L'azienda giapponese ha venduto per 424 milioni di euro la storica divisione che produceva mixer e controller per disc jockey. La settimana scorsa era toccato agli impianti audio-video domestici. Obiettivo: concentrarsi sulla tecnologia per l'industria delle quattro ruote.
Addio discoteche e nightclubbing, il produttore Pioneer ha venduto la sua storica divisione di apparecchiature per dj alla società di investimenti KKR. L'operazione è stata chiusa per una cifra intorno ai 59 miliardi di yen, circa 424 milioni di euro. L'azienda giapponese, che sta attraversando una radicale fase di ristrutturazione, si concentrerà sul settore del “car entertainment” (car audio, navigatori, appradio, lettori, amplificatori).
Nell'ultimo ventennio Pioneer è stato un marchio molto forte nel mondo dei dj, soprattutto grazie al successo dei mixer della linea DJM e dei riproduttori CDJ (su cui vengono fatti girare i cd in club, discoteche e locali). Nel passaggio a KKR, il nome rimarrà invariato (i prodotti saranno firmati Pioneer DJ), ma cambierà - di molto - la natura della casa madre: dalla pura tecnologia al private equity. Fondata nel 1976, KKR - Kohlberg Kravis Roberts è una società con sede a New York che gestisce investimenti in svariati settori, tra cui energia, sanità, finanza, immobili. Pioneer conserverà una quota minoritaria (poco meno del 15%) della nuova società.
“Crescere nel mercato degli apparecchi per dj avrebbe richiesto dei grossi investimenti”, ha spiegato in conferenza stampa il presidente di Pioneer Susumi Kotani. “Qualcosa che non possiamo permetterci mentre siamo impegnati nell'espansione del mercato dell'elettronica automobilistica”. Per Pioneer si tratta della seconda grande cessione nel giro di pochi giorni: una settimana fa la divisione di intrattenimento audio-video domestico è stata venduta alla concorrente giapponese Onkyo.
Abbandonati da tempo gli apparecchi televisivi, e oggi l'home entertainment e i dj, Pioneer si focalizzerà sul mercato dell'elettronica per automobili, con una strategia che va all'inseguimento dell'evoluzione dei flussi economici dell'intrattenimento high tech. Il "car entertainment", che nell'ultimo anno ha generato per l'azienda giapponese profitti per 12,4 miliardi di yen (quasi 90 milioni di euro), rappresenta un'area particolarmente dinamica della tecnologia legata a musica e intrattenimento: per il crescente interesse del pubblico e per la forte spinta in innovazione e investimenti che arriva dalla sinergia tra case automobilistiche, fornitori di contenuti (Spotify, Pandora, le radio via satellite di SiriusXM negli USA) e big della Silicon Valley (i sistemi CarPlay di Apple e Android Auto di Google, che agevolano l'utilizzo di dispositivi mobili in auto).
Fonte www.lastampa.it/2014/09/17/blogs/digita-musica/pioneer-rinuncia-ai-dj-e-punta-tutto-sul-car-entertainment-1lFprGvidC8MOijOhnMVwK/pagina.html
Addio discoteche e nightclubbing, il produttore Pioneer ha venduto la sua storica divisione di apparecchiature per dj alla società di investimenti KKR. L'operazione è stata chiusa per una cifra intorno ai 59 miliardi di yen, circa 424 milioni di euro. L'azienda giapponese, che sta attraversando una radicale fase di ristrutturazione, si concentrerà sul settore del “car entertainment” (car audio, navigatori, appradio, lettori, amplificatori).
Nell'ultimo ventennio Pioneer è stato un marchio molto forte nel mondo dei dj, soprattutto grazie al successo dei mixer della linea DJM e dei riproduttori CDJ (su cui vengono fatti girare i cd in club, discoteche e locali). Nel passaggio a KKR, il nome rimarrà invariato (i prodotti saranno firmati Pioneer DJ), ma cambierà - di molto - la natura della casa madre: dalla pura tecnologia al private equity. Fondata nel 1976, KKR - Kohlberg Kravis Roberts è una società con sede a New York che gestisce investimenti in svariati settori, tra cui energia, sanità, finanza, immobili. Pioneer conserverà una quota minoritaria (poco meno del 15%) della nuova società.
“Crescere nel mercato degli apparecchi per dj avrebbe richiesto dei grossi investimenti”, ha spiegato in conferenza stampa il presidente di Pioneer Susumi Kotani. “Qualcosa che non possiamo permetterci mentre siamo impegnati nell'espansione del mercato dell'elettronica automobilistica”. Per Pioneer si tratta della seconda grande cessione nel giro di pochi giorni: una settimana fa la divisione di intrattenimento audio-video domestico è stata venduta alla concorrente giapponese Onkyo.
Abbandonati da tempo gli apparecchi televisivi, e oggi l'home entertainment e i dj, Pioneer si focalizzerà sul mercato dell'elettronica per automobili, con una strategia che va all'inseguimento dell'evoluzione dei flussi economici dell'intrattenimento high tech. Il "car entertainment", che nell'ultimo anno ha generato per l'azienda giapponese profitti per 12,4 miliardi di yen (quasi 90 milioni di euro), rappresenta un'area particolarmente dinamica della tecnologia legata a musica e intrattenimento: per il crescente interesse del pubblico e per la forte spinta in innovazione e investimenti che arriva dalla sinergia tra case automobilistiche, fornitori di contenuti (Spotify, Pandora, le radio via satellite di SiriusXM negli USA) e big della Silicon Valley (i sistemi CarPlay di Apple e Android Auto di Google, che agevolano l'utilizzo di dispositivi mobili in auto).
Fonte www.lastampa.it/2014/09/17/blogs/digita-musica/pioneer-rinuncia-ai-dj-e-punta-tutto-sul-car-entertainment-1lFprGvidC8MOijOhnMVwK/pagina.html