Amici dee jay,
mi sono chiesto come in tutti questi anni, a parte qualche lampo nel buio, dopo tanta house, techno, hardstyle, elettronica, R&B, hip-hop, eurodance, breakbeat e chi più ne ha più ne metta, la trance non abbia mai attecchito nel nostro amato paese. Il genere d’altro canto ha sfondato ovunque, in molte nazioni non solo europee ma anche lontane. Solo una radio come M2o e sparuti ma encomiabili gruppi di dj hanno tentato la strada. Risultato? Il nulla. La trance fatica a trovare spazio nella nostra italietta, malgrado all’estero sia un suono da massa: nessuno balla trance e tanto meno acquista musica trance. Una questione culturale, forse. Nonostante la dance locale sia in crisi, la trance annaspa. Affoga nell’oceano dei sottogeneri. Troppo violenta per chi ama un suono radiofonico? Troppo melodica che per chi vive di techno? Chissà. Non si ritaglia neppure una nicchia neanche con uno spartiacque come Tiësto. Nessuno ancora conosce il personaggio che c'è dietro al dj numero uno al mondo, un uomo da record, che avrebbe potuto cambiare il (nostro) mondo (sonoro). Strano soffermarsi su un quesito simile: “perché da noi la trance non va?”. Vi sono tematiche molto più importanti da affrontare in questa pagina, è vero: digitalizzazioni, supporti professionali alla categoria, fenomenologie, discografia, intrattenimento allo sbando. Ma non accadde più volte in passato che certe crisi fossero risolte da nuovi, avanguardisti e particolari sound? [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
mi sono chiesto come in tutti questi anni, a parte qualche lampo nel buio, dopo tanta house, techno, hardstyle, elettronica, R&B, hip-hop, eurodance, breakbeat e chi più ne ha più ne metta, la trance non abbia mai attecchito nel nostro amato paese. Il genere d’altro canto ha sfondato ovunque, in molte nazioni non solo europee ma anche lontane. Solo una radio come M2o e sparuti ma encomiabili gruppi di dj hanno tentato la strada. Risultato? Il nulla. La trance fatica a trovare spazio nella nostra italietta, malgrado all’estero sia un suono da massa: nessuno balla trance e tanto meno acquista musica trance. Una questione culturale, forse. Nonostante la dance locale sia in crisi, la trance annaspa. Affoga nell’oceano dei sottogeneri. Troppo violenta per chi ama un suono radiofonico? Troppo melodica che per chi vive di techno? Chissà. Non si ritaglia neppure una nicchia neanche con uno spartiacque come Tiësto. Nessuno ancora conosce il personaggio che c'è dietro al dj numero uno al mondo, un uomo da record, che avrebbe potuto cambiare il (nostro) mondo (sonoro). Strano soffermarsi su un quesito simile: “perché da noi la trance non va?”. Vi sono tematiche molto più importanti da affrontare in questa pagina, è vero: digitalizzazioni, supporti professionali alla categoria, fenomenologie, discografia, intrattenimento allo sbando. Ma non accadde più volte in passato che certe crisi fossero risolte da nuovi, avanguardisti e particolari sound? [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]