Da: presidente@assodeejay.it
A:
CC: "Comando Gen. GDF Roma Magg. xxxxx, , "SIAE Musica Supportogestionale"
Data: 15/05/2012 13:34
E’ semplicemente da incoscienti consentire a “giornalisti” (poco seri?)
di dare spazio di pubblicazione di notizie poco serie, e siamo estremamente meravigliati
che una testata giornalistica (“considerata seria”?) dia spazio a
notizie che, se non lette nella sua integrità, (e a molti sfugge il finale)
causino reclami e proteste sdegnate, e ancor di più risentimenti che possono
andare anche oltre la protesta verbale pura e semplice in un momento così
delicato della vita sociale nel nostro paese.
Lo invio
per conoscenza alla Guardia di Finanza perché verifichi se ci sono gli estremi
per un denuncia a carico del soggetto indicato come “giornalista” e
della stessa testata per responsabilità oggettiva, e comportamento non consono
alla necessità di civile convivenza.
Troppi episodi gravi vengono a volte messi in atto a seguito di informazioni tendenti
a possibili sobillazioni e a noi pare quindi corretto che vengano denunciati
anche pubblicamente tali atti che devono essere considerati abusi della
deontologia professionale.
Per questo motivo inviamo copia della presente anche all’ordine dei
giornalisti affinchè assuma provvedimenti disciplinari a carico del redattore e
della testata FintoFigo che ospita un articolo dissacrante del lavoro e del
ruolo e della professione del Deejay.
http://www.tracksoftware.it/fintofigo/articoli/dj-imu.htm
L'articolo del mese
DJ-IMU,
la nuova, ennesima, tassa a carico del deejay!
di Marco Corona
Non basta la recessione, gli esodati, la carenza di lavoro e tutto quanto i
media ci propinano per confortarci quotidianamente, ora entra in vigore il
nuovo balzello a carico dei deejay, categoria da sempre bistrattata e
penalizzata: si tratta della DJ-IMU.
Non erano sufficienti le tassazioni varie: sui cd (anche vergini); la licenza DJ Siae e
quella Scf, mancava la DJ-IMU, che non è la tassa sulla residenza ma sul
dj-resident, il più colpito.
Da un lato mi è di conforto poiché non vedremo più i dj da 50 Euro con CD
masterizzati, giacché il balzello costerà quasi come la loro
“paghetta”!
Ai bei tempi si poteva dire “la nuova tassa, quella che tanto ci
mancava!”, ma visto il periodo buio è meglio soprassedere sui facili
sarcasmi. Comunque, è con rammarico che devo segnalare che nessun organo di
stampa ne ha parlato prima che la stessa fosse approvata. Entriamo nel vivo e
spieghiamo il funzionamento della DJ-IMU.
[b]Come avviene la tassazione
In pratica funziona così: non importa che tu suoni in un disco bar,
in piazza o nel club più importante d’Italia, si dovrà pagare questo
nuovo balzello in base al numero di brani che si porta con se.
La DJ-IMU entra in vigore il 1° giugno, proprio quando la stagione estiva è nel
vivo!
Quanto si Paga
Il conteggio è facile ed è calcolato in base al numero di brani,
diviso in tre fasce. Si paga annualmente, con sanzioni e interessi di mora per
i ritardatari. Fatto salvo quest’anno che è possibile versare l’obolo
entro il 30 giugno.
Le fasce: da 1 a
100 brani: Euro 399,00
da 101 a
200 brani: Euro 499,00
oltre 200 brani: Euro 699,00
Non occorre compilare moduli con titoli, autori, ecc., il computo è a forfait.
Da segnalare che i più penalizzati saranno i deejays che utilizzeranno i vinili
e cd, poiché, anche usufruendo d’una sola traccia, il conteggio avviene
per tutti i brani registrati sul supporto.
Come funzionano i controlli
Per i dj digitali il software è già stato messo a punto, e non necessita
d’installazione. Gli ispettori saranno muniti di pen-drive con il
software residente che, in pochi minuti, scansiona l’hard disk e
visualizza il numero dei file audio (mp3, wav, aiff, ogg, ecc.).
Molto più semplice è, ovviamente, il controllo su vinili e CD (sempre che siano
originali), basato semplicemente sul conteggio manuale.
Le sanzioni
Eccoci giunti alla nota dolente: se il numero dei brani supera quelli
dichiarati, per ogni traccia extra si paga la sanzione pari a Euro 1,99.
Se uno o più brani non sono originali, si applica anche la sanzione accessoria
di Euro 5,00 a
traccia.
Ancor peggio sarà per coloro che evaderanno la tassa, rischiando una sanzione
fino a 9 mila Euro!
Conclusioni
La DJ-IMU è veramente un balzello incredibile, talmente incredibile che non
esiste!
… ma, non si sa mai che qualche burocrate ne prenda spunto![/b]
A:
CC: "Comando Gen. GDF Roma Magg. xxxxx, , "SIAE Musica Supportogestionale"
Data: 15/05/2012 13:34
E’ semplicemente da incoscienti consentire a “giornalisti” (poco seri?)
di dare spazio di pubblicazione di notizie poco serie, e siamo estremamente meravigliati
che una testata giornalistica (“considerata seria”?) dia spazio a
notizie che, se non lette nella sua integrità, (e a molti sfugge il finale)
causino reclami e proteste sdegnate, e ancor di più risentimenti che possono
andare anche oltre la protesta verbale pura e semplice in un momento così
delicato della vita sociale nel nostro paese.
Lo invio
per conoscenza alla Guardia di Finanza perché verifichi se ci sono gli estremi
per un denuncia a carico del soggetto indicato come “giornalista” e
della stessa testata per responsabilità oggettiva, e comportamento non consono
alla necessità di civile convivenza.
Troppi episodi gravi vengono a volte messi in atto a seguito di informazioni tendenti
a possibili sobillazioni e a noi pare quindi corretto che vengano denunciati
anche pubblicamente tali atti che devono essere considerati abusi della
deontologia professionale.
Per questo motivo inviamo copia della presente anche all’ordine dei
giornalisti affinchè assuma provvedimenti disciplinari a carico del redattore e
della testata FintoFigo che ospita un articolo dissacrante del lavoro e del
ruolo e della professione del Deejay.
http://www.tracksoftware.it/fintofigo/articoli/dj-imu.htm
L'articolo del mese
DJ-IMU,
la nuova, ennesima, tassa a carico del deejay!
di Marco Corona
Non basta la recessione, gli esodati, la carenza di lavoro e tutto quanto i
media ci propinano per confortarci quotidianamente, ora entra in vigore il
nuovo balzello a carico dei deejay, categoria da sempre bistrattata e
penalizzata: si tratta della DJ-IMU.
Non erano sufficienti le tassazioni varie: sui cd (anche vergini); la licenza DJ Siae e
quella Scf, mancava la DJ-IMU, che non è la tassa sulla residenza ma sul
dj-resident, il più colpito.
Da un lato mi è di conforto poiché non vedremo più i dj da 50 Euro con CD
masterizzati, giacché il balzello costerà quasi come la loro
“paghetta”!
Ai bei tempi si poteva dire “la nuova tassa, quella che tanto ci
mancava!”, ma visto il periodo buio è meglio soprassedere sui facili
sarcasmi. Comunque, è con rammarico che devo segnalare che nessun organo di
stampa ne ha parlato prima che la stessa fosse approvata. Entriamo nel vivo e
spieghiamo il funzionamento della DJ-IMU.
[b]Come avviene la tassazione
In pratica funziona così: non importa che tu suoni in un disco bar,
in piazza o nel club più importante d’Italia, si dovrà pagare questo
nuovo balzello in base al numero di brani che si porta con se.
La DJ-IMU entra in vigore il 1° giugno, proprio quando la stagione estiva è nel
vivo!
Quanto si Paga
Il conteggio è facile ed è calcolato in base al numero di brani,
diviso in tre fasce. Si paga annualmente, con sanzioni e interessi di mora per
i ritardatari. Fatto salvo quest’anno che è possibile versare l’obolo
entro il 30 giugno.
Le fasce: da 1 a
100 brani: Euro 399,00
da 101 a
200 brani: Euro 499,00
oltre 200 brani: Euro 699,00
Non occorre compilare moduli con titoli, autori, ecc., il computo è a forfait.
Da segnalare che i più penalizzati saranno i deejays che utilizzeranno i vinili
e cd, poiché, anche usufruendo d’una sola traccia, il conteggio avviene
per tutti i brani registrati sul supporto.
Come funzionano i controlli
Per i dj digitali il software è già stato messo a punto, e non necessita
d’installazione. Gli ispettori saranno muniti di pen-drive con il
software residente che, in pochi minuti, scansiona l’hard disk e
visualizza il numero dei file audio (mp3, wav, aiff, ogg, ecc.).
Molto più semplice è, ovviamente, il controllo su vinili e CD (sempre che siano
originali), basato semplicemente sul conteggio manuale.
Le sanzioni
Eccoci giunti alla nota dolente: se il numero dei brani supera quelli
dichiarati, per ogni traccia extra si paga la sanzione pari a Euro 1,99.
Se uno o più brani non sono originali, si applica anche la sanzione accessoria
di Euro 5,00 a
traccia.
Ancor peggio sarà per coloro che evaderanno la tassa, rischiando una sanzione
fino a 9 mila Euro!
Conclusioni
La DJ-IMU è veramente un balzello incredibile, talmente incredibile che non
esiste!
… ma, non si sa mai che qualche burocrate ne prenda spunto![/b]
Ultima modifica di MAX DEEJAY il Mer 19 Nov 2014 - 20:07 - modificato 1 volta.