Le belle canzoni non hanno tempo, quelle dei Radiohead a maggior ragione. Alla band inglese piace andare avanti e indietro nel corso della sua carriera, ripubblicando vecchio materiale, suonando brani in anteprima e regalando ai suoi fan pezzi inediti della loro discografia. Nel loro ultimo lavoro ad esempio, A Moon Shaped Pool, i Radiohead hanno pubblicato un loro vecchio pezzo, “True Love Waits” del 1995, conosciuto dai fan per una splendida versione acustica live.
Per ammazzare l’attesa dell’uscita di OKNOTOK, il cd bonus che accompagnerà la nuova edizione di Ok Computer, hanno deciso di pubblicare il brano inedito “I Promise”. Pubblicato il primo giugno, il brano sta già scalando le classifiche degli ascolti delle varie piattaforme musicali. La storia di questo brano, però, è tanto affascinante quanto sfortunata.
Il pezzo risale al 1996-1997, e veniva suonato dalla band soltanto durante i live di accompagnamento al tour di Alanis Morissette (iniziato nell’agosto del ’96). I Radiohead a quel tempo avevano pubblicato due album Pablo Honey e The Bends.
In un'intervista di qualche anno dopo, riportata nel libro Exit Music: la storia dei Radiohead scritto da Mac Randall, Thom Yorke racconta che in quel biennio erano alla ricerca di un suono diverso dai precedenti: “Non volevamo fare un passo indietro con il nuovo album [Ok Computer], registrando un altro lavoro cupo, negativo e triste”. Per non ripetersi allora Yorke comincia a “prendere appunti su tutte le sensazioni positive che mi circondavano, che vivevo, anche se non ero ancora in grado di metterle in musica come si deve”.
In questo senso “I Promise”, un pezzo scritto in quegli anni di passaggio, rappresenta un esperimento interessante per ascoltare l’evoluzione della band. Pur non trovando spazio nel capolavoro “Ok Computer”, questa canzone si inserisce in quella parentesi di passaggio alla maturità di Yorke e soci.
Musicalmente, strutturato come una marcia, questo pezzo ha qualcosa di nettamente diverso rispetto ai lavori precedenti, fin dal testo: “I won’t run away no more, I promise / Even when I get bored, I promise” (Non scapperò più, lo prometto / anche quando mi annoio, lo prometto).
Dopo non aver trovato spazio nell’album del ’97, in un’intervista dell’anno dopo, Ed O’Brien, il chitarrista dei Radiohead, illude i fan e dice che “I Promise” avrebbe trovato sicuramente la luce negli album successivi. Ma non è mai successo, anzi durante gli anni smettono anche di suonarla live.
Oggi finalmente viene pubblicato ed è un regalo tra i più preziosi per i fan della band britannica. La sua bellezza sta anche nel fatto di aver mantenuto quello stile, quell’atmosfera, che aveva caratterizzato i Radiohead nella seconda metà degli anni Novanta.
A rendere ancora più indimenticabile questo pezzo (di storia) ci ha pensato il regista polacco Michal Marczak che ha girato un bellissimo videoclip, in pieno stile Radiohead, del quale non ti sveliamo nulla per non rovinarti il colpo di scena finale.
L’album OKNOTOK, che accompagnerà la nuova edizione di Ok Computer (per festeggiare i suoi 20 anni di storia) esce il 23 giugno, in formato vinile, cd e digitale. Puoi ordinarne una copia direttamente sul sito ufficiale dei Radiohead. Non dimenticare, inoltre, i due live che si terranno tra poco in Italia (a Firenze il 14 giugno e a Monza due giorni dopo): qui trovi tutte leinformazioni utili.
Immagine via YouTube
Per ammazzare l’attesa dell’uscita di OKNOTOK, il cd bonus che accompagnerà la nuova edizione di Ok Computer, hanno deciso di pubblicare il brano inedito “I Promise”. Pubblicato il primo giugno, il brano sta già scalando le classifiche degli ascolti delle varie piattaforme musicali. La storia di questo brano, però, è tanto affascinante quanto sfortunata.
Il pezzo risale al 1996-1997, e veniva suonato dalla band soltanto durante i live di accompagnamento al tour di Alanis Morissette (iniziato nell’agosto del ’96). I Radiohead a quel tempo avevano pubblicato due album Pablo Honey e The Bends.
In un'intervista di qualche anno dopo, riportata nel libro Exit Music: la storia dei Radiohead scritto da Mac Randall, Thom Yorke racconta che in quel biennio erano alla ricerca di un suono diverso dai precedenti: “Non volevamo fare un passo indietro con il nuovo album [Ok Computer], registrando un altro lavoro cupo, negativo e triste”. Per non ripetersi allora Yorke comincia a “prendere appunti su tutte le sensazioni positive che mi circondavano, che vivevo, anche se non ero ancora in grado di metterle in musica come si deve”.
In questo senso “I Promise”, un pezzo scritto in quegli anni di passaggio, rappresenta un esperimento interessante per ascoltare l’evoluzione della band. Pur non trovando spazio nel capolavoro “Ok Computer”, questa canzone si inserisce in quella parentesi di passaggio alla maturità di Yorke e soci.
Musicalmente, strutturato come una marcia, questo pezzo ha qualcosa di nettamente diverso rispetto ai lavori precedenti, fin dal testo: “I won’t run away no more, I promise / Even when I get bored, I promise” (Non scapperò più, lo prometto / anche quando mi annoio, lo prometto).
Dopo non aver trovato spazio nell’album del ’97, in un’intervista dell’anno dopo, Ed O’Brien, il chitarrista dei Radiohead, illude i fan e dice che “I Promise” avrebbe trovato sicuramente la luce negli album successivi. Ma non è mai successo, anzi durante gli anni smettono anche di suonarla live.
Oggi finalmente viene pubblicato ed è un regalo tra i più preziosi per i fan della band britannica. La sua bellezza sta anche nel fatto di aver mantenuto quello stile, quell’atmosfera, che aveva caratterizzato i Radiohead nella seconda metà degli anni Novanta.
A rendere ancora più indimenticabile questo pezzo (di storia) ci ha pensato il regista polacco Michal Marczak che ha girato un bellissimo videoclip, in pieno stile Radiohead, del quale non ti sveliamo nulla per non rovinarti il colpo di scena finale.
L’album OKNOTOK, che accompagnerà la nuova edizione di Ok Computer (per festeggiare i suoi 20 anni di storia) esce il 23 giugno, in formato vinile, cd e digitale. Puoi ordinarne una copia direttamente sul sito ufficiale dei Radiohead. Non dimenticare, inoltre, i due live che si terranno tra poco in Italia (a Firenze il 14 giugno e a Monza due giorni dopo): qui trovi tutte leinformazioni utili.
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