Sui social network molti i dj del panorama italiano si stanno scagliando contro Flavia Vento, novella dj (“sono bravissima per feste disco”). Il personaggio non è certo un Premio Nobel, né rappresenta la musica in alcun modo. Ma il dj può benissimo anche essere un secondo lavoro.
Skin degli Skunk Anansie non offende la “professione” se ogni tanto mette qualche disco. Anzi, forse fare il dj non è una professione. E’ un’altra cosa. E’ un mestiere che si può fare benissimo anche come secondo o terzo lavoro. Il dj non è Mozart o Beethoven, va ricordato. E’ uno che fa ballare. Nel farlo si può essere eccellenti come Tiesto o bravini come il dj sottocasa. Ma in tutti i casi la notorietà conta, perché viviamo in una società di massa. La Vento, essendo in difficoltà (…) vuol monetizzare la sua notorietà a livello locale (suonando nei locali). C’è da averne paura? Assolutamente no.
W i dj che fanno il macellaio di mestiere ed i dj per diletto - passione. Loro capiscono quanto sia bravo Frankie Knuckles, uno che non ama la musica magari invece non lo capisce.
Il vero problema dei dj italiano oggi è che si sente minacciato da una mezza cartuccia come Flavia Vento. Non stiamo parlando di Belen Rodriguez.
Stiamo parlando di un personaggio fuori dal giro grosso che in qualche modo cerca di campare (legittimamente). Se anche una come la Vento vuol fare la dj, vuol dire che fare il dj è cool. E vuol dire che un vero professionista che vive per la musica, sa asfaltare al secondo disco una (simpatica) incapace come la Vento. Che bisogno c’è di parlarne male?
W la Vento, w la dj girl belle, quelle brave e belle e W i dj professionisti
http://www.alladiscoteca.com/post/70597876682/sei-un-dj-e-sei-arrabbiato-con-flavia-vento-neo-dj