La rivoluzione Internet ha cambiato radicalmente il modo di comunicare del mondo e anche la radio, forse il primo vero mezzo di comunicazione di massa, non è rimasta indenne da questi mutamenti.
Negli ultimi anni, infatti, sono tantissime le radio tradizionali che hanno aperto un “canale internet”, ma sono ancora di più le radio che trasmettono esclusivamente utilizzando Internet come mezzo di diffusione.Attraverso la tecnologia dello streaming, infatti, si possono utilizzare le linee internet per ricevere segnali audio di qualità digitale e senza alcun limite di distanza legato alla potenza della trasmittente, come avviene per le radio tradizionali.
Ascoltare la radio in ufficio mentre si lavora, a casa mentre si naviga, si chatta o si gioca, è ormai facilissimo e la rete mette a disposizione un’enorme scelta in fatto di stazioni da ascoltare in streaming.
Sono tantissimi, oramai, i programmi in grado di gestire questo nuovo modo di trasmettere, a cominciare dai software di ascolto, dei veri e propri aggregatori che propongono agli utenti radio provenienti da tutto il mondo, facilitando la scelta attraverso la suddivisione degli elenchi per argomento, per lingua, per tipologia di musica e altro ancora.
Se quindi è vero che “vecchie” radio vengono sempre più affiancate, se non sostituite, dai computer, ecco che anche un’altra pratica sta assumendo nuovi contorni: la registrazione.
Nel periodo d’oro delle cassette audio, i radioregistratori era diffusissimi ed era consuetudine registrare i propri programmi preferiti per poterli riascoltare in qualsiasi momento. Oggi, nell’era del digitale, registrare una trasmissione radio attraverso un ricevitore normale non è forse semplice come allora, ma anche qui corrono in aiuto ineternet e la tecnologia dei software.Esistono infatti svariati programmi in grado di registrare le trasmissioni radio trasmesse su internet con una qualità altissima e nei praticissimi formati di ascolto più diffusi come MP3, OGG e WMA.
La rivoluzione più grande che internet abbia portato nel mondo della radio è però forse quella della trasmissione ed ecco quindi tornare in auge il concetto di “radio libere”, forse solo ora davvero “libere”. Grazie a Internet, infatti, ci si è liberati dai confini dettati dai problemi tecnici ed economici per l’acquisto degli impianti di trasmissione, dai limiti geografici imposti dalla radiofrequenza e anche dai problemi burocratici legati alle radiotrasmissioni.
Adesso davvero chiunque può mettere su la sua radio in streaming su Internet usando una semplice linea ADSL e un programmino.
Occhio solo alle implicazioni legali, trasmettere musica e contenuti in generale, di cui non si possiedono i diritti non è consentito dalla legge.
Negli ultimi anni, infatti, sono tantissime le radio tradizionali che hanno aperto un “canale internet”, ma sono ancora di più le radio che trasmettono esclusivamente utilizzando Internet come mezzo di diffusione.Attraverso la tecnologia dello streaming, infatti, si possono utilizzare le linee internet per ricevere segnali audio di qualità digitale e senza alcun limite di distanza legato alla potenza della trasmittente, come avviene per le radio tradizionali.
Ascoltare la radio in ufficio mentre si lavora, a casa mentre si naviga, si chatta o si gioca, è ormai facilissimo e la rete mette a disposizione un’enorme scelta in fatto di stazioni da ascoltare in streaming.
Sono tantissimi, oramai, i programmi in grado di gestire questo nuovo modo di trasmettere, a cominciare dai software di ascolto, dei veri e propri aggregatori che propongono agli utenti radio provenienti da tutto il mondo, facilitando la scelta attraverso la suddivisione degli elenchi per argomento, per lingua, per tipologia di musica e altro ancora.
Se quindi è vero che “vecchie” radio vengono sempre più affiancate, se non sostituite, dai computer, ecco che anche un’altra pratica sta assumendo nuovi contorni: la registrazione.
Nel periodo d’oro delle cassette audio, i radioregistratori era diffusissimi ed era consuetudine registrare i propri programmi preferiti per poterli riascoltare in qualsiasi momento. Oggi, nell’era del digitale, registrare una trasmissione radio attraverso un ricevitore normale non è forse semplice come allora, ma anche qui corrono in aiuto ineternet e la tecnologia dei software.Esistono infatti svariati programmi in grado di registrare le trasmissioni radio trasmesse su internet con una qualità altissima e nei praticissimi formati di ascolto più diffusi come MP3, OGG e WMA.
La rivoluzione più grande che internet abbia portato nel mondo della radio è però forse quella della trasmissione ed ecco quindi tornare in auge il concetto di “radio libere”, forse solo ora davvero “libere”. Grazie a Internet, infatti, ci si è liberati dai confini dettati dai problemi tecnici ed economici per l’acquisto degli impianti di trasmissione, dai limiti geografici imposti dalla radiofrequenza e anche dai problemi burocratici legati alle radiotrasmissioni.
Adesso davvero chiunque può mettere su la sua radio in streaming su Internet usando una semplice linea ADSL e un programmino.
Occhio solo alle implicazioni legali, trasmettere musica e contenuti in generale, di cui non si possiedono i diritti non è consentito dalla legge.