IL 6 febbraio 1945 nasceva in Giamaica Robert Nesta Marley, passato alla storia come Bob.
Le sue canzoni hanno però goduto del supremo dono dell'immortalità.
"La musica di mio padre continua a dare speranza alle persone" - racconta il figlio Ziggy, che da Santa Monica arriverà oggi in Jamaica per unirsi ai festeggiamenti e partecipare al grande concerto commemorativo in programma domani sul lungomare di Kingston - "le spinge a spezzare le catene dell'ingiustizia e ad essere positivi nella vita. L'ho visto con i miei occhi ovunque sia stato ma soprattutto nei paesi e nei quartieri poveri. La sua musica è portatrice di messaggi, di significati, è per la gente, per tutti. E la buona musica dura per sempre. Non muore mai".
Morto a soli 36 anni per un tumore e a settant'anni dalla nascita di Marley e a cinquanta dalla fondazione della Tuff Gong Records, nei cui studi furono registrati brani come Buffalo Soldier, Redemption Song, Could You Be Loved e No Woman, No Cry, in ogni angolo del pianeta oggi si fa festa a ritmo di Get up, stand up, e a parte la quantità incalcolabile di concerti che si terranno in questi giorni in memoria di Marley, sono previste diverse produzioni discografiche celebrative, come l'album con dvd annesso Bob Marley & The Wailers: Easy skanking in Boston '78, in uscita per la Universal il 17 febbraio (che raccoglie materiali rari dagli archivi privati della famiglia Marley: in particolare tredici canzoni registrate dal vivo in due concerti alla Music Hall di Boston, mai pubblicate finora, più un video di quasi cinquanta minuti con riprese inedite e per la prima volta con una serie di animazioni realizzate al computer dallo studio s77 aggiunte al filmato originale).
"È un documento incredibile - commenta Ziggy, che ha fatto da supervisore alla produzione insieme alla sorella Cedella e a Matt Solodky della Tuff Gong - il video è stato girato con una camera a mano da un fan a cui mio padre aveva permesso di stare attaccato al palco a poco meno di due metri da lui. Il risultato è sorprendente perché fa rivivere quei due storici concerti come un'esperienza intima. E poi siccome non si trattava di una registrazione programmata, papà appare per come era davvero, si percepisce tutta la sua energia e la gioia che gli dava cantare e suonare".
Le sue canzoni hanno però goduto del supremo dono dell'immortalità.
"La musica di mio padre continua a dare speranza alle persone" - racconta il figlio Ziggy, che da Santa Monica arriverà oggi in Jamaica per unirsi ai festeggiamenti e partecipare al grande concerto commemorativo in programma domani sul lungomare di Kingston - "le spinge a spezzare le catene dell'ingiustizia e ad essere positivi nella vita. L'ho visto con i miei occhi ovunque sia stato ma soprattutto nei paesi e nei quartieri poveri. La sua musica è portatrice di messaggi, di significati, è per la gente, per tutti. E la buona musica dura per sempre. Non muore mai".
Morto a soli 36 anni per un tumore e a settant'anni dalla nascita di Marley e a cinquanta dalla fondazione della Tuff Gong Records, nei cui studi furono registrati brani come Buffalo Soldier, Redemption Song, Could You Be Loved e No Woman, No Cry, in ogni angolo del pianeta oggi si fa festa a ritmo di Get up, stand up, e a parte la quantità incalcolabile di concerti che si terranno in questi giorni in memoria di Marley, sono previste diverse produzioni discografiche celebrative, come l'album con dvd annesso Bob Marley & The Wailers: Easy skanking in Boston '78, in uscita per la Universal il 17 febbraio (che raccoglie materiali rari dagli archivi privati della famiglia Marley: in particolare tredici canzoni registrate dal vivo in due concerti alla Music Hall di Boston, mai pubblicate finora, più un video di quasi cinquanta minuti con riprese inedite e per la prima volta con una serie di animazioni realizzate al computer dallo studio s77 aggiunte al filmato originale).
"È un documento incredibile - commenta Ziggy, che ha fatto da supervisore alla produzione insieme alla sorella Cedella e a Matt Solodky della Tuff Gong - il video è stato girato con una camera a mano da un fan a cui mio padre aveva permesso di stare attaccato al palco a poco meno di due metri da lui. Il risultato è sorprendente perché fa rivivere quei due storici concerti come un'esperienza intima. E poi siccome non si trattava di una registrazione programmata, papà appare per come era davvero, si percepisce tutta la sua energia e la gioia che gli dava cantare e suonare".