La protezione del diritto d'autore è un notevole grattacapo per i giuristi dell'era di Internet: l'estensione della rete globale, l'assenza di barriere geografiche e l'anonimato digitale portano i diversi paesi a scegliere soluzioni differenti. In Italia ci adeguiamo alle indicazioni che giungono dall'Europa, e la nostra autorità garante per le comunicazioni (Agcom) ha appena presentato una bozza in cui si delinea la nuova linea di condotta da tenere con i pirati informatici che operano sul territorio nazionale.
Le nuove regole fanno chiarezza su questioni tradizionalmente spinose per l'interpretazione dei giudici, a partire dalla punibilità di chi scarica da una rete p2p o di chi gestisce la rete stessa. In sintesi, il documento programmatico prevede che gli utenti che scaricano non incorreranno in sanzioni, mentre gli utenti responsabili di server per il file-sharing che violano contenuti protetti avranno 48 ore di tempo dalla richiesta di rimozione per effettuarla, altrimenti incorreranno in una sanzione pecuniaria (amministrativa) da 10.000 a 200.000 euro.
Se il server si trova all'estero inoltre, è possibile che il sito verrà oscurato (tramite blacklist) dai provider italiani, rendendolo così non raggiungibile dall'Italia, ma è anche prevista una soluzione alternativa (ma più lunga) che prevede la chiusura del server anche se in territorio straniero.
Le norme bilanciano così i contrapposti interessi di libertà degli utenti e protezione dei contenuti, anche se i detentori del copyright avrebbero voluto delle regole più dure, come in Francia, dove all'utente che è pescato a scaricare per tre volte file protetti da diritto d'autore viene tagliata la connessione.
www.hobbymedia.it
Le nuove regole fanno chiarezza su questioni tradizionalmente spinose per l'interpretazione dei giudici, a partire dalla punibilità di chi scarica da una rete p2p o di chi gestisce la rete stessa. In sintesi, il documento programmatico prevede che gli utenti che scaricano non incorreranno in sanzioni, mentre gli utenti responsabili di server per il file-sharing che violano contenuti protetti avranno 48 ore di tempo dalla richiesta di rimozione per effettuarla, altrimenti incorreranno in una sanzione pecuniaria (amministrativa) da 10.000 a 200.000 euro.
Se il server si trova all'estero inoltre, è possibile che il sito verrà oscurato (tramite blacklist) dai provider italiani, rendendolo così non raggiungibile dall'Italia, ma è anche prevista una soluzione alternativa (ma più lunga) che prevede la chiusura del server anche se in territorio straniero.
Le norme bilanciano così i contrapposti interessi di libertà degli utenti e protezione dei contenuti, anche se i detentori del copyright avrebbero voluto delle regole più dure, come in Francia, dove all'utente che è pescato a scaricare per tre volte file protetti da diritto d'autore viene tagliata la connessione.
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