In occasione del periodo denso di ricorrenze che ha avuto inizio nella sera del 31 ottobre, festa di Halloween, e che è proseguito nelle giornate successive sino alla serata di sabato 10 novembre, personale della sede SIAE di Bologna congiuntamente ad incaricati dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna e ispettori di INPS, INPS-ex-ENPALS e Direzione Territoriale del Lavoro, ha operato numerosi controlli mirati ad attività di spettacolo cosiddetta “per adulti”.
L’obiettivo è stato verificare la correttezza di locali che, apertamente o sotto l’immagine di circoli privati, offrissero intrattenimenti per pubblico adulto rappresentati da musica, spettacoli hard, consumazioni con accompagnatrici.
Sono stati sottoposti a controllo quindici locali individuati in tutte le province dell’Emilia Romagna; le più gravi irregolarità emerse
riguardano la presunta qualifica di ente non commerciale, che in tutte le circostanze esaminate (10 su 15, pari al 67% degli accessi) appare destinata, dagli elementi raccolti, ad essere disconosciuta a fronte di una esplicita e prevalente attività di tipo commerciale.
Un elegante locale di Bologna, pubblicizzato come centro benessere, si è rivelato essere un locale di spettacolo anche negli orari di chiusura della beauty-farm, con tanto di zona privée e intrattenitrici.
In un altro caso, un locale della provincia articolato su tre piani, dalla discoteca con sauna sino a zone predisposte per incontri intimi, ospitava oltre 110 avventori senza alcun tipo di autorizzazione.
In un locale di Parma composto da una discoteca e da numerose salette private, anch’esso senza alcun genere di autorizzazione, nella serata del controllo doveva avvenire l’esibizione di una nota porno-star.
A Modena 76 clienti partecipavano ad una serata musicale, con prezzi da 15 euro a 130 euro, che dopo la discoteca poteva concludersi nelle stanze riservate a disposizione del pubblico.
In tutti questi casi, ed in molti altri, l’ammissione del pubblico pur con la richiesta di somme anche molto rilevanti (sino a 150 euro a
persona) avveniva a seguito di uno strumentale procedimento di affiliazione (in genere non formalizzato se non a parole) che avrebbe dovuto giustificare il mancato rispetto di ogni norma fiscale, previdenziale, ed in materia di diritto d’autore.
Anche gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e degli altri Enti coinvolti nei controlli hanno manifestato compiacimento per l’azione di verifica ed emersione di attività elusive, intrapresa in stretta collaborazione con la Sede della SIAE di Bologna.
Fonte: www.siae.it