Un fatturato dimezzato dal 2004 ad oggi e circa 1.000 videoteche chiuse negli ultimi 20 mesi.
Sono questi gli effetti della sempre piu' diffusa pratica di scaricare gratuitamente da internet opere audio e video protette, oltre ad una congiuntura tutt'altro che favorevole.
" A causa di questo genere di pirateria - spiega Francesco Bordoni, presidente ANVI Confesercenti - abbiamo chiamato in causa l'Autorita' Garante per la Concorrenza ed il Mercato, sperando in un intervento che limiti i danni al settore''.
Secondo l'ufficio legale dell'Associazione, si potrebbero ravvisare gli estremi di comportamenti anticoncorrenziali ed altre anomalie del settore oltre ad eventuali violazioni della legge sul diritto d'autore.
''L'evoluzione tecnologica, la facilita' d'uso e l'ampia diffusione della banda larga - sottolinea Bordoni - hanno fatto esplodere il fenomeno del file-sharing illegale di film e musica, causando gravi danni economici a tutta la filera dalla produzione al dettaglio.
Continuando di questo passo non ci vorra' molto per assistere ad uno stop degli investimenti in nuove opere cinematografiche e musicali e la bandiera della diffusione gratuita della cultura, allora, avra' meno ragioni per essere sventolata''.
Fonte: www.siae.it
Sono questi gli effetti della sempre piu' diffusa pratica di scaricare gratuitamente da internet opere audio e video protette, oltre ad una congiuntura tutt'altro che favorevole.
" A causa di questo genere di pirateria - spiega Francesco Bordoni, presidente ANVI Confesercenti - abbiamo chiamato in causa l'Autorita' Garante per la Concorrenza ed il Mercato, sperando in un intervento che limiti i danni al settore''.
Secondo l'ufficio legale dell'Associazione, si potrebbero ravvisare gli estremi di comportamenti anticoncorrenziali ed altre anomalie del settore oltre ad eventuali violazioni della legge sul diritto d'autore.
''L'evoluzione tecnologica, la facilita' d'uso e l'ampia diffusione della banda larga - sottolinea Bordoni - hanno fatto esplodere il fenomeno del file-sharing illegale di film e musica, causando gravi danni economici a tutta la filera dalla produzione al dettaglio.
Continuando di questo passo non ci vorra' molto per assistere ad uno stop degli investimenti in nuove opere cinematografiche e musicali e la bandiera della diffusione gratuita della cultura, allora, avra' meno ragioni per essere sventolata''.
Fonte: www.siae.it