Alla presenza delle rappresentanza della Prefetture, Questura, Comando Carabinieri e Guardi di Finanza e con la presenza dei responsabili dei corpi della polizia locale dei principali comuni di tutta la provincia si è svolto a Parma un convegno incentrato sul fenomeno dell'abusivismo.
Ottima la partecipazione sia delle Istituzioni che dei soci.
All'incontro riuscito pienamente ha partecipato il Presidente del Silb-Fipe Maurizio Pasca che nel suo intervento introduttivo ha evidenziato come tale fenomeno costituisca una pesante zavorra per le imprese regolari, non
garantisca un'offerta di qualità, la sicurezza dei fruitori e favorisca la cosiddetta Black economy.
Molto apprezzati anche gli interventi dell'avv. Attilio Pecora consulente legale Silb e del sig. Giampaolo Scagliola coordinatore nazionale abusivismo Silb.
Le notti «fuorilegge» di Parma e provincia.
Basti pensare che nel nostro territorio sono solo 35 i locali che si sono preoccupati dell’autorizzazione per intrattenimento danzante di pubblico spettacolo.
Nel 2013, poi, la nostra provincia ha raggiunto il (triste) primato nazionale con 31 segnalazioni contro gli abusivi.
Ristoranti, bar, pub che s’improvvisano «mini-disco» con tanto di piste da
ballo e deejay.
Non solo: le iniziative non autorizzate hanno avuto un’impennata in questi anni.
Secondo le stime di Ascom, impegnata da oltre 30 anni in questa battaglia, nel 2010 se ne sono contate 10, mentre nel 2012 erano già 147.
E allora ad accendere i riflettori sulla questione ci pensa Silb-Fipe, l’associazione Imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo di Ascom, che ha promosso un convegno per addetti ai lavori, autorità e forze dell’ordine. «Il divertimento è una cosa seria: occorrono sicurezza, regole e controllo»: ecco il tema cardine del- l’incontro.
In sostanza dilagano – e nemmeno troppo sotto traccia – le discoteche “travestite” da circoli ricreativi, sportivi o culturali.
Altro fenomeno altamente preoccupante è quello degli eventi “fai da te” che rimbalzano tra social network – Facebook in primis – e via e-mail.
Si tratta di feste organizzate direttamente dai promoter, spesso giovanissimi, che aggan- ciano partecipanti direttamente via internet.
Solo all’ultimo e attraverso l’indirizzo di posta personale i cosiddetti “pr” – che gestiscono le pubbliche relazioni dei locali appunto - comunicano data e luogo del party ai partecipanti, con tanti saluti alla trafila ordinaria per ottenere autorizzazioni e licenze.
Per chi è in regola infatti la musica cambia: occorrono tempo e certificazioni per ottenere i permessi necessari.
«La nostra è una battaglia per la salvaguardia della salute di chi partecipa agli eventi, pensiamo infatti ai pesanti rischi che corre il pubblico quando non vengono rispettate le norme di si- curezza. Inoltre i “fuorilegge” sottraggono circa un miliardo di euro al circuito economico legale» spiega Ernesto Mendola, presidente provinciale del Silb. Insieme a lui siedono Claudio Franchini, direttore dei Servizi Associativi di Ascom, Gianpaolo Scagliola, coordinatore nazionale della Commissione abusivismo Silb, Attilio Pecora, il consulente legale, Maurizio Pasca e Antonio Flamini, rispettivamente presidente e vice-presidente nazionale del sodalizio.
«Il Silb è un ente a servizio delle istituzioni. Tramite la nostra rete siamo ottime sentinelle sul mondo del divertimento notturno».