Quand’è nata la musica elettronica? Quando, nella storia, abbiamo cominciato a suonare strumenti che facevano uso di elettricità, come ad esempio la chitarra elettrica? Generalmente si afferma che il primo strumento con queste caratteristiche sia stato il “clavicembalo elettrico“, costruito dal fisico Delaborde nel 1759. Ma anni prima, un genioproveniente dalla Boemia aveva già ideato qualcosa di molto simile a un “sintetizzatore“.
Il suo nome era Prokop Divis ed era un monaco nato nel 1698 in quella che oggi è la Repubblica Ceca. Il suo nome, insieme a quello di Franklin, è associato all’invenzione del parafulmine. Ma Divis era noto all’epoca per essere un personaggio assai eccentrico. Amava talmente tanto sperimentare l’elettricità che la “sfruttò” anche per trattare le piante.
Tra le sue eccentriche invenzioni c’è anche quella di uno strano e originale strumento: il “Denis d’or” (Il Dioniso d’oro). Costruito, stando alle testimonianze incerte, intorno al 1730, lo strumento “è il primo a utilizzare l’elettricità”, come ha scritto il musicologo François-Joseph Fétis nel 1874.
Ma come era fatto questo “Dioniso d’oro”? Era uno strumento a tastiera dotato di 790 cavidi ferro da pizzicare come un clavicembalo. Nel Cambridge Companion to Elettronic Music si legge che “l’ingegnoso sistema fosse in grado di imitare una serie sorprendente di altri strumenti”. Tra cui ad esempio arpe, liuti e strumenti a fiato.
Dell’invenzione di Divis però permangono zone buie dove ancora non si è fatta chiarezza. Ad esempio: non si è capito come avesse fatto a mandare in eccitazione le corde e quale fosse la qualità del suono. Qualche storico crede addirittura si trattasse di un’invenzione giocosa per fare scherzi a chi provava a suonarlo.
Le domande purtroppo rimangono ancora senza risposta, perché dopo la morte di Divis, nel 1766, lo strumento è stato venduto a Vienna e se ne sono perse le tracce. Non esistono neanche schizzi disegni che ci aiutano a immaginare questa incredibile invenzione.
Il suo nome era Prokop Divis ed era un monaco nato nel 1698 in quella che oggi è la Repubblica Ceca. Il suo nome, insieme a quello di Franklin, è associato all’invenzione del parafulmine. Ma Divis era noto all’epoca per essere un personaggio assai eccentrico. Amava talmente tanto sperimentare l’elettricità che la “sfruttò” anche per trattare le piante.
Tra le sue eccentriche invenzioni c’è anche quella di uno strano e originale strumento: il “Denis d’or” (Il Dioniso d’oro). Costruito, stando alle testimonianze incerte, intorno al 1730, lo strumento “è il primo a utilizzare l’elettricità”, come ha scritto il musicologo François-Joseph Fétis nel 1874.
Ma come era fatto questo “Dioniso d’oro”? Era uno strumento a tastiera dotato di 790 cavidi ferro da pizzicare come un clavicembalo. Nel Cambridge Companion to Elettronic Music si legge che “l’ingegnoso sistema fosse in grado di imitare una serie sorprendente di altri strumenti”. Tra cui ad esempio arpe, liuti e strumenti a fiato.
Dell’invenzione di Divis però permangono zone buie dove ancora non si è fatta chiarezza. Ad esempio: non si è capito come avesse fatto a mandare in eccitazione le corde e quale fosse la qualità del suono. Qualche storico crede addirittura si trattasse di un’invenzione giocosa per fare scherzi a chi provava a suonarlo.
Le domande purtroppo rimangono ancora senza risposta, perché dopo la morte di Divis, nel 1766, lo strumento è stato venduto a Vienna e se ne sono perse le tracce. Non esistono neanche schizzi disegni che ci aiutano a immaginare questa incredibile invenzione.