E’ stata portata a termine “Windmill”, una vasta operazione internazionale a tutela del diritto d’autore, con il sequestro di 2.100.000 supporti “pirata” in tutta Europa, grazie alla collaborazione delle varie Forze di Polizia (la Guardia di Finanza di Venezia, la Polizia Fiscale Olandese, la Polizia Economica di Varsavia e la Dogana tedesca) coordinate dall’Interpol.
In Italia l’operazione è stata condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Venezia, che si è avvalso della collaborazione dei Servizi Antipirateria della Siae (Società Italiana Autori ed Editori) e della Fpm (Federazione contro la Pirateria Musicale).
Un precedente sequestro operato sul territorio polacco dalla polizia olandese e dalla dogana tedesca aveva fornito alla Guardia di Finanza di Venezia gli elementi per accertare che era stata individuata in Italia, da un’organizzazione criminale internazionale, una fabbrica in grado di riprodurre un considerevole quantitativo di supporti pirata.
Le successive indagini, con la collaborazione del personale tecnico della Siae e della Fpm, hanno portato poi alla scoperta di una fabbrica in provincia di Bologna, regolarmente operante nella fabbricazione di supporti magnetici ed ottici, ma che si era resa disponibile per la duplicazione abusiva di materiale audiovideo destinato al mercato olandese.
La Guardia di Finanza di Venezia ha così sequestrato 90.000 supporti “pirata” e i macchinari utilizzati, procedendo poi alla denuncia del rappresentante legale della fabbrica, per violazione dell’art. 171 ter della legge sul diritto d’autore (la n. 633 del 1941), con l’applicazione di una sanzione amministrativa di un importo complessivo pari a 2.750.000 euro.
Fonte: www.siae.it
In Italia l’operazione è stata condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Venezia, che si è avvalso della collaborazione dei Servizi Antipirateria della Siae (Società Italiana Autori ed Editori) e della Fpm (Federazione contro la Pirateria Musicale).
Un precedente sequestro operato sul territorio polacco dalla polizia olandese e dalla dogana tedesca aveva fornito alla Guardia di Finanza di Venezia gli elementi per accertare che era stata individuata in Italia, da un’organizzazione criminale internazionale, una fabbrica in grado di riprodurre un considerevole quantitativo di supporti pirata.
Le successive indagini, con la collaborazione del personale tecnico della Siae e della Fpm, hanno portato poi alla scoperta di una fabbrica in provincia di Bologna, regolarmente operante nella fabbricazione di supporti magnetici ed ottici, ma che si era resa disponibile per la duplicazione abusiva di materiale audiovideo destinato al mercato olandese.
La Guardia di Finanza di Venezia ha così sequestrato 90.000 supporti “pirata” e i macchinari utilizzati, procedendo poi alla denuncia del rappresentante legale della fabbrica, per violazione dell’art. 171 ter della legge sul diritto d’autore (la n. 633 del 1941), con l’applicazione di una sanzione amministrativa di un importo complessivo pari a 2.750.000 euro.
Fonte: www.siae.it