Succede spesso si assistere a scazzottate sia fuori che dentro i nostri club.
C’è una ragione sociale per cui questo fenomeno sia più accentuato nel nostro paese?
Vi siete mai chiesti cosa mi accadrebbe se provocassi una rissa all’ interno di una discoteca?
Ho fatto questa domanda ad un paio di amici avvocati e mi hanno risposto tutti in maniera diversa; bisogna vedere se sei fuori o dentro, se sei in un gruppo o da solo, se sei qui ,se sei lì…insomma nessuna risposta o quantomeno nessuna mi ha convinto.
Se a questo aggiungiamo che non esiste un legame con la sicurezza di una pena, allora il teorema torna.
Anche perché, i motivi scatenanti sono quasi sempre futili: “mi guardavi troppo; mi hai pestato le scarpe; mi hai dato una spinta; guardavi la mia ragazza.”
Se avessimo delle pene certe, credo che di risse se ne vedrebbero meno e invece spesso l’ unica certezza è che chiuderanno il locale in questione e a rimetterci sarà solo il gestore che non è riuscito a governare l’ emergenza.
Le forze dell’ ordine dove sono in questi casi? Perché intervengono solo dopo e non prevengono certi atteggiamenti?
Ecco che tutto ciò spinge molti, poi, ad andarsi a vivere le serate nei club di altri paesi dove al massimo trovi qualche ubriaco il più delle volte accasciato agli angoli delle strade, ma sei sicuro che la polizia sia pronta ad intervenire in qualsiasi momento e per qualsiasi evenienza anche in modo pesante.
Che il club in Italia stia diventando come lo stadio, un luogo dove sfogare la rabbia repressa e ad un certo punto ti lasci completamente andare per evadere dalla monotonia giornaliera?
Credo che a questo vada aggiunto anche che il “gruppo” dia forza ad un certo tipo di atteggiamenti, un po’ bulli, che una persona singolarmente forse non avrebbe.
E allora cerchiamo di dare pene più severe e certe a chi trasgredisce e cerca di rovinare serate che dovrebbero rimanere nella memoria di ognuno di noi,amanti della club culture, non per l’ atteggiamento degenerativo di una minoranza, ma per l’ amore e il rispetto della musica e di chi è andato a cercare un’ emozione.
Valerio Zanella http://www.djmagitalia.com/sito/?p=629
C’è una ragione sociale per cui questo fenomeno sia più accentuato nel nostro paese?
Vi siete mai chiesti cosa mi accadrebbe se provocassi una rissa all’ interno di una discoteca?
Ho fatto questa domanda ad un paio di amici avvocati e mi hanno risposto tutti in maniera diversa; bisogna vedere se sei fuori o dentro, se sei in un gruppo o da solo, se sei qui ,se sei lì…insomma nessuna risposta o quantomeno nessuna mi ha convinto.
Se a questo aggiungiamo che non esiste un legame con la sicurezza di una pena, allora il teorema torna.
Anche perché, i motivi scatenanti sono quasi sempre futili: “mi guardavi troppo; mi hai pestato le scarpe; mi hai dato una spinta; guardavi la mia ragazza.”
Se avessimo delle pene certe, credo che di risse se ne vedrebbero meno e invece spesso l’ unica certezza è che chiuderanno il locale in questione e a rimetterci sarà solo il gestore che non è riuscito a governare l’ emergenza.
Le forze dell’ ordine dove sono in questi casi? Perché intervengono solo dopo e non prevengono certi atteggiamenti?
Ecco che tutto ciò spinge molti, poi, ad andarsi a vivere le serate nei club di altri paesi dove al massimo trovi qualche ubriaco il più delle volte accasciato agli angoli delle strade, ma sei sicuro che la polizia sia pronta ad intervenire in qualsiasi momento e per qualsiasi evenienza anche in modo pesante.
Che il club in Italia stia diventando come lo stadio, un luogo dove sfogare la rabbia repressa e ad un certo punto ti lasci completamente andare per evadere dalla monotonia giornaliera?
Credo che a questo vada aggiunto anche che il “gruppo” dia forza ad un certo tipo di atteggiamenti, un po’ bulli, che una persona singolarmente forse non avrebbe.
E allora cerchiamo di dare pene più severe e certe a chi trasgredisce e cerca di rovinare serate che dovrebbero rimanere nella memoria di ognuno di noi,amanti della club culture, non per l’ atteggiamento degenerativo di una minoranza, ma per l’ amore e il rispetto della musica e di chi è andato a cercare un’ emozione.
Valerio Zanella http://www.djmagitalia.com/sito/?p=629