Ho letto per caso la notizia sul profilo Facebook di una ragazza e la mente è andata indietro nel tempo a quando avevo 15/16 anni.
Avevo già sentito quel nome ma non ricordavo in quale contesto e una ricerca veloce su Google mi ha dato ragione.
Ricordi di serate ad ascoltare cassette "afro-funky" (dovrei averne ancora un paio), la ricerca serale dell'unico Bar-Tabacchi aperto, il muretto o la "panca", unico luogo di aggregazione in un mondo dove non esisteva ne internet ne i cellulari e sapevi che tanto ci saremmo ritrovati li ancora l'indomani.
Miti a motore come il "DS Squalo" (per me il CX Limousine), la 2CV Charleston, la "Vespa" o il "Ciao" , tappezzati di adesivi dell'omino con la chitarra o la foglia a 5 punte, il "Melody Mecca", il "Typhoon", la "Baia degli Angeli", il "Cosmic" e il "Melamara".
Nomi di DJ mai visti se non sulle copertine (Sony HF da 60' per dirne una) come #Baldelli, #TBC (Claudio Tosi Brandi), #MozaArt e pochi altri come #RudyFranceschi.
Un infarto l'ha portato via a 57 anni.
Aveva legato il proprio nome a locali storici dell'alto mantovano: il #Melamara di Castiglione delle Stiviere, che non c'è più, ma del quale lo stesso Franceschi era ancora proprietario del nome e del logo. E ancora l'#Allimite di Castel Goffredo dove imperava il genere Afro-Funky del quale Franceschi era profondo conoscitore.
Dopo aver mosso i primi passi, a 17 annni, come dj radiofonico nelle radio lbere del bresciano, Rudy Franceschi lega il proprio nome alla discoteca Melamara di Castiglione delle Stiviere. Nel 1980, quando la discoteca inaugura, i gestori di allora lo vogliono come resident dj e hanno ragione perché in breve tempo Rudy riesce a far diventare il locale un vero punto di riferimento per la musica alternativa di allora.
Al Melamara Franceschi rimane parecchi anni ed è in consolle quando il 4 marzo del 1984 Wolfgang Abel e Marco Furlan, i due giovani della Verona bene rivelatisi poi due dei serial killer dell'organizzazione neonazista #Ludwig, cercano di incendiare la discoteca con all'interno 400 ragazzi.
Ma è proprio al Melamara che i due veronesi falliscono e vengono presi dai carabinieri che li salvano dalla folla inferocita. Da quel giorno gli inquirenti scoperchiano il vaso di Pandora e trovano collegamenti fra Abel, Furlan e 10 dei 15 omicidi rivendicati da Ludwig.
"Presi in mano il microfono - ricorda Franceschi in un'intervista rilasciata al Corriere del Veneto nel 2010 - e dissi al pubblico di allontanarsi, perché c'era odore di benzina. È in quel momento che vidi due ragazzi fuggire: erano Abel e Furlan, travestiti da Pierrot.
Si erano fatti prendere dal panico, forse perché non si aspettavano che ci accorgessimo così presto di ciò che stava accadendo e temevano di essere stati scoperti.
Uno di loro gettò la tanica di benzina contro due uscite di sicurezza, che cominciarono ad andare a fuoco. Tutto accadde in pochi istanti...".
Al Melamara rimase resident DJ fino alla chiusura nel giugno 1989. Un intermezzo nell'importante biennio 1984-85, dove un'intensa esperienza elettro-funk gli permette di avere un confronto culturale con la 'club culture' del periodo e di far suo un elaborato sonoro orientato sulla contaminazione etnica ed esotica. Infatti Rudy partecipa alla continuazione di un progetto musicale "afro-brasil" al #Typhoon, innovativo locale a Gambara.
Nel 1986 ritorna al Melamara che sta vivendo il suo periodo 'afro', con inserti di musica Africana, Brasiliana, Reggae, e varie sfumature elettro-etniche. Le musica latin-Funk di Gilberto Gil , George Ben , il classico James Brown e tutto il funk rispolverato dalle etichette inglesi Urban ed Acid Jazz diviene club anthem delle estati italiane.
In questo periodo Rudy inizia il sodalizio con quel gruppo di dj che hanno fatto la storia della musica alternativa in discoteca.
Nel 1991 ritrova nel nuovissimo Allimite di Castelgoffredo la continuazione dell'avventura Afro-Funky e lì resta residente fino alla chiusura. E' fra gli artefici e creatori di Radio Azzurra e , sempre in radio, ha condotto una trasmissione serale su Radio Studio Più.
Fonte: Altra Mantova
Sito ufficiale: www.rudyfranceschi.com
N.d.R.:
Un pezzo di storia (della mia e di tanti altri) che se ne va per sempre.
Bei tempi, quando un Manager sceglieva il DJ per li suo gusto musicale e la sua tecnica e non per "quanta gente" o "quanti tavoli" facesse.
Il DJ comandava ed era protagonista, non il Vocalist o i P.R.
Quando muore un artista (in questo caso un DJ) diventiamo tutti un pò più poveri e non c'entra se oggi ogni 5 ragazzi 2 fanno i DJ, questa è STORIA e se non conosci il passato non puoi capire il presente e andare avanti.
Una cosa impressionante è che sul suo profilo Facebook, il suo ultimo messaggio risale a circa 20 ore fà, la ricerca smasmodica di notizie e conferme che non c'erano e che sono arrivate questa sera e tutto rimane "cristallizzato" come fermo nel tempo, in una bolla, una fotografia e non ti sembra vero che quella persona che ha scritto poco prima ora non ci sia più.....
R.I.P.
Avevo già sentito quel nome ma non ricordavo in quale contesto e una ricerca veloce su Google mi ha dato ragione.
Ricordi di serate ad ascoltare cassette "afro-funky" (dovrei averne ancora un paio), la ricerca serale dell'unico Bar-Tabacchi aperto, il muretto o la "panca", unico luogo di aggregazione in un mondo dove non esisteva ne internet ne i cellulari e sapevi che tanto ci saremmo ritrovati li ancora l'indomani.
Miti a motore come il "DS Squalo" (per me il CX Limousine), la 2CV Charleston, la "Vespa" o il "Ciao" , tappezzati di adesivi dell'omino con la chitarra o la foglia a 5 punte, il "Melody Mecca", il "Typhoon", la "Baia degli Angeli", il "Cosmic" e il "Melamara".
Nomi di DJ mai visti se non sulle copertine (Sony HF da 60' per dirne una) come #Baldelli, #TBC (Claudio Tosi Brandi), #MozaArt e pochi altri come #RudyFranceschi.
Un infarto l'ha portato via a 57 anni.
Aveva legato il proprio nome a locali storici dell'alto mantovano: il #Melamara di Castiglione delle Stiviere, che non c'è più, ma del quale lo stesso Franceschi era ancora proprietario del nome e del logo. E ancora l'#Allimite di Castel Goffredo dove imperava il genere Afro-Funky del quale Franceschi era profondo conoscitore.
Dopo aver mosso i primi passi, a 17 annni, come dj radiofonico nelle radio lbere del bresciano, Rudy Franceschi lega il proprio nome alla discoteca Melamara di Castiglione delle Stiviere. Nel 1980, quando la discoteca inaugura, i gestori di allora lo vogliono come resident dj e hanno ragione perché in breve tempo Rudy riesce a far diventare il locale un vero punto di riferimento per la musica alternativa di allora.
Al Melamara Franceschi rimane parecchi anni ed è in consolle quando il 4 marzo del 1984 Wolfgang Abel e Marco Furlan, i due giovani della Verona bene rivelatisi poi due dei serial killer dell'organizzazione neonazista #Ludwig, cercano di incendiare la discoteca con all'interno 400 ragazzi.
Ma è proprio al Melamara che i due veronesi falliscono e vengono presi dai carabinieri che li salvano dalla folla inferocita. Da quel giorno gli inquirenti scoperchiano il vaso di Pandora e trovano collegamenti fra Abel, Furlan e 10 dei 15 omicidi rivendicati da Ludwig.
"Presi in mano il microfono - ricorda Franceschi in un'intervista rilasciata al Corriere del Veneto nel 2010 - e dissi al pubblico di allontanarsi, perché c'era odore di benzina. È in quel momento che vidi due ragazzi fuggire: erano Abel e Furlan, travestiti da Pierrot.
Si erano fatti prendere dal panico, forse perché non si aspettavano che ci accorgessimo così presto di ciò che stava accadendo e temevano di essere stati scoperti.
Uno di loro gettò la tanica di benzina contro due uscite di sicurezza, che cominciarono ad andare a fuoco. Tutto accadde in pochi istanti...".
Al Melamara rimase resident DJ fino alla chiusura nel giugno 1989. Un intermezzo nell'importante biennio 1984-85, dove un'intensa esperienza elettro-funk gli permette di avere un confronto culturale con la 'club culture' del periodo e di far suo un elaborato sonoro orientato sulla contaminazione etnica ed esotica. Infatti Rudy partecipa alla continuazione di un progetto musicale "afro-brasil" al #Typhoon, innovativo locale a Gambara.
Nel 1986 ritorna al Melamara che sta vivendo il suo periodo 'afro', con inserti di musica Africana, Brasiliana, Reggae, e varie sfumature elettro-etniche. Le musica latin-Funk di Gilberto Gil , George Ben , il classico James Brown e tutto il funk rispolverato dalle etichette inglesi Urban ed Acid Jazz diviene club anthem delle estati italiane.
In questo periodo Rudy inizia il sodalizio con quel gruppo di dj che hanno fatto la storia della musica alternativa in discoteca.
Nel 1991 ritrova nel nuovissimo Allimite di Castelgoffredo la continuazione dell'avventura Afro-Funky e lì resta residente fino alla chiusura. E' fra gli artefici e creatori di Radio Azzurra e , sempre in radio, ha condotto una trasmissione serale su Radio Studio Più.
Fonte: Altra Mantova
Sito ufficiale: www.rudyfranceschi.com
N.d.R.:
Un pezzo di storia (della mia e di tanti altri) che se ne va per sempre.
Bei tempi, quando un Manager sceglieva il DJ per li suo gusto musicale e la sua tecnica e non per "quanta gente" o "quanti tavoli" facesse.
Il DJ comandava ed era protagonista, non il Vocalist o i P.R.
Quando muore un artista (in questo caso un DJ) diventiamo tutti un pò più poveri e non c'entra se oggi ogni 5 ragazzi 2 fanno i DJ, questa è STORIA e se non conosci il passato non puoi capire il presente e andare avanti.
Una cosa impressionante è che sul suo profilo Facebook, il suo ultimo messaggio risale a circa 20 ore fà, la ricerca smasmodica di notizie e conferme che non c'erano e che sono arrivate questa sera e tutto rimane "cristallizzato" come fermo nel tempo, in una bolla, una fotografia e non ti sembra vero che quella persona che ha scritto poco prima ora non ci sia più.....
R.I.P.