioni per la pirateria musicale e la violazione delle norme in
materia di diritti d’autore. Le stesse contro le quali da anni è in atto
una dura battaglia fomentata dai tantissimi internauti che approfittano
dello scambio di file in rete e vorrebbero liberalizzare ogni forma di
scambio in rete.
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2011/10/30/news/musica-pirata-alla-festa-dj-denunciato-1.1630453