Il giradischi è il nome con la quale abitualmente si è soliti indicare il grammofono.[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Si tratta d'un sistema di riproduzione e registrazione musicale che ha visto la luce negli ultimi anni dell'ottocento, più precisamente nel 1870 (anno in cui la Francia, appena liberata dal trono di Napoleone III, venne proclamata Repubblica).
Così lontano nel tempo per la sua prima apparizione, il giradischi sopravvisse anche per buona parte del secolo successivo essendo utilizzato fino al 1980 e rinascendo evolvendosi in modelli simili che hanno marchiato pezzi di storia.
Antenato del grammofono (giradischi) e principale ispiratore dello stesso, è certamente il fonografo strumento ideato dalla straordinaria mente di Thomas Edison (altrimenti noto come inventore della lampadina).
Analogamente a quanto in seguito fu possibile fare con il giradischi, il fonografo era in grado di carpire i segnali in codice morse e di marcarli su d'un disco rotante.
Venivano così realizzati solchi di forma circolare realizzati tramite una specifica punta.
Erano gli esordi di quello che altri ricercatori avrebbero poi chiamato grammofono, con alcune sostanziali modifiche.
Nei primi anni del novecento la registrazione e riproduzione musicale domestica passavano necessariamente per questo prodotto che ebbe larghissima eco e che segnò fortemente gli anni avvenire.
Chi ebbe modo di vivere la propria giovinezza tra gli anni 60-70-80 non dimentica il proprio primo vinile acquistato ed il boom di diffusione che questi strumenti ebbero proprio in quegli anni.
Non è esagerato affermare che si tratti di pezzi di storia della cultura occidentale, rimasti impressi nella filmografia di quegli anni, nelle locandine, nelle pubblicità ma soprattutto nelle menti di tutti coloro che ne strinsero uno tra le proprie mani e ne portano ancora il ricordo nel cuore.
Ed oggi che i giovani a malapena sanno cosa sia un giradischi, c'è chi volge il proprio sguardo al passato e ripensa al suono e alle emozioni che regalava un vinile.
Si tratta d'un sistema di riproduzione e registrazione musicale che ha visto la luce negli ultimi anni dell'ottocento, più precisamente nel 1870 (anno in cui la Francia, appena liberata dal trono di Napoleone III, venne proclamata Repubblica).
Così lontano nel tempo per la sua prima apparizione, il giradischi sopravvisse anche per buona parte del secolo successivo essendo utilizzato fino al 1980 e rinascendo evolvendosi in modelli simili che hanno marchiato pezzi di storia.
Antenato del grammofono (giradischi) e principale ispiratore dello stesso, è certamente il fonografo strumento ideato dalla straordinaria mente di Thomas Edison (altrimenti noto come inventore della lampadina).
Analogamente a quanto in seguito fu possibile fare con il giradischi, il fonografo era in grado di carpire i segnali in codice morse e di marcarli su d'un disco rotante.
Venivano così realizzati solchi di forma circolare realizzati tramite una specifica punta.
Erano gli esordi di quello che altri ricercatori avrebbero poi chiamato grammofono, con alcune sostanziali modifiche.
Nei primi anni del novecento la registrazione e riproduzione musicale domestica passavano necessariamente per questo prodotto che ebbe larghissima eco e che segnò fortemente gli anni avvenire.
Chi ebbe modo di vivere la propria giovinezza tra gli anni 60-70-80 non dimentica il proprio primo vinile acquistato ed il boom di diffusione che questi strumenti ebbero proprio in quegli anni.
Non è esagerato affermare che si tratti di pezzi di storia della cultura occidentale, rimasti impressi nella filmografia di quegli anni, nelle locandine, nelle pubblicità ma soprattutto nelle menti di tutti coloro che ne strinsero uno tra le proprie mani e ne portano ancora il ricordo nel cuore.
Ed oggi che i giovani a malapena sanno cosa sia un giradischi, c'è chi volge il proprio sguardo al passato e ripensa al suono e alle emozioni che regalava un vinile.