MILANO - Il raid è avvenuto alle 8 del mattino. Quando la polizia finlandese si è presentata alla porta di un sospetto «pirata» di Helsinki con un mandato di perquisizione in mano, e ne è uscita sequestrando un laptop adornato con immagini di Winnie The Pooh. Già, perché il computer incriminato appartiene a una bambina di nove anni che avrebbe scaricato delle tracce musicali da The Pirate Bay.
LA RICHIESTA IN DENARO - Secondo le ricostruzioni del padre, nel 2011 la figlia avrebbe scaricato dal sito alcune canzoni dell’ultimo album della cantante Chisu; per altro i file sarebbero stati inutilizzabili, e quindi alla fine, accompagnata dal padre, la piccola avrebbe comprato il disco in negozio. Ma il passo falso della bimba avrebbe innescato la reazione del gruppo finlandese per la difesa del diritto d’autoreTtvk (Centro antipirateria e informazione sul copyright) che, dopo aver evidentemente ricevuto indicazioni dal fornitore di connettività, ha inviato una lettera al padre proponendo, si fa per dire, un accordo amichevole per sistemare il contenzioso: doveva cioè pagare un risarcimento di 600 euro e firmare un accordo di non divulgazione.
IL RAID - Il padre ha ignorato la richiesta del Ttvk e il risultato è stato il raid della scorsa mattina, con la confisca dell’arma del delitto: il laptop con l’orsetto. La vicenda ha subito creato un’ondata di indignazione internazionale, anche in seguito alle dichiarazioni del padre, secondo il quale la polizia, mentre si portava via il colorato corpo del reato, gli avrebbe detto: «Sarebbe stato più semplice per tutti se voi aveste pagato il risarcimento». «Ho avuto la sensazione di avere a che fare con la mafia che mi chiedeva il pizzo», ha commentato l’uomo di Helsinki.
LE REAZIONI - Secondo il direttore del Ttvk Antti Kotilainen, non è possibile scaricare musica illegale senza rendersene conto. In difesa della famiglia «pirata» è intervenuto il ramo locale della Electronic Frontier Foundation (EFF), l’associazione per la tutela dei diritti digitali, secondo la quale l’episodio dimostra il livello di assurdità a cui sta arrivando la campagna contro la pirateria in Finlandia. «Non è nell’interesse di nessuno che delle bambine vengano molestate in nome della lotta contro le violazioni del copyright», ha dichiarato il vicepresidente della EFFi Ville Oksanen.
L’episodio ha però creato imbarazzo anche all’artista che avrebbe subito la pirateria: Chisu ha infatti detto di non volere fare causa a nessuno e che quella non è il tipo di pubblicità di cui i musicisti hanno bisogno. «È triste vedere come anche gli artisti noti non abbiano idea di cosa il TTVK sta facendo in loro nome», ha commentato al proposito Joonas Mäkinen, esponente del partito pirata finlandese. «E la cosa peggiore è che, anche se lo sanno, come è avvenuto ora per Chisu, non possono impedirlo perché la protezione e il controllo del copyright sono centralizzati».
Carola Frediani
23 novembre 2012 | 18:45 http://www.corriere.it/tecnologia/12_novembre_23/pirate-bay-winnie-the-pooh-pirateria_8974e96c-356a-11e2-a6ed-6f1dca7ec717.shtml