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    LE DRUM MACHINE CHE HANNO FATTO STORIA

    MAX TESTA
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    Messaggio Da MAX TESTA Sab 3 Set 2016 - 18:22

    Analogico o digitale? un viaggio attraverso le macchine che hanno cambiato la concezione di musica live e produzione in tutto il mondo.


    • [Solo gli amministratori hanno il permesso di visualizzare questa immagine]

    Korg Volca Beats


    Ha un motore audio analogico, ma offre anche un controllo digitale dato che le informazioni possono essere registrate in tempo reale o in step nel sequencer integrato (limitato a 16 battute).
    Il Volca Beats ha sei suoni analogici e 4 suoni PMC (metodo per rappresentare digitalmente suoni analogici attraverso il campionamento).
    Il kick può essere  profondo o con una punta più accentuata, gli hi-hats filtrati dolcemente, e il rullante ha un tono legnoso che puo’ essere sostenuto da un clap che ha la possibilità’ di aumentare il il parametro “snap”.

    Le opzioni di connettività sono piuttosto limitate, c’è solo una singola uscita mini-jack stereo (anche se c’è anche un altoparlante incorporato), una porta MIDI In e Sync In / Out.

    I Volca beats possono essere a batteria e alimentazione esterna da comprare a parte.


    • [Solo gli amministratori hanno il permesso di visualizzare questa immagine]

    Roland Aira TR-8

    Drum machine digitale che utilizza il motore di modellazione ACB di Roland (analogic Circuit Behaviour), e che mira a ricreare fedelmente i circuiti analogici e il modo in cui si comportano. E’ attualmente limitata ai suoni dei modelli TR-808 e TR-909, ma c’è la possibilità che Roland ne aumenti i suoni nei suoi modelli futuri.

    Ci sono modalità di registrazione a step e in tempo reale, ed è possibile creare kit che combinano i suoni della 808 e 909 insieme. Ci sono 16 pattern personalizzabili, ognuno dei quali ha due parti (A e B) di 16 step ciascuno. Questi 2 possono essere infine concatenati per creare pattern a 32-step.

    Dal punto di vista sonoro, la tecnologia ACB ha catturato l’essenza dell’originale TR-808/909 incredibilmente bene, ed effettivamente, a nostro parere queste sono le emulazioni più fedeli che abbiamo sentito nel dominio digitale.

    Ottima per performance dal vivo, siamo convinti che questa macchina abbia il potenziale per essere un nuovo classico in divenire.


    • [Solo gli amministratori hanno il permesso di visualizzare questa immagine]

    Roland TR-606


    La 606 è una drum machine all-analog rilasciata nel 1981 come partner per la TB-303. La sua serie di funzionalità è molto più semplice delle TR-808/909, ma quello che si ottiene a questo prezzo (300-450 euro) è una macchina analogica con il carattere dei suoi fratelli maggiori. E ci piace.

    Ci sono solo sette suoni in offerta con la 606, ma sono tutti eccellenti.
    Il kick è un pò piatto ma prende vita con la compressione, il rullante attraversa il mix incredibilmente bene, i tom e i piatti crash sono meno distintivi ma sono comunque suoni analogici, e i charleston sono sicuramente il meglio che troverete nei dintorni a questa fascia di prezzo..

    Data la mancanza del clap e altre piccole “imperfezioni”, qualcuno potrebbe sostenere che l’unico modo per ottenere il massimo dalla TR-606 è di modificarla: se si decide di imboccare questa strada, la 606 può essere trasformata in qualcosa di ben più flessibile.
    (ci sono un sacco di guide fai da te da trovare in rete)

    Il suono della 606 non ha mai raggiunto lo status di icona della 909, 808 o anche il 707, ma affiora in quasi tutti i generi elettronici che si possano immaginare, che si parli della techno di Richie Hawtin, l’elettro-house di Mr Oizo, o la genialità di Aphex Twin e Squarepusher.


    • [Solo gli amministratori hanno il permesso di visualizzare questa immagine]

    Roland TR-909 / TR-808


    La 808 è la più limitata delle due per molti aspetti: è una macchina all-analog ma la cassa non può essere tunata, non c’è implementazione MIDI e non c’è alcuna opzione swing.
    La 909 è molto più moderna, con campioni di charleston e tom, con più opzioni per variare il suono, e buona implementazione MIDI.

    Indipendentemente da queste differenze, sia la 808 che 909 sono ancora il TOP in studio e per i live, e i loro step sequencer sono tra i migliori esistenti.

    Entrambe le macchine traggono grande beneficio da un’attenta lavorazione:compressione e EQ fanno letteralmente prendere vita ai suoni, permettendogli di essere trasformati nel sound che tutti conosciamo e che ha fatto la storia degli ultimi 25 anni di house e techno.

    E’ impossibile dire quale modello è meglio: è un giudizio troppo difficile per due macchine che hanno contribuito a definire il suono della musica elettronica come la conosciamo.
    Entrambi sono strumenti eccellenti.

    Fonte: Musicaelettronica.net

      La data/ora di oggi è Gio 21 Nov 2024 - 14:01