da www.flashvideo.it
Insieme ad alcuni miei amici vorrei realizzare un documentrario con tematiche sociali da distribuire gratuitamente e per partecipare a rassegne e concorsi, ma non so come comportarmi rispetto alla colonna sonora. Se utilizzo brani da compilation normalmente in vendita occorre che paghi la SIAE?
Quando un regista, un produttore video, un gruppo di amici realizza un'opera visiva -che sia un film o un documentario, che voglia aver successo nelle sale cinematografiche o in dvd, che si pensi di guadagnare o solo di fare informazione, tutto ciò per ora non importa- ci si pone sempre davanti al problema di "creare tutto da noi" oppure di attingere ad opere già esistenti.
Quando si utilizza un'opera altrui -di qualunque natura sia, testo immagini musiche ecc.- è necessario chiedere l'autorizzazione a farlo; e si devono chiedere tante autorizzazioni quante sono le persone che a qualunque titolo possono vantare diritti sull'opera.
Se si tratta di una canzone con testo e musica, ad esempio, gli "aventi diritto" sono tutti gli autori del testo e della musica; possono anche essere molte persone diverse!
Ma più spesso ancora, nel sonorizzare un video, si preferisce -piuttosto che rieseguire i brani- partire direttamente da un disco, magari da un CD di quelli che possediamo nella nostra collezione personale.
Dobbiamo però ricordare che l'acquisto di un CD non significa la proprietà dell'oggetto, ma solo una "licenza d'uso" dell'oggetto, alle condizioni stabilite dal produttore: il cosiddetto "uso personale".
Ogni diversa utilizzazione (duplicazione, diffusione in pubblico, noleggio, ecc.; c'è scritto sulla label del disco) deve essere espressamente autorizzata dal produttore discografico (in quanto proprietario dei diritti di proprietà del supporto), per non essere irregolare.
E la "fissazione" della colonna sonora di un video è proprio una di queste "diverse utilizzazioni".
Se vi innamorate di un particolare brano, se ritenete che solo quello possa dare il "colore" giusto al vostro video, dovete prepararvi al lavoro con anticipo, contattando subito la casa discografica (se c'è, l'ufficio legale) spiegandole cosa volete fare, quanto dura la traccia sonora per cui chiedete l'autorizzazione, quale sarà la destinazione del video.
Aspettate poi una risposta, che non è detto che arrivi. Oppure può capitare che la risposta contenga una richiesta di pagamento, anche significativa.
Le condizioni che vi vengono poste sono ovviamente passibili di contrattazione, ma dovrete aspettarvi che, più il brano sta godendo di successo, più i diritti per l'utilizzazione siano alti.
In tutti i casi procedere nella "fissazione" senza l'autorizzazione è proprio da sconsigliare.
D'altra parte, in genere il produttore può concedere le autorizzazioni anche per conto degli autori dei brani.
Una volta ottenuta la "liberatoria" potete realizzare il video senza ulteriori problemi.
Se e quando poi il video verrà prodotto su supporto (DVD, Cd,ecc.), sarà necessario munirlo del contrassegno di legge (il bollino SIAE) ed allora parleremo della licenza che la SIAE rilascia contestualmente alla richiesta del bollino.
Sandro Pasqual
Sede S.I.A.E. di Bologna
Insieme ad alcuni miei amici vorrei realizzare un documentrario con tematiche sociali da distribuire gratuitamente e per partecipare a rassegne e concorsi, ma non so come comportarmi rispetto alla colonna sonora. Se utilizzo brani da compilation normalmente in vendita occorre che paghi la SIAE?
Quando un regista, un produttore video, un gruppo di amici realizza un'opera visiva -che sia un film o un documentario, che voglia aver successo nelle sale cinematografiche o in dvd, che si pensi di guadagnare o solo di fare informazione, tutto ciò per ora non importa- ci si pone sempre davanti al problema di "creare tutto da noi" oppure di attingere ad opere già esistenti.
Quando si utilizza un'opera altrui -di qualunque natura sia, testo immagini musiche ecc.- è necessario chiedere l'autorizzazione a farlo; e si devono chiedere tante autorizzazioni quante sono le persone che a qualunque titolo possono vantare diritti sull'opera.
Se si tratta di una canzone con testo e musica, ad esempio, gli "aventi diritto" sono tutti gli autori del testo e della musica; possono anche essere molte persone diverse!
Ma più spesso ancora, nel sonorizzare un video, si preferisce -piuttosto che rieseguire i brani- partire direttamente da un disco, magari da un CD di quelli che possediamo nella nostra collezione personale.
Dobbiamo però ricordare che l'acquisto di un CD non significa la proprietà dell'oggetto, ma solo una "licenza d'uso" dell'oggetto, alle condizioni stabilite dal produttore: il cosiddetto "uso personale".
Ogni diversa utilizzazione (duplicazione, diffusione in pubblico, noleggio, ecc.; c'è scritto sulla label del disco) deve essere espressamente autorizzata dal produttore discografico (in quanto proprietario dei diritti di proprietà del supporto), per non essere irregolare.
E la "fissazione" della colonna sonora di un video è proprio una di queste "diverse utilizzazioni".
Se vi innamorate di un particolare brano, se ritenete che solo quello possa dare il "colore" giusto al vostro video, dovete prepararvi al lavoro con anticipo, contattando subito la casa discografica (se c'è, l'ufficio legale) spiegandole cosa volete fare, quanto dura la traccia sonora per cui chiedete l'autorizzazione, quale sarà la destinazione del video.
Aspettate poi una risposta, che non è detto che arrivi. Oppure può capitare che la risposta contenga una richiesta di pagamento, anche significativa.
Le condizioni che vi vengono poste sono ovviamente passibili di contrattazione, ma dovrete aspettarvi che, più il brano sta godendo di successo, più i diritti per l'utilizzazione siano alti.
In tutti i casi procedere nella "fissazione" senza l'autorizzazione è proprio da sconsigliare.
D'altra parte, in genere il produttore può concedere le autorizzazioni anche per conto degli autori dei brani.
Una volta ottenuta la "liberatoria" potete realizzare il video senza ulteriori problemi.
Se e quando poi il video verrà prodotto su supporto (DVD, Cd,ecc.), sarà necessario munirlo del contrassegno di legge (il bollino SIAE) ed allora parleremo della licenza che la SIAE rilascia contestualmente alla richiesta del bollino.
Sandro Pasqual
Sede S.I.A.E. di Bologna