Parlando della sempre più imperante moda del djing.
Non c’è personaggio pubblico, sportivo, pornostar, star televisiva, comparsa televisiva, usciere degli studi televisivi, vicino di casa di uno studio televisivo, p.r., intrattenitore, animatore turistico, karaokatore, vocalist o figlio del proprietario del locale da ballo che non si senta in diritto, o forse in dovere di mettere in piedi un dj set.
Un marasma di volantini digitali che presentano serate in cui personaggi del tutto improbabili vengono spacciati per DJ, come se già non bastasse la nota e annosa polemica tra musicisti e dj, con i primi ad accussare i secondi di non saper suonare, e i secondi ostinati nell’asserire il contrario.
Il dj è sempre stato colui che metteva i dischi, da principio, cercando di mixare i brani sullo stesso bpm, finendo per diventare poi una sorta di producer, cioè di persona capace di inventarseli i suoni o di manipolarli al punto tale da farne di nuovi e il dj è diventata una sorta di popstar, solitamente circondata da belle donne, che sforna hit dance facendo cantare popstar acclamate, non certo quello che mette i dischi alle feste.
Basta essere in consolle, farsi fotografare, far vedere che è un nostro amico e poter dire: "io c'ero, ero in consolle!"
Così oggi abbiamo la categoria intasata di imbucati, un tronista che ambisce a farsi pagare per bere qualcosa nel tal locale, l'ex fidanzato del tipo famoso, un calciatore che cerca un ruolo nel mondo dei DJ non essendo stato capace di trovarlo in campo e la lista dei dj reciclati e improvvisati sarebbe davvero lunga.
Il giochino è semplice, si prende il nome di un VIP, o (pseudo VIP), gli si affida una consolle (tanto con i mezzi moderni si può fare il DJ anche solo mimando) e così si attirano un po’ di persone nei locali, un modo più interessante di pubblicità.
Sarebbe interessante sapere quanto questo tipo di ospitate costa ai locali, e se l’essere contemporaneamente in cartellone in città diverse nella stessa serata possa comportare problemi dal punto di vista logistico.
Di fatto il DJ è ul nuovo business, va bene su tutto e chiunque può ambire a farlo, con buona pace di chi in effetti è davvero DJ e si è sempre pagato musica e attrezzature.
Che un DJ diventi "pornostar" è difficile e forse poco remunerativo (dipende dal DJ), ma se un/una pornostar si mette dietro la consolle può mettere anche il 45giri di Heidi e son sicuro che farebbe il pienone.
Del resto che ci vorrà mai a saper mettere su un paio di dischi?