Da fonti attendibili giunge la notizia che si stanno incrociando i dati del borderò SIAE per rilevare eventuali inadempienze contributive e fiscali per il settore dello spettacolo. Sarà vero?
La notizia non arriva completamente inaspettata.
Alcuni nostri soci avevano avuto qualche tempo fa richieste di presentare i borderò SIAE per il controllo delle esibizioni pubbliche effettuate dal soggetto che ha firmato questo documento, individuato tramite il codice fiscale, per una verifica dei versamenti contributivi, che ricordiamo sono sempre a carico dei datori di lavoro.
Per il lavoratore queste verifiche riguardano la parte fiscale.
Va detto che sono proprio gli artisti esecutori che hanno richiesto questo tipo di controllo incrociato, per farsi accreditare contributi previdenziali, spesso non versati dai datori di lavoro, che, a dimostrazione del contrario, dovrebbero essere in possesso del famoso DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), rilasciato dall'INPS.
Con la soppressione dell'ENPALS quindi molte cose sono cambiate, le fonti che ci informano delle novità, affermano che i versamenti contributivi sono difficili da verificare attraverso i normali canali ispettivi, quindi si è deciso di utilizzare le nuove tecnologie per rilevare eventuali difformità.
A completamento della notizia, viene riferito altresì che, tali verifiche potrebbero anche essere retroattive per un periodo riguardanti gli ultimi tre anni e che prossimamente con l'entrata in funzione del borderò elettronico il tutto diverrà automatico.
I VOUCHER SONO UTILIZZABILI ANCHE PER IL SETTORE DELLO SPETTACOLO CON UNA PRECISAZIONE.
I voucher sono previsti per il lavoro a ore, mentre per il lavoro nello spettacolo i contributi riguardano la "giornata lavorativa" che prevede almeno il minimo stabilito dalle tabelle ex ENPALS, attualmente corrispondenti a 47,68 €, equivalenti a cinque voucher.
Questo anche nel caso l'artista non percepisce un euro, salvo i casi di esenzione previsti dalla legge che riguarda la parte di musica live per i soggetti titolati, come i pensionati, diciottenni, studenti ecc., ma che non comprende i DeeJay per i quali i contributi sono sempre obbligatori. Leggi qui.
Nel caso di cachet di importi superiori i versamenti saranno sempre corrispondenti al 33% e sono utilizzabili per la pensione integrativa a quella diretta, se di diritto.
Le verifiche quindi saranno eseguite in conformità di queste direttive.
Conclusione: i voucher non sono utilizzabili se non al minimo contributivo per i nostri soci e per i DJ in generale, trattandosi di "giornata lavorativa", lì dove vengono utilizzati, si sappia che non sono versamenti che possono dare diritti pensionistici, bensi semplici regolarità di legge per il titolare dell'esercizio, quindi UNA RINUNCIA A DEI DIRITTI DEL LAVORATORE.
Fonte: www.assodeejay.it