DJ CONDANNATO AD UNA MULTA DI 24 MILA EURO
Le associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei DJ (A-DJ, ASSOARTISTI, ANPAD e AID) sono rimaste sconcertate dall’apprendere che,a seguito diun recente controllo da parte della Guardia di Finanza - eseguito in data 8 febbraio 2009, alle ore 3:15 circa- presso una discoteca sita nella provincia di Pisa, ad un dj è stata inflitta una pena pecuniaria di € 24.308,00.
Quest’ultimo sarebbe stato ritenuto responsabile del reato previsto e punito dall’art. 171 ter, comma 1, lett. a) e comma 2, lett. a) della Legge n. 633/1941, perché nell’esercizio della sua attività lavorativa
deteneva presso la sua postazione “…nel corso di una serata danzante ed alla presenza di numerosi avventori, oltre cinquanta copie di opere tutelate dal diritto d’autore ed, in particolare, n. 236 Cd musicali (contenenti 2.936 brani protetti dal diritto d’autore) duplicati abusivamente e privi del contrassegno SIAE”.
La ricostruzione de “il sistema sanzionatorio” offerto dalla Guardia di Finanza nel processo verbale in oggetto è censurabile sotto diversi profili e denota una carenza di cognizione da parte dei funzionari
accertatori.
Lamentano le Associazioni che:
-Il DJ era nella facoltà di esibire gli originali dei supporti masterizzati in suo possesso;
-Il Dj aveva già richiesto alla Dj SIAE la concessione della licenza per copie lavoro del DJ, oggetto del protocollo di intesa sottoscritto dalle Associazioni in epigrafe indicate e la SIAE, che autorizza la
duplicazione di supporti originali legittimamente in possesso del Dj al fine della loro esecuzione in pubblico;
- la Guardia di Finanza non ha tenuto conto dell’esenzione, per i Dj sottoscrittori della licenza SIAE, dell’apposizione del bollino SIAE, come previsto dall’art. 7, comma 3 del nuovo Regolamento in materia
(pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 80 del 6 aprile 2009) e che, fino alla data del 27 aprile p.v., il bollino non è obbligatorio come stabilito dalle recenti pronunce della Corte di Cassazione- Sezioni penali e della Corte di Giustizia europea.
Le Associazioni tengono ad informare la Guardia di Finanza del fatto che sono tuttora impegnate in un tavolo di lavoro con la Società Consortile Fonografici (SCF), che rappresenta i diritti dei produttori
di fonogrammi, al fine di studiare un modello di licenza per la copia lavoro a tutela dei titolari dei diritti connessi.
Per il rispetto dei professionisti della categoria del DJ le Associazioni già citate accolgono l’impegno delle Forze dell’Ordine ad effettuare i dovuti controlli, ma pretendono che questi siano fatti con cognizione di causa e con la piena conoscenza delle attuali evoluzioni negoziali e regolamentari che la materia sta subendo.
A-DJ
ASSOARTISTI
ANPAD
AID
info@a-dj.org
Le associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei DJ (A-DJ, ASSOARTISTI, ANPAD e AID) sono rimaste sconcertate dall’apprendere che,a seguito diun recente controllo da parte della Guardia di Finanza - eseguito in data 8 febbraio 2009, alle ore 3:15 circa- presso una discoteca sita nella provincia di Pisa, ad un dj è stata inflitta una pena pecuniaria di € 24.308,00.
Quest’ultimo sarebbe stato ritenuto responsabile del reato previsto e punito dall’art. 171 ter, comma 1, lett. a) e comma 2, lett. a) della Legge n. 633/1941, perché nell’esercizio della sua attività lavorativa
deteneva presso la sua postazione “…nel corso di una serata danzante ed alla presenza di numerosi avventori, oltre cinquanta copie di opere tutelate dal diritto d’autore ed, in particolare, n. 236 Cd musicali (contenenti 2.936 brani protetti dal diritto d’autore) duplicati abusivamente e privi del contrassegno SIAE”.
La ricostruzione de “il sistema sanzionatorio” offerto dalla Guardia di Finanza nel processo verbale in oggetto è censurabile sotto diversi profili e denota una carenza di cognizione da parte dei funzionari
accertatori.
Lamentano le Associazioni che:
-Il DJ era nella facoltà di esibire gli originali dei supporti masterizzati in suo possesso;
-Il Dj aveva già richiesto alla Dj SIAE la concessione della licenza per copie lavoro del DJ, oggetto del protocollo di intesa sottoscritto dalle Associazioni in epigrafe indicate e la SIAE, che autorizza la
duplicazione di supporti originali legittimamente in possesso del Dj al fine della loro esecuzione in pubblico;
- la Guardia di Finanza non ha tenuto conto dell’esenzione, per i Dj sottoscrittori della licenza SIAE, dell’apposizione del bollino SIAE, come previsto dall’art. 7, comma 3 del nuovo Regolamento in materia
(pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 80 del 6 aprile 2009) e che, fino alla data del 27 aprile p.v., il bollino non è obbligatorio come stabilito dalle recenti pronunce della Corte di Cassazione- Sezioni penali e della Corte di Giustizia europea.
Le Associazioni tengono ad informare la Guardia di Finanza del fatto che sono tuttora impegnate in un tavolo di lavoro con la Società Consortile Fonografici (SCF), che rappresenta i diritti dei produttori
di fonogrammi, al fine di studiare un modello di licenza per la copia lavoro a tutela dei titolari dei diritti connessi.
Per il rispetto dei professionisti della categoria del DJ le Associazioni già citate accolgono l’impegno delle Forze dell’Ordine ad effettuare i dovuti controlli, ma pretendono che questi siano fatti con cognizione di causa e con la piena conoscenza delle attuali evoluzioni negoziali e regolamentari che la materia sta subendo.
A-DJ
ASSOARTISTI
ANPAD
AID
info@a-dj.org